XXV

38 6 0
                                    

"Parlale!"

Okay.

Mi stavo preparando per andare ad una festa di qualcuno che non avevo mai visto, non sapendo chi sarebbe venuto e tantomeno conoscendone il motivo.

Molto maturo da parte mia, mi duole ammetterlo.

Vincent sapeva essere davvero persuasivo, al punto che stavo obbedendo ad ogni suo ordine come una marionetta, senza sapere perché.

Avevo telefonato speranzoso a Tyler, sperando che avrebbe partecipato, ma purtroppo non sarà così, a causa di un suo impegno.

Fantastico.

Mi spruzzai un po' di profumo e mi feci coraggio.

Scesi le scale di casa mia e avvisai mia madre che sarei uscito.

Dopo il suo veloce interrogatorio, la convinsi affinché mi desse le chiavi della sua macchina.

Una volta montato sul pick-up misi in moto il veicolo e piazzai il navigatore sul cellulare con l'indirizzo scritto sul volantino.

Tralasciando il fatto che impiegai il doppio del tempo per giungere a destinazione dato che il navigatore mi fece attraversare prima una stradina desolata e poi un'altra con delle mucche che bloccavano il passaggio, quando arrivai la festa era iniziata già da un'oretta.

La casa del tipo che aveva organizzato il party era bella grossa, e vidi subito gente ormai ubriaca sul porticato.

La porta d'ingresso era aperta, dunque decisi di entrare senza troppi convenevoli.

Non appena misi piede del salone sentii "Last Hurrah" di Bebe Rexha a tutto volume e vidi persone che si scatenavano a ritmo della canzone.

Mi diressi verso il centro della stanza pensando che da lì sarei riuscito ad avere uno sguardo più ampio della situazione, in modo da localizzare in fretta i miei amici.

Purtroppo, sfigato come sono, vi trovai Malika e Brent che limonavano pesantemente sul divano. Intuii che fossero poco sobri.

Mi spostai verso la cucina, dove trovai  Vincent, da solo appoggiato contro un muro.

Cercai di nascondermi girando la faccia, non so per quale apparente motivo, ma sorprendentemente mi riconobbe subito.

"Erikson! Sei venuto alla fine!" disse venendomi incontro.

"Senti, io l'ho detto anche agli altri, poi-" gli risposi mettendo le mani avanti.

"Tranquillo, hey, tranquillo, sono tutti qui!" fece aprendo le braccia.

"Che...? Sono... sono appena arrivato"

"Cole è in giro"

"È solo?" domandai.

Il suo sguardo si fece cupo, quasi maligno.

"Con un altro ragazzo..." mi rispose.

Io annuii, poi lo salutai e mi allontanai velocemente.

Non volevo essere il primo su cui sfogarsi che gli capitava a tiro in caso fosse di cattivo umore.

Non conoscendo la struttura, decisi di fermarmi in salotto, dunque presi una birra.

Gli occhi mi caddero inevitabilmente e nuovamente sulla nuova coppia.

Molto probabilmente Malika non si era neanche minimamente accorta del mio arrivo, né tantomeno della mia presenza.

Mi mancava sempre di più il nostro rapporto, mi mancava stare con lei, parlarle, passare del tempo insieme.

Avrei dovuto fare qualcosa, e lo avrei fatto.

Broken Hearts ClubDove le storie prendono vita. Scoprilo ora