Cimitero

2.2K 64 0
                                    

Era una settimana che andavamo al centro e sembrava che andasse tutto bene, anche se Ben aveva sempre paura di cascarci di nuovo.
Aveva voluto che andassi con lui al cimitero.
Diceva che avermi vicina era una cosa che lo rilassava e lo calmava.
Non avevamo parlato molto durante il viaggio.
Non perché non volessi ma era agitato e lo calmava solo un po' di buona musica e qualcuno che rimanesse in silenzio a coccolarlo ed era quello che stavo facendo per farlo sentire un po' meglio e ci stavo riuscendo.
Ben parcheggiò, si guardò intorno sospirando e così lo baciai con urgenza per fargli capire che ci fossi per lui, lui mi strinse forte a se.
Rimanemmo zitti per un po' di minuti, nei quali gli accarezzai i capelli con dolcezza e gli davo bacini a stampo facendolo sorridere.
"Vuoi che scenda con te o vuoi andare solo?" Domandai con cautela, accarezzandogli una guancia, lui fece strusciare la sua guancia contro la mia mano e così sorrisi e gli sbaciucchiai la fronte, mi alzò il volto e mi guardò negli occhi, i suoi occhi li adoravo.
"Non ne ho idea, ti giuro. Non so se voglio andare da solo o meno." Aveva gli occhi lucidi, così posai entrambe le mani sulle sue guance.
"Tesoro sono qui, okay?" Mormorai baciandolo a stampo con passione, dolcezza.
Sorrise sulle mie labbra posando la fronte sulla mia e fece strusciare il naso contro il mio.
"Forse è meglio se ci vai da solo, no?" Chiesi piano, non volevo che pensasse che non volevo andare ma se avesse voluto piangere o urlare o stare qualche minuto da solo a parlare era meglio che andasse da solo.
"Perché?" Domandò guardandomi negli occhi.
"Se vuoi stare un po' con tua sorella da solo"
Mormorai con cautela, lui mi accarezzò i capelli e alzò le spalle stringendomi più forte a se.
"Non lo so... ho paura di cadere giù"
"Non cadi giù okay? Ci sono io qui per te" ammisi e lui scosse la testa mormorando:
"Ma tu rimarrai qui in auto"
"Devi solo dirmelo tu, okay? Scendo o no?"
Chiesi baciandolo a stampo più volte.
"Si, ti prego" e mi stava pregando, la sua voce era triste, annuii, Ben era un ragazzo forte ma aveva paura, così tanta paura che doveva appigliarsi a qualcosa solo per stare calmo.
"Quando sei pronto, scendiamo" gli dissi, lui si aggiustò la camicia bianca annuendo, mi morsi il labbro inferiore e gli aggiustai i capelli.
"Sono sempre scompigliati, lo so" mi disse e così sorrisi scuotendo la testa e lo baciai a stampo, lui schiuse le labbra e così lo feci anche io e la sua lingua cercò il contatto subito con la mia, gli strinsi i capelli ansimando e lo baciai con foga mentre le nostre lingue si muovevano con violenza, con forza strusciandosi di più.
Mi staccai per mancanza di fiato e ansimai.
"Sono pronto a scendere adesso" mi disse, così sorrisi e lui scese dalla macchina, mi venne ad aprire e mi fece scendere, mi aggrappai forte a lui facendolo ridacchiare.
Mi strinse dolcemente baciandomi la fronte.
"Grazie di essere venuta con me" sussurrò con dolcezza sulle mie labbra, sorrisi.
Mi fece mettere seduta sulla sedia a rotelle.
"Sono un po' agitato" gli presi una mano e gli baciai le nocche guardandolo negli occhi.
"Sono qui con te, non vado via. Tranquillo"
Lui annuì baciandomi a stampo di nuovo e così ci avviammo verso il cimitero, c'erano poche persone.
Benjamin si fermò di scatto, deglutì e così lo guardai confusa e lui mi indicò con la testa un signore, suo padre.
"Tesoro, devi stare tranquillo." Gli dissi con dolcezza, lui mi fece alzare e mi abbracciò forte e posò le labbra sulle mie con un urgenza che mi fece perdere il cervello.
"Grazie di esistere, Stella" gli feci un sorriso molto dolce e mi mise seduta di nuovo e ci avviammo verso suo padre che stava in piedi.

Appena arrivammo, lui ci vide e ci guardò male e così presi una mano di Ben e gliela strinsi.
"Non sei il benvenuto qui" disse suo padre.
Lo guardai schifata, non era possibile che potesse dire quelle schifezze a suo figlio.
"Stai zitto. Era mia sorella e lo è ancora."
"Sei solo un drogato, figlio mio" avere un padre così schifoso era una cosa orrenda.
"E tu sei un padre di merda. L'hai fatta morire perché poteva essere migliore di te"
"È morta felice, non come te che morirai da schifoso drogato" mi stavo arrabbiando e non poco, Benjamin non sapeva cosa rispondere ma io mi ero arrabbiata e molto anche.
"Mi ascolti signor so figo solo io, a me sembra che questo sia il contrario. Benjamin è una persona intelligente e umile, al contrario di lei che vuole buttare merda su un ragazzino di diciannove anni solo per sentirsi migliore di lui. Vuole stare con sua sorella, quindi che ne dice di andare da qualche parte a piangere per l'uomo di Merda che siete diventato?" Chiesi mentre stavo cercando di non perdere la calma e non lo feci, rimasi calma fino alla fine perché non ero una persona immatura.
Suo padre mi guardò malissimo e se ne andò via, Ben sorrise guardandomi negli occhi.
"Grazie Stella" mi disse e così sorrisi alzando le spalle e lui mi tirò su e mi diede un bacio.
"Stai tranquillo. Non voglio che ti dica quelle cose orrende, perché solo io posso trattarti male, no?" Chiesi cercando di farlo ridere così roteò gli occhi divertito baciandomi a stampo.
"Non prenderci l'abitudine nel baciarmi così eh" scherzai facendolo ridere e mi mise giù.
Guardò la foto di sua sorella prendendomi una mano e me la strinse intrecciando le dita.

Estoy perdido sin tiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora