Picnic

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Pov Ben
Era Natale e avevo voglia di passare una giornata stupenda con la mia fidanzata ma avevo paura di rovinare qualcosa con lei, ero così innamorato di lei che avevo pensato a tutto ciò che avremmo fatto quel giorno.
Mi alzai dal letto e andai velocemente davanti allo specchio del bagno, la barba stava bene ma avevo bisogno di farmi una bella doccia e così feci perché era ancora presto dato che mi ero svegliato alle 5 del mattino per preparare.

Appena finii di farmi la doccia mi asciugai e mi preparai mettendomi una camicia bianca, dei pantaloni neri con scarpe abbinate ed una cravatta nera, corsi in cucina e preparai il cesto per il picnic.
Torta alle mele.
Torta al cioccolato.
Panini di tutti i tipi.
Acqua.
Coca-Cola.
Fanta.
Vino rosso.
Champagne.
Riso al sugo.
Insalata.
Uova.
Ogni cosa aveva il suo posto nel cesto gigante.
Infilai due bicchieri, due piatti, le posate.
Sorrisi soddisfatto e portai il cesto in auto, piegai la tovaglia enorme e la misi in auto.

Alle 8:00 la chiamai, il telefono squillava ma senza risposta, ma appena stetti per mettere giù sentii la sua voce dolce.
"Ehi Ben" l'avevo svegliata e mi dispiaceva molto ma volevo sentirla.
"Ehi Stella, come stai? Ti ho svegliata?"
"Sto bene e tu come stai? No no, non mi hai svegliata, sono sulla sedia a rotelle che ti sto aspettando" mi fece battere il cuore fortissimo.
Sentivo ogni centimetro del mio corpo tremare per l'emozione che mi avesse procurato.
"Non vedo l'ora di vederti" ammisi.
"Anche io non vedo l'ora di vederti"'rispose, sorrisi mordicchiandomi il labbro inferiore.
Continuammo a parlare di sogni e incubi fino a quando non parcheggiai.
"Ti vengo a prendere" dissi scendendo dalla macchina per andarla a prendere.
"No tesoro, stai tranquillo. Mi porta fuori Jeremy"  annuii mentre la porta si aprì.
Andai verso Jeremy che teneva Stella in braccio e lo salutai con un cenno che ricambiò.
Eravamo diventati amici e dovevo ammettere che fosse un bravissimo ragazzo.
"Ben prendi la sedia a rotelle per favore" mi disse la mia fidanzata, annuii ammirandola.
Era meravigliosa.
Jeans neri.
Maglione rosso.
Cappotto nero.
"Sei bellissima, Stella" mormorai baciandola a stampo, Jeremy mi guardò malissimo e così io e Stella scoppiammo a ridere, presi la sedia a rotelle e la portai in auto.

Eravamo in auto, la guardai e sorrisi posando le labbra sulle sue per baciarla con tutto l'amore che provavo per lei.
Era la ragazza dei miei sogni, l'unica che volevo nella mia vita.
Volevo renderla felice.
"Buongiorno piccola peste" le dissi baciandole il collo, lei deglutì eccitata.
"Ma buongiorno anche a te Benjamin" sussurrò sulle mie labbra gemendo, le accarezzai una coscia mordicchiandomi il labbro inferiore.
"Ti farò passare la giornata più bella al mondo"
"Tutte le giornate passate con te sono belle" mormorò dolcemente, la baciai con foga stringendole i seni.
Gemette mentre le nostre lingue giocavano.
La feci sedere sopra di me e le strinsi il sedere.

Stavo guidando da quasi dieci minuti, Stella mi stava accarezzando i capelli facendomi stare bene dato che amavo quando lo faceva.
"Me lo dici dove stiamo andando?"
"No, è una sorpresa" ammisi ridendo, lei mise il broncio e mi mordicchiai il labbro inferiore.
"Dai amoreeee!"
"No tesoro è una sorpresa!" Esclamai dandole un bacino a stampo, lei roteò gli occhi facendomi la linguaccia.
"Sei uno stronzo" scoppiai a ridere annuendo.

Fermai l'auto vicino ad un parco con un prato meraviglioso e lei lo guardò come una bambina dato che le piaceva moltissimo e lo sapevo.
"Ti piace?" Lei annuì baciandomi con foga.

