Insalata

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Angolo Autrice:
Ciao raga! Ieri ho avuto problemi con Wattpad e quindi spero che questo aggiornamento ve lo dia, quindi se non avete letto il capitolo di ieri, andate a leggerlo ❤️

Aprii gli occhi sbadigliando e me li stropicciai mugolando e mi grattai la testa.
Stavo morendo di sonno e avevo un mal di testa lancinante.
Presi il telefono e guardai il blocco schermo.
Avevo un messaggio di Ben e così ridacchiai.
Ben😈: Ehi baby
Io: Ma buongiorno anche a te Scemo
Ben😈: Mi sei mancata
Io: Non ci credo
Ben😈: Credici baby
Io: Ben!
Ben😈: Ci vediamo?
Io: A scuola? Ovviamente
Ben😈: Pensavo di vederci prima 😏
Io: Ancora mi devo vestire
Ben😈: Fammi vedere 😝
Io: Scordatelo 🔥
Ben😈: Sei fuoco ardente hm
Io: Dove sei?
Ben😈: Mi sto fumando una sigaretta
Io: Sigaretta?
Ben😈: No piccola, solo sigaretta 🚬
Io: Hm?

Mi mandò una foto e così sorrisi, era sdraiato sul suo letto ed era a petto nudo e sorrideva con la sigaretta tra le labbra.
Ben😈: Ora mi credi piccola?
Io: Si, ti credo
Ben😈: Me la mandi una tua foto e così mi sego mentre ti vesti?

Ridacchiai e mi feci una foto con la lingua fuori facendo l'occhiolino e gliela mandai.
Ben😈: 😝 Madonna se ti scoperei
Io: 🧹
Ben😈: Hm l'unico bastone che vedrai sarà il mio, stanne tranquilla
Io: Ben!
Ben😈: 😝Sei Una birbante
Io: Vediamoci a scuola quindi?
Ben😈: Mi faccio una sega pensandoti e ti vengo a prendere, aspettami 😎

Deglutii ansimando e posai il telefono sul letto.
Mi piaceva da impazzire che mi pensasse anche se non lo ammettevo.
Era una cosa orgasmante, sorrisi e appena mia mamma entrò in camera la salutai.
"Buongiorno tesoro, ti vedo sorridente"
"Beh.. Ben mi viene a prendere oggi"
"Ma quando lo porti a cena?"
"Mamma!" Lei rise e mi aiutò a mettermi seduta, mi accarezzò una guancia.
"Ti piace molto questo ragazzo eh" Esclamò scompigliandomi i capelli, ridacchiai nervosa.
"Penso di sì ... sto bene quando sono con lui"
"Si vede tesoro mio" mi tolse il pigiama facendomi alzare e mi mise seduta sulla sedia a rotelle portandomi in bagno.

Mi asciugò dandomi un bacio sulla fronte.
"Cosa ti prendo per oggi?" Chiese mettendomi gli slip, ci pensai su, volevo che Ben mi dicesse che fossi bellissima, volevo che mi ci facesse sentire, anche perché quando ero con lui mi ci sentivo ed era meraviglioso.
"Jeans strappati bianchi, maglietta a mezze maniche nera, quella con la scritta bianca dove c'è scritto: Non guardarmi troppo che sennò mi sciupi e il giacchetto di jeans quello blu scuro"
Lei mi sorrise annuendo e andò in camera mia.
Presi il reggiseno che era sulla sedia e me lo misi, poi mi guardai sospirando.
Fare finta di essere "normale" era difficile.
Non sapevo nemmeno cosa fossi per Ben.
Mia mamma entrò in bagno e mi infilò i jeans, mi fece alzare tenendomi e mi aggrappai.
Mi alzò i jeans e poi mi fece mettere seduta e così mi infilai la maglia e lei mi pettinò.

Stavo facendo colazione mentre Mark stava parlando con papà della scuola.
Jeremy si mise seduto accanto a me e sorrise.
"Giorno sorellina"
"Giorno" risposi sorridendogli ampiamente.
Mi rubò una fetta biscottata con la nutella.
"Daiiiii!"
"Daiiiii!" Mi fece il verso e scoppiai a ridere spingendolo, finii di bere il caffè e poi sentii delle labbra che avrei riconosciuto tra mille posarsi su una mia guancia, diventai rossa.
"Ma ciao ragazzo, come stai?" Chiese mio padre mentre Ben si mise seduto accanto a me.
"Salve, sto meglio grazie" gli afferrai una mano e intreccia le nostre dita come per dirgli di stare tranquillo e lui mi sorrise annuendo.
"Stasera puoi venire a cena qui con tuo padre"
Propose mia mamma, la guardai a disagio.
"La ringrazio signora, parlerò sicuramente con mio padre e le faremo sapere" disse alzandosi.
Jeremy lo guardò male, gli tirai uno schiaffo piano su una gamba facendolo ridere.
"Stai attenta a lui, sorellina" annuii baciandogli una guancia e Ben mi fece alzare, mi aggrappai.
"Porto la sedia a rotelle fuori, non farla cadere che ti faccio fuori a suon di padellate in testa"
Disse Jeremy ringhiando, Ben mi prese in braccio stringendomi a se e andò fuori, mi strinsi a lui.
"Tuo fratello mi odia" ridacchiai annuendo.
"Hai pienamente ragione" gli baciai il collo.
Mi mise giù e mi strinsi a lui, mi fece sedere in auto e appena fu salito mi diede un bacio sulla guancia e così sorrisi.
"Oggi pranzo da me?" Chiese guidando.
"È un appuntamento?" Lo provocai ridendo.
Lui mi sorrise malizioso facendomi l'occhiolino e così scoppiai a ridere mettendo della musica.

Estoy perdido sin tiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora