Stavo guardando un cartone animato e mio fratello Mark stava mangiando pop corn.
"Questo cartone mi piace tantissimo" Non era malissimo come cartone animato, ma non lo stavo guardando molto perché volevo che Ben mi scrivesse ma non lo aveva ancora fatto.
Non ero andata a scuola perché avevo un po' di febbre ma non era grave dato che stavo meglio e volevo solo vedere Benjamin ma lui non mi aveva nemmeno chiesto come stessi.
"È carino" risposi mangiando dei pop corn.
"Ma Jeremy dove sta?" Alzai le spalle, doveva per forza essere con i suoi amici.
"Penso sia con i suoi amici di Merda" ammisi.
"Anche con quella ragazza che gli piace tanto eh?" Chiese facendomi l'occhiolino, ridacchiai e gli tirai un pugno sul petto piano facendolo ridere.
"Spero che quella ragazza capisca che Jeremy è quello giusto e che si mettano insieme"
"Lo spero anche io, Jeremy è proprio cotto di lei" rispose alzando le spalle, annuii mangiando i pop corn.
"Non l'ho mai visto così preso per una ragazza e ne ha avute tantissime" ammisi, Mark annuì.Il mio telefono cominciò a squillare e così lo presi velocemente e Mark mi fece l'occhiolino.
Mi mordicchiai il labbro inferiore per non sorridere e lo guardai male rispondendo subito e mi trattenni dal non fare la voce felicissima perché Ben mi aveva chiamata.
"Ehi Baby" mi era mancato che mi chiamasse baby anche se non lo avrei ammesso, dato che odiavo quel nomignolo.
"Ciao Benjamin"
"Mi chiami con il nome intero eh" esclamò e così roteai gli occhi e risposi:
"Niente, sono un po' stanca "
"Ti va di vederci?" Domandò immediatamente facendomi andare in tilt il cervello.
"No, tanto vuoi stare in casa" volevo che mi portasse fuori, a mangiare qualcosa.
Volevo stare sola con lui a parlare per ore.
"No, non voglio stare in casa. Voglio portarti fuori a mangiare un gelato o qualcosa del genere. Ti va?" Sorrisi felicissima ma non volevo che pensasse che non vedevo l'ora.
Ero complicata, me ne rendevo conto.
"Non voglio nessun gelato"
"Vuoi il mio gelato?" Scoppiai a ridere felice.
"Sei uno stupido" borbottai facendo la finta offesa ma lui rise e lo sentii mettere in moto.
"Si, ma ti ho fatta ridere e mi piace molto"
"Si?" Mormorai arrossendo, mi piaceva quando faceva così, mi sentivo protetta.
"Ci vediamo allora?" Domandò, sapevo che stava sorridendo, quel sorriso strafottente che aveva sempre e volevo assolutamente vederlo.
"Si, sono già vestita" ammisi e staccai.Il campanello rimbombò in tutta la casa facendo saltare Mark sul divano così scoppiai a ridere e lui sorrise, mi prese in braccio e mi fece alzare dal divano, mi aggrappai stringendolo fortissimo e mi fece sedere sulla sedia a rotelle.
"Grazie Mark" gli dissi, lui mi sorrise.
"Stasera Mamma ci vuole a casa eh" risi annuendo e posai le mani sulle ruote e andai verso la porta, mi aggiustai la felpa nera e aprii con una mano.
Ben era davanti a me, con una rosa in mano che mi fece sorridere.
Mi soffermai sui suoi bellissimi lineamenti perfetti, il suo corpo muscoloso.
Capelli sempre scompigliati ma a tenerli un po' giù era un cappello blu della Nike con la visiera indietro.
Non lo indossava quasi mai, ma era bello.
Barbetta.
Maglione blu con le maniche alzate.
I suoi tatuaggi in bella vista, ero curiosa di sapere cosa ci fosse scritto in quel tatuaggio che vidi qualche tempo fa ma avevo paura nel chiedere.
Jeans scuri strappati.
Scarpe nere della Nike.
"Ehi baby, questa rosa è per te" me la porse, la presi mordicchiandomi le labbra.
"Benjamin smettila di chiamarmi baby" gli dissi facendolo ridere perché non lo avevo nemmeno ringraziato.
"E come vuoi che ti chiami?" Chiese, lo guardai negli occhi rispondendo:
"Con il mio nome, grazie"
"Hm vedrò cosa posso fare, bambola"
Arrossii schiarendomi la voce e sorrisi.
"Preferisco baby!" Esclamai ridendo.
Mi prese La Rosa e la posò a terra, mi prese in braccio e così mi accoccolai a lui.
Il suo profumo mi invase le narici, lo annusai sorridendo e lui scoppiò a ridere.
"Sei per caso un cagnolino?" Gli feci il verso e si incamminò verso la sua auto.
Gli accarezzai il collo con una mano, volevo che mi dicesse di togliergli quel maledetto cappello e di accarezzagli i capelli, volevo farlo con tutta me stessa.
Mi fece mettere seduta in auto, mi diede un bacio sul collo e gemetti, sorrise strafottente e andò a prendere la sedia a rotelle.
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Estoy perdido sin ti
Ficção AdolescenteInizio Flashback: Stavo giocando a pallone con i miei due fratelli, stavo ridendo e non vedevo l'ora di vedere papà che sarebbe stato fiero di me perché stavo giocando bene. "Stella ma almeno facci giocare!" Esclamò mio fratello maggiore ridendo, gl...