XXVIII

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"Chiacchierate da Maya's"

Nei giorni che seguirono provai più volte a fissare un incontro per vederla, ma ogni volta sembrava aver da fare.

Dubitai della veridicità dei suoi impegni.

Era un po' che non si presentava neanche al negozio dove lavoravo.

Era tutto così strano...

Intanto i miei compagni di francese non parlavano d'altro che dell'imminente gita alla galleria d'arte.

Il giorno prima della partenza, le amiche di Malika mi chiesero di vederci al Maya's.

Ovviamente accettai. Non si rifiuta mai un buon frappé.

Mi presentai in anticipo, o forse erano loro in ritardo, comunque sia mi toccò aspettare almeno un quarto d'ora.

"Non ci hai aspettato per ordinare?" disse Clare quando arrivarono, vedendomi sorseggiare la mia bevanda.

"Vi ho aspettato per quindici minuti..."

Cam si sedette alzando gli occhi al cielo.

"Allora? Ci sono novità?" tagliò corto.

"Le ho parlato. Credo mi abbia perdonato, ma le ho chiesto più volte di uscire e declina sempre per via di qualche impegno"

"Sì Milo, intendevo, le hai parlato di noi?"

"Oh, scusa..."

Dovevo immaginare che non gliene potesse fregare di meno della situazione tra me e Malika.

"Sì, vi ho nominate mentre parlavamo, e lei ha balbettato qualcosa sul fatto che adesso c'è Brent e ha meno tempo per vederv-"

"QUESTA COSA NON HA SENSO!" sbottó Clare facendo girare tutta la clientela nella sua direzione.

Io la guardai con fare interrogativo.

"Anche io sono fidanzata! E da più tempo di lei! Ma non per questo non ho tempo per le mie migliori amiche!" si spiegó.

"Ha dato buca anche a te, dicevi?" mi chiese Cam.

"Sì" risposi, "e non solo una volta"

"È come se quel tipo le chiudesse ogni tipo di contatto. È malsano!" intervenne Clarity portandosi le mani tra i capelli.

"Cam, e se... e se non volesse più stare con noi?" continuó la bionda.

"Ma no Clare, non sarebbe da Malika" la rassicurai.

Certo, ma sapevamo com'era davvero fatta Malika?

Clarity appoggiò il mento sul tavolo. "Mi manca la nostra migliore amica..."

"Anche a me" sospiró Cam dandole qualche pacca sulla spalla.

Odiavo vedere le persone così tristi.

"Ragazze, domani andremo in gita insieme e il suo fidanzato non ci sarà. So che una giornata è poco, ma cercherò di far qualcosa, ve lo prometto"

Forse era poco consigliabile promettere in quel frangente, ma volevo far qualcosa per tirarle su di morale.

Ci avrei provato davvero.

Avrei provato a risvegliare la vecchia Malika.

Pagato il conto che mi venne offerto dalle due ragazze, uscii dalla bakery e mi incamminai verso casa con le cuffie nelle orecchie.

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