Cena e coccole

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Ero seduta sul divano insieme a Ben e stavamo guardando un documentario sui pinguini che erano adorabili e mi facevano sorridere.
Non stavamo parlando ma stavamo solo accoccolati e mi faceva piacere che ci faceva stare bene anche se non stavamo parlando di niente.
Mi diede un bacio sulle labbra così dal niente e così gli presi il labbro inferiore tra i denti e lo cominciai a succhiare facendolo gemere
I miei genitori non erano ancora tornati a casa.
Mark era andato fuori con un suo amico e Jeremy era andato a farsi la doccia.
"Se continui così, ti faccio mia, Stella" sorrisi maliziosamente arrossendo e gli accarezzai una guancia succhiando, gemette prendendomi in braccio e mi diede un bacio a stampo.
Mi strinse i fianchi e il bacio divenne più sexy.
Le nostre labbra si muovevano con foga, le nostre lingue giocavano tra di loro.
"Amiamo in camera tua?" Chiese gemendo, annuii aggrappandomi a lui che si alzò e corse velocemente in camera mia facendomi ridere.
Le nostre labbra si strusciavano con forza, le mie mani stringevano e tiravano i suoi stupendi capelli.
Si buttò sul mio letto e in due secondi fui sotto di lui, le mie gambe divaricate con forza da lui e si era messo in mezzo mentre sentivo tutta la sua eccitazione che mi stava facendo tremare dal piacere, mi accarezzò le guance baciandomi a stampo con urgenza.
Aveva le labbra rosse rosse, i capelli scompigliati più del solito per colpa mia.
Mi mordicchiò il collo facendomi mugolare e così si cominciò a sfrusciare con violenza facendomi quasi urlare dal piacere.
Mi aggrappai a lui con le braccia stringendolo fortissimo, il letto cigolava sotto di noi.
Mi faceva impazzire come si muoveva sopra di me, mi dava un piacere assurdo:
Sentivo quanto fosse eccitato.
Mi strinse fortissimo i fianchi dando spinte così violente che per non urlare il suo nome dovuto al piacere gli tirai un morso sul collo così forte che sentii del sangue uscire dal suo collo ma gli stava piacendo e stava piacendo anche a me.
Ci strusciavamo fortissimo, prepotentemente senza mai fermarci.
Misi una mano sotto alla sua maglietta e sfiorai il suo meraviglioso corpo con le unghie facendolo ringhiare, lo baciai con foga muovendo con forza il bacino.
Stavo per scoppiare, sentivo di star per raggiungere l'orgasmo ed era meraviglioso.
Le sue meravigliose labbra mi davano dei piccoli bacetti sul collo, sul mento, senza mai smettere di strusciarsi contro di me.
Posai velocemente le mani sui bordi della sua maglia e gliela tolsi buttandola da qualche parte.
Le sue labbra non smettevano di baciarmi.
Il collo.
Il mento.
Le labbra.
Mi tirò velocemente giù i pantaloncini e così sgranai gli occhi riprendendomi.
"Cos? No!" Esclamai imbarazzata, lui mise il broncio baciandomi a stampo mentre si fermò dal muoversi sopra di me.
"Mi fai impazzire, Stella" mormorò piano.
"Non sono ancora pronta" ammisi sospirando, strusciò una sua guancia contro una mia e sorrise.
"Sono eccitato come un porco, ti giuro"
Scoppiai a ridere accarezzandogli le braccia muscolose e sorrisi baciandolo a stampo e mormorai:
"Anche io sono eccitata, non immagini nemmeno quanto io voglia continuare"
La sua lingua sfiorò le mie labbra.
"Benjamin..." balbettai tremando sotto di lui.
Bussarono alla porta della mia camera e Ben sbuffò infastidito mormorando:
"Puoi dire per favore che ora andiamo giù?"
Annuii, lui si tirò giù i pantaloncini e così lo guardai confusa e lui sorrise baciandomi con foga, cominciò a muoversi con velocità sovrumana sopra di me facendomi urlare:
"Arriviamo!" Gli strinsi fortissimo i capelli mentre i nostri bacini si scontravano con forza.
Il suo enorme pene lo sentivo con prepotenza.
"Quindi il tuo ragazzo mangia da noi?!" Chiese mia madre, ansimai stringendo fortissimo le braccia di Benjamin che non smetteva nemmeno un secondo di muoversi velocemente.
"SI MAMMA SI!" Baciai con urgenza Ben e raggiunsi l'orgasmo mordendo con forza il suo labbro inferiore.
Mi strinse fortissimo i fianchi ringhiando con forza e gemette accasciandosi sopra di me.
"Mi fai impazzire, mi hai capito?" Domandò.
Gli accarezzai una guancia sorridendo.
"E tu fai impazzire me" ammisi pianissimo.

Eravamo tutti seduti a tavola, Ben si era seduto accanto a me e mi mordicchiavo il labbro inferiore pensando a cosa stessero pensando tutti al tavolo dato che aveva un morso sul collo ma nessuno per fortuna chiese niente ma Jeremy lo guardava malissimo.
Il cibo era buonissimo, come sempre ma volevo solo finire e andare immediatamente in camera con Benjamin perché volevo baciarlo.
"Come stai Ben?" Chiese mio padre, deglutii avendo un po' paura della risposta.
"Non molto bene signore, ma tiro ad andare avanti ogni giorno e vostra figlia mi aiuta moltissimo a farlo" rispose, arrossii prendendo una sua mano e intrecciai le nostre dita facendolo sorridere come un bambino a cui avevano regalato una macchinina.
"Mia figlia è una donna, vero?" Chiese mio padre orgoglioso facendomi ridacchiare, guardai Benjamin aspettando la risposta che non tardò ad arrivare e mi fece salire le lacrime agli occhi perché quella risposta era magnifica.
"Penso che Stella sia molto matura, è una donna e non una ragazzina come la maggior parte delle ragazze che abbiamo nella nostra scuola. Lei merita il mondo, merita tutte le stelle e merita un uomo che la ami e la rispetti perché merita rispetto e amore. Per sempre."
In men che non si dica lo abbracciai fortissimo e lo baciai a stampo sorridendo diventando rossa come un pomodoro per averlo baciato davanti ai miei genitori e i miei fratelli.
"Grazie per le parole stupende che hai detto"
"Te le meriti tutte, baby" Scoppiai a ridere roteando gli occhi e mio padre guardò Ben.
"Se le fai male, ti spacco le ossa" Lo avvertì facendolo annuire e si mise composto sulla sedia, mi strinse con dolcezza le dita e sorrisi.
Gli uomini cominciarono a parlare di auto.
Jeremy e Benjamin non andavano d'accordo nemmeno su quelle.

Dopo mezz'ora nella quale stavo solo ridendo perché Benjamin faceva delle battute che non stavano ne in cielo né in terra sbadigliai e presi le pasticche bevendo un lungo sorso di acqua.
"Vuoi andare a letto? Me ne devo andare?" Chiese Benjamin stampandomi un piccolo bacio sulla guancia, scossi la testa.
Non volevo per nessuna ragione al mondo che se ne andasse via.
"No, resta. Può dormire qui?" Domandai con gli occhioni rivolti verso mio padre che roteò i propri occhi facendo ridere mia madre.
"Non voglio sentire nessun movimento strano che sennò lo mando via a calci in culo" sorrisi e lo abbracciai fortissimo, Ben sorrise e si alzò.
Jeremy mi prese in braccio e così lo guardai ma non disse niente. Ordinò dolo a Ben di prendere la sedia a rotelle e cominciò a salire le scale.
Gli accarezzai i capelli.
"Avete fatto sesso?" Domandò facendomi arrossire come un pomodoro.
"Cos?! No!" Quasi urlai, abbassai il viso.
"Giuralo" sospirai annuendo e mormorai con cautela e calma:
"Jeremy è troppo presto per fare sesso" ammisi anche se volevo farlo con tutta me stessa perché quel ragazzo mi faceva perdere la ragione e volevo solo che mi scopasse con tutto se stesso.
"È che non mi fido di lui" mi disse.
"Ho notato fratellone eh, ma stai tranquillo" gli dissi abbracciandolo, lui mi diede un piccolo bacino sui capelli e annuì.

