Broken Hearts Club

XX

"Malato di rimpianti"

Tornai a casa che mi sentivo sempre peggio. Intanto controllai l'ora sull'orologio al mio polso.

Malika sarebbe arrivata nel giro di un paio d'ore, dunque potevo cambiarmi, mettermi al calduccio e provare a riposare nella speranza di sentirmi meglio.

Prima di salire le scale però, incappai in mia madre che si accorse subito che qualcosa non andasse.

"Milo, hai gli occhi rossi e il viso pallido... che hai?" disse spiaccicandomi le sue mani in faccia.

Cercai di mantenere la pazienza.

"Nulla mamma, sto bene, sono solo un po' accaldato"

Tolsi le sue mani dalle mie guance e corsi di sopra, sperando non mi desse ulteriormente addosso.

Lanciai lo zaino contro il muro e mi spogliai velocemente.

Dopo essermi messo il pigiama mi fiondai sotto le coperte e provai a riposare.

Mi sembrava di aver chiuso gli occhi da un paio di minuti quando la suoneria del mio cellulare mi svegliò.

Mi alzai a sedere e subito mi sentii la testa pesante, sensazione che mi portò a barcollare.

Gli occhi mi lacrimavano ed iniziavo a respirare male dal naso.

Odio l'influenza.

Tuttavia, risposi alla chiamata senza neanche conoscerne il mittente.

"Pronto?"

Mi resi subito conto che il mio raffreddore poteva sentirsi benissimo dalla mia voce.

"Milo, sono Mal, sto arrivando"

Guardai l'orario.

Cristo, erano già passate due ore!

"Mal...?"

"Sì scemo, te ne sarai mica dimenticato?"

"No Mal, certo che no. Ti aspetto."

Feci per attaccare, ma Malika ripeté il mio nome.

"Milo aspetta!"

"Che c'è?"

"Stai bene...? Beh, la tua voce è..."

"Sto... sto..."

Uno starnuto potente mi fece allontanare dal cellulare.
Lo rimisi con cautela vicino al mio orecchio.

"...bene, sto bene"

"..."

"Mal?"

"Tu stai male. Possiamo studiare un'altra volta se vuoi. Il test è la settimana prossima"

Per un istante presi in considerazione l'ipotesi di ritornare a dormire e rimandare il nostro incontro, ma la accantonai subito.

Volevo vederla.

Mi piaceva stare in sua compagnia.