Come ogni mattina mia madre mi lasciò davanti scuola, non volevo mai che mi accompagnasse in classe perché avevo paura che lei potesse sprofondare nel sapere come mi trattassero i miei compagni di classe.
Posai le mani sulle ruote della mia sedia a rotelle e guardai la macchina di mia madre allontanarsi, mi avviai verso la mia classe che trovai chiusa e così sospirai.
Il professore di storia si avvicinò a me.
"Tutto bene?" Annuii e aprii la porta della mia classe, mi preparai mentalmente a ciò che anche quel giorno avrei dovuto sorbire e infatti appena entrai cominciarono a prendermi in giro.
"Ecco la senza gambe!" Esclamò Ben seduto sul mio banco, lo guardai malissimo avvicinandomi a lui, quel giorno ero più nervosa del solito.
Volevo solo rilassarmi ma non potevo.
"Puoi scendere dal mio banco?" Lui mi fece il verso scuotendo la testa e poi mi afferrò lo zaino e lo buttò addosso a Jack che cominciò a ridere e me lo aprì.
Andai subito verso di lui.
"Ti prego, sono cose private" non volevo che leggessero il mio diario.
Non avrebbero capito niente.
Mi avrebbero presa in giro, più del solito.
"Perché idiota? Hai paura che potremmo trovare cose scritte? Su chi ti masturbi?" Mi prese in giro Jazmin, non risposi alla sua provocazione, non volevo parlare con nessuno di loro.
Volevo solo che mi lasciassero stare.
"Ma vi sentite più fighi a fare così?" Chiesi guardando i miei compagni, uno ad uno negli occhi.
I loro occhi erano divertiti.
Non sapevano cosa volesse dire soffrire.
Nessuno sapeva un bel niente.
"Quindi ti masturbi? Sei ancora vergine?"
Domandò Ben ridendo, rimasi zitta.
"Rispondi senza gambe" mi spinse Jack facendomi finire contro il muro.
"Che ne dite di farle un po' male? Prenderla in giro mi ha rotto veramente le palle" disse Jurgen, così deglutii confusa.
Ero impaurita da ciò che avrebbero potuto farmi, così posso subito le mani sopra le ruote e mi avviai alla porta.
"Secondo me riesce a camminare e lo fa apposta" disse Jack fermandomi, lo guardai impaurita facendolo ridere, vidi Jazmin avvicinarsi a me e mi tirò uno schiaffo così forte che sentii il cervello vibrarmi nel cranio.
"Cammina. Sappiamo tutti che menti"
"Ma sei impazzita? Siete tutti pazzi qui dentro? Se mentissi mi sarei alzata e me ne sarei andata via. Non credi?" Mi massaggiai la guancia gemendo per il dolore, Jurgen mi fece alzare, lo guardai spaventata aggrappandomi alla sua maglia nera, i suoi occhi marroni si incatenarono nei miei e in un momento mi buttò a terra e spinse la mia sedia a rotelle verso la porta facendo ridere tutti.
Nessuno mi aiutò.
Nessuno mi chiede come stessi.
Nessuno si preoccupò per me.
Strisciai verso la sedia a rotelle con le lacrime agli occhi, mi aggrappai alle ruote e cercai di alzarmi, mi sentivo fissata.
Mi stavano fissando, volevano ridere ancora.
Volevano che cadessi, volevano che pregassi qualcuno di aiutarmi.
Avevano trovato la persona sbagliata.
Mi misi seduta sulla mia sedia a rotelle e mi avviai verso il mio posto, non dissi niente e aspettai il professore.A ricreazione quando rimasi sola, scoppiai a piangere come una bambina.
Tremavo.
Piangevo.
Mi sentivo così sola.
Mi sentivo uno schifo.
Avrei voluto avere qualcuno in quella scuola, avrei voluto essere ... normale.
Essere normale ... ma essere intelligente.
Sapere cosa valga.
"Stai piangendo, senza gambe?" Mi chiese Ben ridendo, lo guardai malissimo asciugandomi le lacrime agli occhi.
"Lasciami sola, è l'unico momento in cui posso stare in pace senza nessuno di voi e tu invece di fumarti qualche canna vieni a rompermi qui?" Lo provocai schifata, non mi rispose e prese la mia bottiglietta di acqua, tolse il tappo e sorrise avvicinandosi, mi versò l'acqua sui Jeans e così urlai:
"Ma sei pazzo?!"
"Oh mio Dio! Ti sei pisciata addosso! Che schifo!" Esclamò ridendo.
"Sai che non è così Ben! Mi hai versato l'acqua addosso! Perché cazzo fai cosi!?"
Mi strinse un braccio e ci guardammo negli occhi, mi stava facendo male ma non volevo ammetterlo.
"Io faccio ciò che voglio. Senza gambe"
E detto questo se ne andò via lasciandomi sola, deglutii mordendomi il labbro inferiore.Angolo Autrice:
Mi piacerebbe sapere se la storia vi stia piacendo ☺️🥰
Grazie a chi mi segue! Vi amo❤️
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Estoy perdido sin ti
Teen FictionInizio Flashback: Stavo giocando a pallone con i miei due fratelli, stavo ridendo e non vedevo l'ora di vedere papà che sarebbe stato fiero di me perché stavo giocando bene. "Stella ma almeno facci giocare!" Esclamò mio fratello maggiore ridendo, gl...