Pov Benjamin:
Non potevo credere a ciò che fosse successo, mi sembrava come un brutto incubo e non ne capivo il motivo della sua scelta.
Non mi capacitavo che fosse finita tra noi due, volevo solo urlare e dirle che mi mancava da fare schifo stare con lei.
Ma non potevo, dato che non andavo a scuola da una settimana perché me ne stavo chiuso in camera a piangermi addosso come un bambino a cui hanno rubato qualcosa di prezioso.
Ed era così, mi sentivo come se mi avessero tolto un pezzo di cuore e me lo avessero mangiato davanti ai miei
occhi per farmi sentire che non valessi più niente per nessuno.
Mi sentivo una nullità, mi sentivo vuoto senza di lei e volevo solo smettere di fare tutto quello a cui tenessi.
Non volevo parlare con nessuno, solo con lei, ma lei non voleva più parlare.
Era finita e non ne capivo la scelta.
Non volevo nemmeno alzarmi dal letto.Afferrai il mio telefono sospirando per via dei messaggi che mi arrivavano.
Jeremy: Ehi
Jeremy: E dai, rispondi
Jeremy: Dai, mi dispiace per ciò che sia successo tra te e mia sorella
Jeremy: BENJAMIN RISPONDIMI
Io: Stavo dormendo ...
Jeremy: Se come no, non ti chiederò se stai bene perché la risposta penso di saperla ma comunque ti chiedo di capire mia sorella.
Io: Capirla?! Ma che cazzo! Mi ha lasciato senza un motivo!
Jeremy: Lo so Benjamin e mi dispiace per questo ma sta soffrendo anche lei. Non possiamo capire ciò che prova, ma la conosco bene dato che l'ho vista crescere. Fa tanto la forte, ma si scioglie con un abbraccio. So che è forte ma so anche che ti ama e per quanto tu mi stia ancora sul cazzo, sei l'unico che vorrei per mia sorella perché la sai rendere felice.
Io: Non so cosa fare però, non vuole parlarmi.
Non risponde ai miei messaggi, mi sento così vuoto che mi fa male il cervello da tutto ciò che sto pensando di fare o non fare. Mi sento come se mi avessero mangiato dall'interno.
Jeremy: Oggi lei va al centro, prova a parlarle lì o non saprei che dirti, provaci con tutte le tue forze perché lei ha bisogno di te.
Io: Dovrei andare al centro?
Jeremy: 👍🏻
Io: 🤔
Jeremy: E muoviti perché non aspetterà per sempre, se la ami urlalo e se non la ami sono cazzi tuoi perché perderesti una donna stupenda.
Io: Grazie 💪🏻Mi aggiustai il maglione grigio e scesi dalla macchina, stava piovendo e non avevo preso nemmeno un ombrello.
Infilai le mani nelle tasche della tuta grigia e andai verso l'entrata del centro.
Vidi Helena che appena mi guardò mi sorrise venendomi, la salutai con una mano e mi avvicinai a lei che era seduta su una sedia.
"Ehi" la salutai mettendomi seduto.
Mi passò un foglio, ridacchiai prendendo il pennarello nero.
-Ehi, è da tanto che manchi-
-Eh si... ho avuto delle cose da fare..-
-Ah si?-
-No, ma era bello dire una bugia-
-La tua ragazza la vedo sempre ma non siamo molto amiche ad essere sincera. Siamo solo conoscenti-
-Tranquilla, non stiamo più insieme... mi ha lasciato ad essere sincero..-
-Ah... mi dispiace moltissimo. Eravate una coppia meravigliosa. Che è successo?-
-Non lo so nemmeno io, è successo così dal niente e senza una valida spiegazione e infatti non me ne capacito per niente-
-Si vede che ci stai soffrendo, dovresti davvero parlarne con lei e dirle ciò che davvero provi, senza giri di parole-
-Ci ho provato a parlarle ma non vuole. È come se mi avesse cancellato dalla sua vita e questo mi manda fuori di testa perché io ci tengo davvero molto-
-Provaci, credo in te. Sei un anima buona e non meriti del male-
-Grazie Helena, anche tu sei buona e non meriti nessun male- lei mi sorrise e mi prese una mano, ricambiai il sorriso e appena vidi Stella entrare mi alzai di scatto ma Helena mi guardò negli occhi e scosse la testa e scrisse suo quaderno.
-Siediti e appena è il tuo turno, ti apri- Non era una cattiva idea, quindi mi sedetti annuendo e gli occhi di Stella si incatenarono nei miei mandandomi in tilt il cuore.
Mi era mancata così tanto che se l'avessi baciata avrei cominciato a piangere come un bambino.
Samuel cominciò a far parlare la gente ma non stavo ascoltando nessuno perché i miei occhi stavano guardando solo lei.
