Erezione in classe

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Aprii gli occhi e me li stropicciai sbadigliando.
Mia mamma mi sorrise mettendosi seduta sul letto e mi accarezzò i capelli.
"Allora? Ieri sera non mi hai raccontato niente" diventai rossa come un pomodoro e chiusi gli occhi imbarazzata facendola ridere.
"È molto bello come ragazzo, ma ora hai un livido sul collo" sgranai gli occhi, lei sorrise alzandosi dal letto e andò verso il mio armadio e prese i vestiti, la guardai mordendomi il labbro inferiore.
"Mamma, come posso coprirlo?" Lei venne verso di me e mi fece mettere seduta, mi spogliò e mi mise una maglia nera a collo alto e dei jeans bianchi.
Come giacca mi mise la mia preferita, quella di jeans e poi mi fece alzare e così sorrisi.
"Grazie mamma"
""Ti devo parlare delle precauzioni?" Scoppiai a ridere scuotendo la testa arrossendo e mi fece mettere seduta sulla sedia a rotelle.
Mi mise le scarpe, un paio della Nike e mi pettinò i capelli ridendo.
"Non voglio nipotini per ora eh!"
"Mamma!" Esclamai e scoppiammo a ridere.
Jeremy entrò in camera sbadigliando.
"Ciao belle donne" diede un bacio su una guancia a nostra madre e poi me ne diede uno anche a me.
Lo spinsi e gli feci la linguaccia, lui sorrise.
"Ti accompagno a scuola?" Chiese e mi squadrò, incrociò le braccia al petto.
"Perché ti sei vestita da gnoccona? Hm?"
Roteai gli occhi e gli feci il dito medio, lui rise e mi prese in braccio, urlai ridendo e cominciò a correre per tutta la casa.
"RAGAZZI!" Esclamò mia mamma, ridemmo e appena dimmi in cucina, mi mise seduta su una sedia baciandomi i capelli.
"Mi faccio una doccia e torno a romperti le scatole, sorellina" Lo spinsi e gli tirai un pugno sul petto facendolo ridere.
"Vai a lavarti, puzzone" mi diede un bacio sulla guancia e corse via, mangiai una banana.
Presi il telefono s vidi che avevo un messaggio su whatsapp, così ci andai.
Ben😈: Ehi baby
Io:Ben. Non chiamarmi così. Te l'ho già detto.

Non mi rispose e così roteai gli occhi divertita e nemmeno il tempo di scrivergli altro che mi chiamò facendomi sorridere come una bambina alla quale hanno regalato in peluche.
Risposi ma non mi fece dire niente perché parlò prima.
"Hm okay baby" rispose alla mia affermazione di prima e così mi mordicchiai l'interno della guancia mentre lui rideva aspettando la mia risposta, ma dato che non sapevo cosa rispondere dissi solamente:
"Ti stacco il telefono in faccia"
"Mi sei mancata anche tu" il sorriso che avevo sulle labbra non voleva andarsene, sentivo gli occhi farsi lucidi per la troppa felicità.
"Certo certo" dissi alzando le spalle per cercare di calmare i miei istinti di baciarlo.
Ho sognato molto che ti facevo mia come ieri
Non abbiamo fatto sesso ieri
Hm però godevi eh" arrossii guardandomi intorno per vedere se fossi sola e menomale che lo ero, urlai esasperata:
"BEN!" Lui rise e restò zitto per un secondo.
"Vorrei che urlassi il mio nome mentre ti penetro" mi schiarii la voce eccitata e sorrisi.
"Ci vediamo a scuola" volevo immediatamente staccare perché sarebbe finita malissimo.
"Hm non ho voglia di venire a scuola"
"Benjamin." Lo ammonì arrabbiandomi.
"Hm?"
"Tu vieni a scuola" Lo obbligai, non volevo assolutamente che bocciasse ed era a rischio.
"E cosa ci guadagno?" Chiese come se dovesse guadagnarci qualcosa, speravo con tutto il mio cuore che si stava solo prendendo gioco di me.
"Stare seduto accanto a me è già un premio"
"Ci vediamo tra cinque minuti, ti vengo a prendere a casa" non mi diede nemmeno il tempo di rispondere che staccò la chiamata.

Mark si mise seduto vicino a me e afferrò un cornetto, mi sorrise dandomi un bacio sulla guancia e cominciò a mangiare.
"Non vieni a scuola?" Gli chiesi, dato che indossava ancora il pigiama, lui scosse la testa e così lo guardai confusa volendo una risposta.
"Tranquilla sorellona, non ci vado perché oggi ho una partita di calcio e..." vide il mio sguardo triste e smise di parlare, abbassò lo sguardo.
Tirai su con il naso e gli accarezzai i capelli.
"Mark, sono felice per te. Davvero" mi guardò negli occhi, li aveva lucidi e così aprii le braccia e lui mi strinse a se, gli baciai i capelli.
"Ti voglio bene, fratellino" lui sorrise e il campanello ci fece sobbalzare e così scoppiammo a ridere.
Mark si alzò, mi prese in braccio e mi portò in salotto dove mia madre aveva portato la sedia a rotelle e così mi mise seduta, mi guardò come per chiedermi se volessi aiuto e scossi la testa.
"Sto bene fratellino" lui annuì baciandomi la fronte e così posai le mani sulle ruote e andai verso la porta, la aprii trovandomi un Dio Greco davanti ai miei occhi.
Benjamin era ogni giorno più gnocco.
Aveva una maglietta bianca, stretta che non lasciava niente all'immaginazione.
Una felpa nera con la cerniera, ovviamente aperta.
Un pantalone di tuta nero, come la felpa.
"Finito di squadrarmi? Perché io ancora no"
Sentendo la sua frase diventai rossa e lui mi sorrise strafottente facendomi alzare e così mi aggrappai a lui stringendolo forte.
"Non vedo l'ora di strusciarmi su di te" disse e così mugolai e mi prese in braccio.
Ci guardammo negli occhi e mi diede un bacio sulla punta del naso facendomi ridere.
Mi portò in macchina mi guardai intorno per vedere se avesse fumato o meno prima di venire da me e non c'era niente.
Appena mise la sedia a rotelle in auto, salì.
"Ma ciao baby" mi provocò e così mi avvicinai a lui e gli morsi una guancia mormorando:
"Chiamami di nuovo baby e la prossima volta non vieni" lui sorrise maliziosamente e mi strinse forte un fianco deglutendo.
"Ah no?" Scossi la testa accarezzandogli i pettorali da sotto alla maglietta, mugolò.
"Non chiamarmi più Baby" mormorai al suo orecchio con voce sensuale, gemette.
"Beh, se me lo dici così potrei seriamente pensarci a non chiamartici più" sorrisi e mi allontanai da lui facendolo schiudere le labbra.
Lo guardai e sorrisi strafottente.
"Andiamo Ben, dobbiamo andare a scuola"
Lui rise mettendo in moto e si strinse la patta dei pantaloni della tuta facendomi gemere.
Lo aveva durissimo e si vedeva così tanto.
"Per caso vuoi che le altre vedano il mio pene?"
Mi provocò, deglutii guardando fuori dal finestrino, lui guidò con una mano e con l'altra mi accarezzò una guancia, mi girai sorridendo.
"Ho una gigante erezione, sai? Dovresti fare qualcosa a riguardo" posai la mano sul suo petto e scossi la testa, lui sorrise e mi fece la linguaccia parcheggiando lontano dalla scuola.
Mi guardai intorno e non c'era nessuno, così lo guardai aspettando una sua risposta.
La sua risposta fu prendermi in braccio e mettermi sopra di lui, mi aggrappai gemendo.
"Ho voglia di te, Stella" sussurrò baciandomi una guancia, gli accarezzai le braccia.
Che braccia possenti!
Hai pienamente ragione!
Mi fece strusciare sopra di lui, gli morsi il collo muovendo il bacino contro il suo velocemente.
Mi strinse forte i fianchi e mi tolse la giacca di jeans, mugolai infilando le mani sotto alla sua maglia mentre lui le infilò sotto alla mia.
Risi baciandogli il collo e mi strinse i seni.
"Odio i reggiseni" mi disse ansimando, mi strusciai con più forza su di lui, nell'auto si sentivano solo i nostri respiri affannosi e i nostri gemiti di piacere.
Accarezzavo ogni centimetro del suo petto.
Le sue mani mi stavano palpando i seni facendomi impazzire di piacere.
"Stella" la sua voce era roca, sexy.
Gli succhiai con foga il collo muovendo il bacino contro il suo, velocemente e con forza.
Sentivo il suo pene strusciarsi violentemente e venni mordendo il lobo dell'orecchio.
"Dannazione" gettò la testa all'indietro tremando dal piacere e mi strinse forte i fianchi sussurrando:
"Wow" non smise di muovere il bacino contro il mio, gli diedi un delicato bacino sul collo, ero venuta e così sorrisi sussurrando:
"Wow davvero" mi strinsi forte a lui.
Non sapevo cosa fossimo e quindi ero triste.
Non volevo però mettergli fretta.
"Sei fenomenale, Stella. Se tutti fossero come te, sono sicuro che le metterei tutte incinte"
Lo guardai malissimo e gli tirai uno schiaffo infastidita e così lui sorrise strafottente dandomi un delicato bacio sulla fronte.
"Baby, voglio scoparmi solo te"
"Stai tranquillo Ben. Non scoperemo" lui rise.
Lo guardai negli occhi assumendo l'aria seria.
Mi guardò preoccupato e alzò una mano.
"Ci deve pensare Federica?" Scoppiai a ridere.
Lui sorrise stringendomi a se.
"Beh, dovremmo scendere, baby"
"BEN!" Gli tirai uno schiaffo piano sulla guancia borbottando come una bambina e lui rise mettendomi seduta sul sedile.
Lo guardai incrociando le braccia al petto e mi fece l'occhiolino cercando di aggiustare l'enorme cazzo che aveva.
Distolsi lo sguardo, gemendo.

Appena mi aprii la portiera, mi fece mettere in piedi e così mi aggrappai a lui facendolo ridere.
"Stai tranquilla, non ti mollo baby"
Roteai gli occhi e mi fece mettere seduta.
Posai le mani sulle ruote e lui mi diede la giacca, lo ringraziai mettendomela e andammo verso la scuola insieme.

Tutti ci stavano guardando, sentivo bisbigli e risate e vedevo persone che rimanevano a bocca aperta, Ben mi sorrise e mi fece l'occhiolino e così entrammo in classe.
Jazmin mi guardò malissimo.
"Sfigata che cosa ci fai con il mio ragazzo?"
"Intanto ti calmi che sennò ti scoppiano le tette rifatte e poi ti siedi perché sembri una gallina" le risposi incrociando le braccia al petto.
Ben si mise seduto sul mio banco ridendo.
"Ma come ti permetti?!" Esclamò urlando Lauren, mi misi un dito sulle labbra.
"Ssh non urlare, ti sento lo stesso" Lei si avvicinò a me schifata e appena mi stette per tirare uno schiaffo, Ben bloccò.
"Che ne dite se vi mettete sedute e la lasciate stare?" Le due lo giurarono malissimo ma io sorrisi mettendomi al mio posto.

Il professore era appena entrato in classe, Ben si meritava una ricompensa per ciò che aveva fatto.
Non si era vergognato di me e ne ero felice.
Posai una mano su una sua coscia e mi guardò eccitato, sorrisi maliziosa e glielo accarezzai da sopra il tessuto della tuta, lo sentivo tutto.
Strinse fortissimo la penna in una mano.
"Ti piace?" Sussurrai facendolo annuire e mi strinse un fianco, mossi velocemente la mano.
"Tiralo fuori, ti prego" la sua voce era roca.
Era sexy da morire, era eccitato ed era merito mio.
Scossi la testa mordendomi il labbro inferiore.
"Le altre Me lo tirano fuori" boccheggiò, lo guardai offesa e smisi, presi gli appunti.
"Dai, stavo scherzando baby. Ne abbiamo già parlato in auto" Lo guardai malissimo.
"Stai zitto Benjamin" lui sbuffò accarezzandosi il pene e mi guardò mordendosi le labbra.
"Ho Un erezione in classe, dovresti aiutarmi"
"Fatti aiutare dalle galline" Lo provocai, se ci fosse andato con me avrebbe chiuso per sempre, lui scosse la testa e mi diede un bacio sulla guancia.
"No, voglio venire con te" sorrisi felice.

Appena le lezioni finirono, mi arrivò un messaggio di Jeremy che mi diceva che mi portava a casa lui, così guardai Benjamin e gli baciai una guancia mormorando:
"Ci vediamo stasera" lui annuì facendomi l'occhiolino e ci avviammo fuori scuola, avrei voluto prenderlo per mano ma avevo paura di come avrebbe potuto reagire.
Jeremy era appoggiato alla propria auto.
"Tuo fratello mi fa paura" scherzò Ben, così risi e lo spinsi facendolo ridere.
"Si vede che ci tiene a te" mi disse e così annuii.
Lo sapevo e mi faceva piacere che si vedeva.
Jeremy era il miglior fratello che una ragazza potesse avere, appena arrivati davanti a lui mi sorrise e mi fece alzare così mi aggrappai a lui.
"Tu, metti la sedia a rotelle in auto" ordinò e così roteai gli occhi ma Ben lo fece senza commentare e poi mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò via dopo avermi fatto l'occhiolino.

Erano le 23:30 quando il mio telefono si illuminò sopra il comodino e così chiusi il libro di storia egiziana e lo presi sorridendo subito.
Ben😈: Mi sei mancata oggi, ma sono dovuto andare dai miei nonni. A domani, sono stanco morto💣 Me le mandi le tette?
Io: Notte Benjamin😇
Ben😈: Cattiva 🥺 Notte Stella

Angolo Autrice:
Scusate ma sto pubblicando il capitolo ma non mi da che lo pubblico, quindi mi scuso se poi avrete mille notifiche che ho aggiornato e poi non c'è niente 💔
Il nome della ship, creato da una lettrice è:
*Rullo di tamburi*
STELLEN!
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