La giornata era andata divinamente e dopo cena ci eravamo messi sul letto della mia stanza e non volevo più che se ne andasse via.
Stavamo così bene accoccolati e felici.
Era veramente dolce, bella.
"Ben. Voglio fare l'amore con te" il mio cuore cominciò a battere velocissimo, sgranai gli occhi baciandola con foga e mi misi sopra di lei.
Non potevo credere alle mie orecchie!
"Non devi avere paura Stella, sarà perfetto" lei gemette annuendo, le divarica le gambe.
"È solo che ..." mi bloccò le mani, la guardai.
"Ehi, non sei obbligata ..."
"Non mi sento obbligata, voglio farlo Ben
"Sei seria...?" Chiesi deglutendo, lei sorrise diventando rossa e mi diede un bacio.
"Sono seria amore"
"Stella.." la pregai mugolando, lei rise baciandomi a stampo più volte.
"Fai piano" annuii togliendomi i pantaloni.
Sarei andato piano per la prima volta in vita mia e così le sorrisi annuendo, sarebbe andata benissimo perché volevo che fosse speciale.
"Hm non sono mai andato piano"
"BEN!" Urlò ridendo enni spinse.
"Scusa tesoro!" Mi scusai ridendo, lei sbuffò, così la baciai con foga stringendole il sedere facendola gemere.
Volevo farla mia, per ore e ore.
Mi strusciai con foga contro di lei, andavo così veloce che sentivo quanto fosse bagnata.

Pov Stella
Guardai negli occhi il mio fidanzato, volevo fare l'amore con lui ma avevo paura dato che non lo avessi mai fatto.
Mi accarezzò una guancia, aveva organizzato una giornata meravigliosa.
Ed era così bello essere nella sua stanza insieme, le candele illuminavano i nostri occhi che si guardavano dicendo tutto ciò che le nostre labbra non dicevano.
"Sono felice di essere qui con te" gli dissi a bassa voce, lui mi diede un bacio.
Volevo fare l'amore con lui ma qualcosa mi stava bloccando, avevo ancora paura.
"Ben... possiamo aspettare ..?" Lui mi guardò confuso e così sospirai baciandolo a stampo.
"È solo che vorrei aspettare ancora un po' ..Quindi vuoi giocare ad Uno?"
Si..." mi disse prendendo le carte e così cominciammo a giocare ridendo.

Ben mi diede un bacio a stampo.
"Beh, non mi ero immaginato la serata così ma va bene" mi esclamò ridendo, mi scusai e lui scosse la testa abbracciandomi fortissimo, mi accoccolai a lui con gli occhi lucidi.
"Mi dispiace così tanto per tutto questo"
"Di cosa?" Domandò dolcemente, mi diede tanti bacini sulla tempia e risposi:
"Di non riuscire a ..." spiegai, ma lui scosse la testa mordendomi il labbro inferiore e sorrise dolcemente.
"Stella stavo scherzando, mi piacerebbe hai ragione ma sei la ragazza che amo e a me basta essere qui con te" era un ragazzo meraviglioso ed era solo mio.
Continuammo a giocare.
"Ahia! Un più quattro! Ma come ti permetti?!" Esclamò ridendo, gli feci la linguaccia baciandolo a stampo.
Giocammo finché non vinsi, era proprio scarso a giocare a quel gioco, anche se in quel gioco vinceva solo chi avesse culo.
"Ma non vale! Hai un culo!"
"Eh grazie!" Urlai tirandomi una pacca sul sedere, lui scoppiò a ridere.
"E che culo ragazzi! Madonna che gli farei! Te lo scoperei!"
"Ben!" Esclamai scoppiando a ridere diventando rossa come un pomodoro, lui mi sorrise e si inginocchiò sul letto per posare le labbra sulle mie.

Angolo Autrice:
SONO VIVA! MI SCUSO PER QUESTO ENORME RITARDO MA HO AVUTO DEI PROBLEMI CON LA SCRITTURA! Stavo un po' male e non riuscivo più ad avere nessuna idea ma spero sinceramente che questo capitolo sia stato bello per voi ❤️
Come sta andando la quarantena?

Angolo Autrice:
Sono qui per ricordarvi che il mio primo romanzo Love is not a game é disponibile in cartaceo e in formato Kindle, potete ordinarlo sia su Amazon che in libreria, per adesso la Mondadori non lo può ordinare 😭 per tenervi aggiornati c'è la pagina Instagram: le_storie_di_robstenina97

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 16, 2023 ⏰

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