Sapeva che la guardassi, si muoveva a disagio sulla sedia a rotelle e si passava ossessivamente la mano tra i capelli.
Toccò a me, così mi alzai velocemente dalla sedia e mi passai una mano nei capelli.
"Sono mesi che non mi drogo, ma solo perché pensavo di aver trovato la mia retta via, diciamo così. Lei era l'unica che mi tenesse davvero con i piedi per terra. Era l'unica che mi capisse davvero anche senza dirle niente.
Io la amo ma lei evidentemente non prova lo stesso per me. Sono stato una settimana a casa e ho pensato solo a lei. Non mi sono drogato ne niente ma la voglia c'era.
Ma quella voglia veniva sopraffatta da tutto ciò che sentivo per lei, il dolore causatomi era più forte e più bello da una parte della droga.
Quello che provo per lei non l'ho mai provato in vita mia e so che non la vorrei perdere per nessuna ragione al mondo perché solo con lei io sono me stesso." Avevo le lacrime agli occhi.
Il mio cuore stava battendo così forte che avevo paura che mi uscisse dal petto.
L'avevo guardata negli occhi per tutto il tempo, stava piangendo e stava singhiozzando ma appena mi provai ad avvicinare per abbracciarla lei alzò una mano e scosse la testa facendomi deglutire.
"Non ti avvicinare Benjamin, scusatemi. Devo andare, non me la sento di rimanere un secondo di più. Ci vediamo domani."'mise le mani sulle ruote della sedia a rotelle e se ne andò via lasciandomi confuso e preoccupato.
Guardai Samuel, afferrai il mio maglione e corsi da lei mettendomelo.
"Stella!" Urlai per farla fermare.
Eravamo sotto alla pioggia, le corsi incontro e la guardai negli occhi posandomi una mano sul cuore, deglutii mordicchiandomi il labbro inferiore e poi urlai incazzatissimo:
"Non puoi scappare così! Non sono un cazzo di gioco! Sto soffrendo! Non lo capisci!?"
"E cosa avrei dovuto fare Benjamin?!" Urlò a sua volta gesticolando, la guardai malissimo.
"Non lo so! Dirmi che mi ami ad esempio! Dirmi che provi le stesse cazzo di cose!"
Lei non rispose e scosse la testa distogliendo lo sguardo dai miei occhi, mi inginocchiai e le girai il volto per guardarla negli occhi.
"Dimmi che non mi ami e ti lascerò stare, ma ti prego. Io devo saperlo perché sto malissimo senza di te e non riesco a vivere."
"Smettila di fare il bambino." Scossi la testa.
"Voglio sapere solo ciò che cazzo provi per me. Non ti chiedo molto." Mormorai pianissimo.
La pioggia cadeva su di noi, sembrava di essere in uno di quei film romantici di cui tutti avrebbero voluto essere i protagonisti.
"Dimmi solo se mi ami o no, ti prego" la pregai ma lei non disse niente e appena stetti per parlare di nuovo, lei blaterò qualcosa di incomprensibile e capii solo:
"Io..."
"Tu cosa?" Le chiesi per spronarla ad andare avanti ma lei sospirò abbassando lo sguardo.
"Benjamin io non so ciò che provo per te e mi dispiace così tanto." Mi alzai velocemente da terra passandomi una mano nei capelli.
Dovevo calmarmi ma non ci riuscivo.
"NON PUOI ESSERE SERIA! COSA DIAVOLO PENSI DI ME?!" Le urlai come un pazzo uscito da qualche manicomio.
"INVECE LO SONO, QUINDI SMETTILA DI SEGUIRMI E VAI DA ALTRE RAGAZZE!" Stava piangendo, non era seria, la sua voce stava tremando da quanto fosse nervosa.
"NON VOGLIO ANDARE DA NESSUNA RAGAZZA! IO AMO TE, CAZZO!" Urlai prendendole le mani e la feci alzare velocemente, lei sussultò sgranando gli occhi.
"MA CHE CAZZO FAI IDIOTA?! MOLLAMI IMMEDIATAMENTE!"
"Stai zitta per una cazzo di volta? Mi stai rompendo i coglioni e se non la smetti giuro su Dio che ti bacio finché non perdi il controllo"
Lei deglutì guardandomi negli occhi, arrossì.
"E cosa ti ferma nel farlo?" Balbettò eccitata stringendomi le braccia, la abbracciai forte.
"L'unica che può fermarmi sei tu." Lei scosse la testa e si avventò sulle mie labbra facendomi ansimare, la baciai con foga stringendole il sedere fortissimo.
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Estoy perdido sin ti
Teen FictionInizio Flashback: Stavo giocando a pallone con i miei due fratelli, stavo ridendo e non vedevo l'ora di vedere papà che sarebbe stato fiero di me perché stavo giocando bene. "Stella ma almeno facci giocare!" Esclamò mio fratello maggiore ridendo, gl...