Mi fece mettere seduta sul letto e poi si mise accanto a me passandosi una mano tra i capelli e così preoccupata lo guardai.
"Che succede Jeremy?"
"È che ... mi piace troppo... non so cosa fare. Ho provato a mandarle dei messaggi anonimi in cui le dicevo che il suo ragazzo di merda la stava solo tradendo ma non ha mai risposto e sono sempre più uniti" mi disse abbassando il viso, accarezzai i suoi capelli e mi accoccolai a lui facendolo sorridere un po'.
"Penso che abbia solo paura che sia tutta una stupidaggine ma deve capire che non è così"
"E come?" Domandò, ci pensai per un paio di secondi e poi sorrisi e gli feci l'occhiolino.
"Ci penserò io, ma tu non fare niente. Anzi. Ora ti vesti e vai al bar a parlarci di ciò che vuoi!"
Lui rise abbracciandomi fortissimo.
"Ti voglio bene!" Esclamò e corse via, Ben era sulla porta che stava sorridendo e appena entrò posò la sedia a rotelle vicino alla scrivania e si mise seduto accanto a me.
"Che vuoi fare, baby?" Chiese baciandomi a stampo, sorrisi e presi il libro di diritto dal comodino e lui rise sdraiandosi.
"Eccitante, professoressa di sto cazzo eh!"
Gli feci il dito medio divertita ridendo.

"Benjamin sono sicura che ti riesca" Esclamai roteando gli occhi, lui sbuffò scuotendo la testa e giocò con la collana che portava sempre al collo facendomi ridacchiare.
"Non mi riesce questo argomento, ci sono stato una settimana ma non ci riesco proprio a farmelo entrare in testa" rispose alzando le spalle, non era possibile che non gli entrasse in testa.
Era perché non aveva voglia di studiare in quel preciso istante.
"Dai tesoro, sono sicura che tu possa riuscirci" ammisi posando le labbra sulle sue in un bacio a stampo delicatissimo e lui sorrise stringendo i miei fianchi ansimando.
"Mi fa impazzire questo nomignolo lo sai?" Chiese dolcemente e così sorrisi mordicchiandomi il labbro inferiore.
"Dato che non hai voglia di studiare cosa vuoi fare?" Lui sorrise malizioso e scoppiai a ridere scuotendo la testa perché avremmo fatto troppa confusione ed era ancora presto.
"Idee?" Domandò, gli sbaciucchiai il collo.
"Che film guardiamo?" Chiesi ridacchiando.
"Non voglio vedere nessun film" rispose e così roteai gli occhi e poi lo guardai.
"E dai tesoro"
"Ma se me lo chiedi così!" Esclamò ridendo e mi strinse in un abbraccio perfetto.
"Hm ti piace così tanto quando ti chiamo tesoro?" Domandai arrossendo, lui annuì.
"Da impazzire ma non voglio che tu lo dica perché ti senti obbligata"
"Non mi sento obbligata" ammisi dandogli un delicato bacio sulla guancia, mi fece mettere sopra di lui sdraiata e sorrise baciandomi a stampo più volte.
"Perché allora mi ci chiami?" Chiese confuso guardandomi negli occhi, deglutii per la nostra troppa vicinanza, mi imbarazzavo molto con lui perché mi faceva sentire lo zoo nello stomaco.
"Perché ... mi sono affezionata a te Benjamin. Sei come un tesoro che ho trovato e che voglio tenere insieme a me sempre" risposi piano, mi diede un bacio a stampo di nuovo sorridendo.
Aveva un sorriso bellissimo.
"E tu sei il mio tesoro" mi disse e così sorrisi.

Estoy perdido sin tiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora