Pov Jeremy:
Ero molto nervoso, non stavo più nella pelle e non vedevo l'ora di vedere quella ragazza, stavo sorridendo come uno scemo e dovevo ringraziare Benjamin che mi aveva aiutato, era stato sicuro di se stesso mentre io non lo ero anche se mi consideravo un bellissimo ragazzo ma era molto difficile provarci con lei, perché era la ragazza di un mio amico ma lui non la meritava.
Lui non meritava nessuna ragazza, perché era uno stronzo che la tradiva.
Scesi dalla macchina e mi tolsi la camicia, rimasi in maglietta a mezze maniche, non dovevo farle capire molto dato che volevo piano piano provarci e farla innamorare di me.
La porta era chiusa così bussai per farmi venire ad aprire.
Non sapevo cosa dirle, volevo solo che lei si divertisse.
Avrei dovuto baciarla?
Mi avrebbe respinto.
Avrei dovuto fare l'arrogante?
Non lo ero.
Avrei dovuto essere solo me stesso, dovevo solo essere me stesso.
La porta si apri' e così sfoderai il mio miglior sorriso ed entrai infilando le mani dentro alle tasche dei jeans ed esclamai per farmi sentire:
"Mi stavi aspettando?" mi guardai intorno per poterla vedere dato che non sapevo dove fosse.
"Ciao Jeremy" la sua voce angelica mi fece rabbrividire di piacere, la vidi, era bellissima sempre ma quella divisa la rendeva perfetta, mi faceva diventare matto ogni volta che la vedevo così.
I suoi capelli erano raccolti in una crocchia disordinata, la camicia bianca era dentro alla gonna nera, era a piedi scalzi e quella cosa mi fece ridere e lei se ne accorse perché mi diede uno spintone divertita.
"I tacchi sono scomodi per pulire! Non ridere!" Le feci la linguaccia incantandomi nei suoi occhi.
Erano veramente perfetti, erano adorabili e così pieni di allegria.
"Aiutami a pulire, dai" mi disse arrossendo e distogliendo lo sguardo, sorrisi e per sdrammatizzare le domandai facendole l'occhiolino:
"Mhm va bene, ma tu dopo mi dai un bacio?" lei rise lanciandomi lo straccio per pulre addosso ma lo presi al volo scoppiando a ridere.
"Contaci mio caro Jeremy!"avrei aspettato pure tutta la vita per un suo bacio, non m importava di nessuna ragazza, volevo solo lei.
"Ci conto allora" esclamai ridendo e cominciai a pulire i tavoli, lei rise e pulì il bancone.Presi il cellulare e misi spotify, misi la mia playlist preferita, erano tutte canzoni che mi ricordavano lei.
"Amo lavorare con la musica!" esclamò cominciando a saltellare sulle note di California, una canzone molto vecchia ma veramente bellissima.
La ammirai schiudendo le labbra, era veramente divina, era meravigliosamente bellissima.
I suoi capelli andavano dappertutto anche se aveva la crocchia, facendola ridere come una pazza.
Scoppiai a ridere e cominciai a saltellare, andai verso di lei e presi la scopa e cominciai a pulire ballando e cantando.
"Ma ch ballerino perfetto che abbiamo qui!" urlò applaudendo, la guardai sensualmente e feci un inchino ridendo, avevo fatto ballo per quasi sei anni ed ero bravo anche se non mi piaceva vantarmene e infatti non lo feci per niente, anzi ballai come un pazzo facendo mosse stupide mentre l canzoni cambiavano e Engel faceva lo stesso.Avevamo ballato e pulito per quasi due ore intere e avevamo solo riso per tutte le due ore.
Mi ero divertito moltissimo, ero così felice che mi sarei messo a ballare hip hop se avessi potuto.Eravamo seduti su due sedie e avevamo un sorriso sulle labbra che illuminava il nostro viso.
Mi porse una birra e la cominciai a bere mentre lei fece lo stesso.
"Grazie di avermi aiutata a pulire, davvero"
"Mi sono divertito molto, dovrei venire più spesso a darti una mano"
"Non sei obbligato a darmi una mano, anche perché lavori e sarai stanco" la guardai negli occhi e scossi la testa avvicinandomi alle sue labbra, la vidi allontanarsi e così sorrisi triste.
"Io lo faccio con piacere" lei si avvicinò a me e sorrise, mi piaceva moltissimo stare in sua compagnia.
Se fosse stata la mia fidanzata sarei stato il ragazzo più fortunato del mondo, sospirai bevendo un sorso di birra e guardai il soffitto.
"Perché non viene mai ad aiutarti?" ero infastidito dal comportamento di quel cretino, era così bello stare con lei, mi morsi il labbro inferiore cercando di non arrabbiarmi più del dovuto.
"Chi?" chiese confusa arrossendo, sospirai, volevo abbracciarla, stringerla forte e baciarla.
"Il tuo ragazzo" Risposi infastidito scolandomi la birra velocemente, lei alzò le spalle e così la fissai, i nostri occhi erano incatenati tra di loro.
Non volevo distogliere lo sguardo per nessuna ragione al mondo, volevo solo guardarla.
"Dice che è sempre stanco, rispetto la sua decisione" era sempre stanco, era una scusa del cazzo ma non volevo litigare con lei, volevo solo sapere una cosa.
"Tu lo ami?" lo chiesi di getto, sapevo la risposta perché quel demente si vantava sempre, ma volevo sentirlo con le mie orecchie.
"Si, io lo amo anche se tutti sono contro questa cosa" quella risposta mi fece stare male e così distolsi velocemente lo sguardo, non avevo possibilità, nessuna possibilità con lei.
Dovevo farmene una ragione?
Dovevo lottare ancora?
Ne valeva la pena?
Non sapevo cosa fare.
Doveva lasciarlo, doveva capire che meritava di meglio.
Volevo che lo capisse.
Volevo che stesse con me.
"Andiamo?" Chiese dolcemente, annuii alzandomi dalla sedia e le sorrisi, appena uscimmo fuori il vento ci scompigliò i capelli facendoci ridere.
Chiuse il bar, poi mi guardò negli occhi, si era messa i tacchi ma era lo stesso una piccola nana.
"Senti che bel fresco. Sono le due del mattino" la guardai e sorrisi, non me ne fregava un bel niente che erano le due del mattino, stavo benissimo e volevo che quel giorno non finisse mai più, volevo solo stare con lei, a ridere e a scherzare.
"A me sembra che sia ancora presto." ammisi alzando le spalle, sorrisi guardando il cielo.
Non la feci nemmeno rispondere che le domandai velocemente:
"Ti va di andare a prendere qualcosa insieme?" lei mi guardò confusa, sapeva che alle otto avrei cominciato a lavorare ma non me ne fregava un bel niente.
"Ora?" la sua voce era dolce, premurosa e così tenera che mi fece sorridere di più, annuii.
"Si, vieni con me" le risposi porgendole la mano, lei si morse il labbro inferiore guardandosi intorno, volevo che mi desse la mano e me la stringesse, per tutta la vita ma non lo fece, scosse la testa e così annuii abbassando il braccio.
"E' molto tardi, Jeremy, Che ne dici se invece mi accompagni a casa?" Sorrisi annuendo, lei mi prese la mano e me la strinse facendomi arrossire.
"Con questo bel tempo, andiamo a piedi che così facciamo una bella passeggiata" mi disse.
La sua mano era piccola in confronto alla mia e la stavo immaginando fare molte cose porche.
"Grazie di avermi aiutato" mi faceva piacere che mi ringraziasse.
"Ti ho già detto che l'ho fatto con piacere" ammisi alzando le spalle, lei mi sorrise arrossendo.
"Lo so, ma ..." Non la feci finire di parlare che scossi la testa e la guardai velocemente negli occhi.
"Niente ma, Engel" lei rise guardando il parco, la passeggiata mi stava piacendo da impazzire.
"Sono stata molto bene, quando vuoi venirmi ad aiutare puoi venire" quel commento mi fece stare veramente da Dio, mi passai una mano nei capelli.
"Anche io sono stato veramente bene e verrò ad aiutarti quando ne hai bisogno, anzi verrò sempre" le feci l'occhiolino e arrivammo davanti a casa sua, lei mi lasciò la mano.
"Grazie per la bella serata" Le dissi facendole un inchino facendola scoppiare a ridere.
"Buonanotte Jeremy" mi disse sorridendo e andò verso la porta di casa sua, la ammirai finché non entrò in casa, mi girai infilandomi le mani dentro alle tasche e mi mordicchiai il labbro inferiore, sentii delle labbra posarsi su una mia guancia e così mi girai confuso.
"Engel..." Sussurrai arrossendo, lei si morse il labbro inferiore abbassando lo sguardo.
"Te lo sei meritato per la bellissima serata che mi hai fatto passare, buonanotte Jeremy e grazie per tutto. Sei stato fantastico" E detto questo se ne andò velocemente.Arrivai in auto e urlai di felicità ballando e ridendo come un pazzo.
Angolo Autrice:
EHIIIIII!
Ci ho messo un pò a scrivere questo capitolo perché volevo che si capisse tantissimo il modo di pensare di Jeremy e spero di esserci riuscita!
Cosa ne pensate di Engel?
Vi piacciono insieme?
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Estoy perdido sin ti
Teen FictionInizio Flashback: Stavo giocando a pallone con i miei due fratelli, stavo ridendo e non vedevo l'ora di vedere papà che sarebbe stato fiero di me perché stavo giocando bene. "Stella ma almeno facci giocare!" Esclamò mio fratello maggiore ridendo, gl...