Domande per

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Erano le tre del mattino e non riuscivo a prendere sonno, avevo la mente super attiva e volevo solo parlare e parlare e parlare.
Avrei parlato per tutta la notte con qualcuno ma il mio ragazzo si era addormentato ed io ero accoccolata a lui.
Lo guardai, la luce della lampada illuminava il suo volto e i suoi lineamenti stupendi.
Dovevo svegliarlo?
Non dovevo svegliarlo?
Gli accarezzai una guancia, lui mugolò e mi strinse più forte, ridacchiai baciandogli un orecchio e inspirai il suo dolce profumo.
Mi.
Mandava.
Fuori.
Di.
Testa.
Sveglialo.
No.
E dai.
Ma ha sonno.
Ma tu vuoi parlare con lui.
Si ma non posso svegliarlo.
E dai.
No.
STELLA SVEGLIALO E BACIALO!
COSCIENZA STAI ZITTA!
Gli sbaciucchiai una guancia e afferrai il suo telefono, aveva la password.
Lo sbloccai con l'impronta del suo pollice destro e sorrisi soddisfatta.
Gli diedi un bacino a stampo e scattai la foto.
La misi come blocco schermo, dato che ne aveva una in cui fumava una sigaretta ed era bellissimo, ma doveva per forza avere una nostra foto perché era solo mio.
"Ben" lo chiamai perché non vedevo l'ora di vedere i suoi occhioni bellissimi.
Lui non rispose, anzi cominciò a russare, gli tirai un pugno sul petto ma lui mugolò e basta.
"Ben" lo baciai a stampo più volte ma non stava funzionando, quel ragazzo non si sarebbe svegliato nemmeno con le cannonate.
"Ben" lo chiamai di nuovo mordendogli piano il labbro inferiore, lui mugolò.
"Hm?" Sorrisi soddisfatta e mi accoccolai a lui.
"Sei sveglio?" Era normale che fosse sveglio ma volevo un po' giocare con lui, fare la bimba.
"No" rispose accarezzandomi la schiena.
"Mi hai risposto, quindi sei sveglio" gli baciai una guancia, più volte.
Volevo che aprisse gli occhi ma non sapevo come fare per farglielo fare.
"Non sono sveglio, baby" mi disse divertito.
Si che lo sei, sono nuda. Apri gli occhi" lui spalancò velocemente gli occhi e così scoppiai a ridere come una fatta, lui mise il broncio.
"Cattivona ma sei vestita!"
"Sennò non aprivo gli occhi" Esclamai ridendo.
Si, ma non puoi scherzare così! Io ci rimango male!" Esclamò con quel bellissimo broncio e così lo baciai velocemente a stampo.
"Perché mi hai svegliato?" Chiese baciandomi con estrema delicatezza, mugolai e sussurrai:
"Non riesco a dormire"
"Ed io che dovrei fare?" Domandò ridendo.
Parlare con me, ovviamente." Risposi alzando gli occhi verso il soffitto e così lui rise più forte annuendo e mi diede un bacio sulla guancia.
"E di cosa vuoi parlare tesoro?" Non sapevo di cosa volessi parlare, volevo solo conoscere il mio fidanzato più a fondo ma non sapevo cosa chiedere, ci pensai per qualche secondo.
"Parlami di un tuo sogno che ti è rimasto in mente" risposi accoccolandomi a lui, passai una mano su e giù sui suoi pettorali facendolo rabbrividire sotto al mio tocco.
"Un sogno che mi è rimasto in mente eh"
"Hm hm"
"Oddio non saprei"
"E dai, uno ne avrai"
"Per lo più me lo ricordo come un incubo" disse e così lo guardai negli occhi baciandolo a stampo continuando ad accarezzare il suo meraviglioso fisico perfetto, lui sorrise.
"Avevo tredici anni e mi piaceva una ragazza" Lo guardai malissimo e lui rise stringendomi in un abbraccio bellissimo, borbottai gelosa.
"Continuò gelosona?"
Non sono per niente gelosa
Se come no
Guarda che non mi importa niente di quella
Hm hm
Continua e non rompere.
Comunque lei mi piaceva e un giorno le chiesi di uscire ma lei mi rispose che non voleva averci niente a che fare con me perché non le piacevo e il mio incubo era sentirla ridere di me come successe per quasi due anni." Rispose alzando le spalle, lo guardai curiosa e gli accarezzai i capelli con una mano, risposi:
"Perché rideva di te?"
"Ridevano di me tutti perché quella stupida aveva sparato cazzate su di me" sembrava esserci rimasto veramente male e la sua voce era apatica, non aveva emozioni e quello non era da lui, non lo era per niente.
"Tipo?" Sussurrai, volevo sapere di più per conoscerlo più a fondo e volevo che fosse a suo agio con me a parlare di tutto.
"Che mi segavo guardando le sue foto e che ero un pervertito che la seguiva sempre"
"Ed era vero?" Lui scosse la testa, gli accarezzai una guancia dolcemente, ero triste per lui.
"Cambiamo genere di domande tesoro" dissi baciandolo con foga, lui gemette annuendo.
"Hm va bene piccola, chiedi pure" sorrisi.
Pensai a qualche domanda intelligente.
"Se avessi una macchina del tempo andresti indietro nel passato o avanti nel futuro?"
"Domanda interessante baby, complimenti. Andrei nel passato e cambierei molte cose" rispose tutto d'un fiato, volevo sapere di più.
"Tipo?" Domandai guardandolo negli occhi.
"Tipo te, cioè ... cambierei ogni momento in cui ti ho offesa rendendolo un momento dolce che ricorderesti per tutta la vita, baby. E tu?"
"Tornerei nel passato per non fare l'incidente" sussurrai con gli occhi lucidi, Ben mi prese il volto tra le mani e mi diede un bacio a stampo.
"Non piangere" Il suo tono di voce era tenero, gentile e mi faceva sorridere.
"Perché non devo farlo?" Chiesi con il broncio.
"Sei brutta quando piangi" scherzò facendomi ridere e così lo ringraziai posando le labbra sulle sue, lo baciai delicatamente.
"Da bambino che lavoro volevi fare?" Chiesi sbaciucchiandolo a stampo, lui sorrise.
"Poliziotto" rispose e così lo guardai divertita.
"Serio?" Lui annuì dandomi un bacio sulla fronte facendomi sentire protetta, stavo da Dio.
"Si, volevo fare il calciatore poliziotto"
"Mi dai un bacio?" Chiesi dolcemente, lui sorrise stampandomi un bacio sulle labbra.
"Saresti contento di vivere fino a cinquecento anni?" Domandai mentre la sua mano destra accarezzava la mia schiena, lui rise.
"Troppi, ma se tu vivi con me va benissimo"
"Ah si?" Chiesi felicissima, lui scosse la testa.
"Hm! Forse non riuscirei a sopportarti per così tanto tempo." Rispose baciandomi a stampo.
"Stronzo!" Misi il broncio, mi guardò negli occhi e mi accarezzò una guancia dolcemente.
"Sei bellissima" arrossii mordendomi il labbro inferiore e lui mi sorrise.
E tu sei un Idiota
"Un Idiota bellissimo, vero?" Aveva ragione.
"Tu sei un Idiota ma non sei bellissimo" Lo presi in giro ridacchiando, lui sorrise strafottente mordendomi una guancia piano.
"Hm hm lo so, sono divino" era così modesto!
"Se tu fossi obbligato a fare volontariato per un anno, cosa faresti?" Domandai dandogli un bacio a stampo più volte, lui mi sorrise e ci pensò per qualche secondo prima di dire:
"Hm non lo so, penso che pulirei le spiagge"
Sgranai gli occhi confusa dalla sua voglia di cambiare il nostro pianeta e mormorai:
"È una cosa bella" lui sorrise annuendo e mi diede un tenero bacino sulla fronte, disse:
"Si, hai ragione. Il mondo va salvato" pensai a qualche domanda intelligente ma non ne avevo idea, volevo chiedere molte cose ma se avessi chiesto qualcosa sui bambini avrei dovuto poi dirgli una cosa che non volevo dire a nessuno.
Avevo paura della sua reazione ma la mia bocca non collegò con il mio cervello e così chiesi:
"Ai tuoi figli quando li avrai che storia racconteresti più spesso?" Lui si morse il labbro inferiore e sussurrò sulle mie labbra:
"Hai sbagliato a dire una cosa" Lo guardai curiosa e scossi la testa, avevo detto bene la frase, così chiesi educatamente:
"Cosa tesoro?"
"Ai nostri figli, ecco la cosa corretta" deglutii.
Ben..." mormorai con gli occhi lucidi, non volevo scoppiare a piangere ma lo avrei fatto.
"Hm?" Mormorò piano piano, dovevo dirlo.
"Io ..." non riuscivo a parlare.
"Tu cosa?" Chiese dolcemente, sospirai.
"Ecco, vedi ..." era così difficile da dire una cosa simile, non avevo seriamente le forze per farlo.
"Dimmi tesoro, non volevo affrettare ma vorrei in un futuro avere figli con te" le lacrime rigarono le mie guance, lui mi guardò preoccupato e mi abbracciò fortissimo.
"Non posso avere figli, Benjamin." Risposi abbassando il viso velocemente.

Angolo Autrice:
LO SO CHE MI STATE ODIANDO! MA AMATEMI LO STESSO PERCHÉ MI È VENUTO BENE COME CAPITOLO! Mi è piaciuto scriverlo! 😍🙈
Cosa ne pensate?

Estoy perdido sin tiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora