Avevo deciso di tornare a scuola dopo quattro settimane che non avevo avuto la forza di andarci, le assenze non me le avrebbero contate per via del certificato medico.
Ero in auto con mio fratello Jeremy.
Non volevo parlare e sembrava che lo capisse e ne ero davvero molto contenta, per modo di dire.
Benjamin mi aveva scritto, ma non avevo risposto, non lo sentivo e non lo vedevo da molto tempo ma sapevo che ogni giorno venisse da me e mi dispiaceva moltissimo.
"Sei pronta per vedere Benjamin?" Sobbalzai sentendo la voce di mio fratello.
Ero pronta?
"Non proprio ma devo comunque farlo" ammisi, non sapevo cosa mi stesse accadendo ma l'unica cosa che volevo era stare da sola.
"Di cosa hai paura?" Domandò parcheggiando.
Avevo paura di perderlo per sempre.
"Che non capisca la mia decisione" sussurrai deglutendo mentre continuai a guardare fuori dal finestrino, Jeremy mi accarezzò i capelli.
"Spiegagliela Stella, penso che la possa capire qualunque essa sia perché ci tiene a te" alzai le spalle e così lui scese dalla sua auto.
"Non lo so ..." risposi al niente,volevo solo vederlo e dirgli che mi era mancato moltissimo ma che avevo bisogno di tempo per stare da sola con i miei pensieri.Stavo andando in classe, non avevo visto Ben fuori dalla scuola e avevo una voglia assurda di vederlo, quindi appena fui davanti la mia classe sobbalzai sulla sedia a rotelle vedendolo.
Era una meraviglia.
Indossava un maglione nero come i suoi occhi.
Dei jeans e delle scarpe della Nike bianche.
I capelli erano tutti scompigliati.
Appena mi vide mi corse davanti.
"Stella! Sono così contento di vederti! Mi sei mancata moltissimo!" Sorrisi abbassando il viso, lui si inginocchiò e mise le sue mani sulle mie guance.
Posò le labbra sulle mie facendomi sentire bene ma non potevo ricambiare perché non sapevo cosa volessi.
"Ben..." sussurrai guardandomi intorno, i nostri compagni entrarono in classe e così mi staccai velocemente e Ben sospirò.
"Stella per favore, parliamo" non era il momento per parlare, c'erano troppe persone.
"Non ho voglia di parlare adesso Benjamin" risposi andando al mio posto, lui si mise vicino a me e mi guardò, mi prese una mano.
"È quattro settimane che mi eviti. Ero solo preoccupato per te" deglutii guardando le nostre mani intrecciate e sospirai.
"Mi dispiace che tu fossi preoccupato"
"Sono venuto giorno e notte da te ma hai sempre detto di non volermi vedere"
"Avevo solo bisogno di stare da sola" dissi non volendo guardarlo negli occhi.
"Sono il tuo ragazzo, avrei dovuto sapere il motivo. Non credi?" Mi chiese leggermente irritato, annuii guardandolo finalmente negli occhi e sussurrai delicatamente:
"Ora sono qui, quindi stai calmo"
Il professore di storia ci disse di stare zitti, così annuimmo e cercai di seguire ciò che diceva ma era troppo difficile per me dato che non capivo niente perché il mio cervello era da tutt'altra parte e non voleva smettere di pensare a Ben.A ricreazione tutti uscirono, ma Ben rimase in classe e quando rimanemmo soli le sue labbra si posarono velocemente sulle mie.
Mi scostai velocemente e ci rimase malissimo.
"Calmati... parliamo ..." mormorai pianissimo.
"Sono calmo, sono solo infastidito" rispose guardandomi negli occhi, abbassai lo sguardo.
"Mi dispiace molto che tu sia infastidito, Ben.." ammisi dandogli un bacio sulla guancia.
Si rilassò sorridendo e mi accarezzò una guancia mormorando con estrema delicatezza:
"Oggi pomeriggio ti va se vengo a casa tua?"
"No, ho da fare" non sapevo cosa avessi da fare ma era meglio che non venisse a casa mia.
"E cosa?"
"Devo andare al centro, tu non vieni?"
"No, non ho più voglia di andarci"
"E come mai?"
"Perché sinceramente il mio problema è con te e voglio cominciare di nuovo per colpa tua"
"Non devi iniziare di nuovo a drogarti! Non dare la colpa a me, Benjamin!" Esclamai guardandolo negli occhi.
"Sto soffrendo come un dannato e tu te ne stai tranquilla a studiare e bla bla. Wow."
"Benjamin stiamo solo discutendo, in molti lo fanno." Cercai di spiegare.
"NON ME NE FREGA UN BEL NIENTE DI QUESTA DISCUSSIONE, VOGLIO SOLO SAPERE CHE CAZZO TI SUCCEDE!"
"Smettila di urlare." Ordinai, mi dava fastidio che urlasse, non volevo che ci sentisse tutta la cazzo di scuola.
"Ho cominciato ora ad urlare, Stella."
"Non voglio più stare con te." Dissi tutto d'un fiato con le lacrime che rigavano il mio volto.
"Cosa? Ma che cazzo stai dicendo?!"
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Estoy perdido sin ti
Teen FictionInizio Flashback: Stavo giocando a pallone con i miei due fratelli, stavo ridendo e non vedevo l'ora di vedere papà che sarebbe stato fiero di me perché stavo giocando bene. "Stella ma almeno facci giocare!" Esclamò mio fratello maggiore ridendo, gl...