XXIV

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"Ritorni poco graditi"

Guardai per la millesima volta l'orologio appeso in classe.

Nonostante fossi a lezione di letteratura, era pur sempre l'ultima ora, ed io mi sentivo così stanco che contavo i minuti per tornare a casa.

Il professore stava spiegando Ariosto, in particolare l'Orlando Furioso.

"Zerbino è il principe ereditario di Scozia, simbolo del perfetto cavaliere, e come tale viene risparmiato dall'ironia con cui il poeta pervade gran parte dei suoi versi. Si innamora di Isabella..."

Zerbino? Ma è un nome da dare a un principe?

"...la rapisce e..."

A quanto pare però è Isabella che gli fa da zerbino.

Risi internamente.

Era proprio un nome infame da dare ad un figlio, dai.

"Parliamo del canto 23, uno dei più importanti dell'opera. In questo canto Orlando scopre dell'amore tra Angelica, sua amata, e Medoro, in quanto vede i loro nomi intrecciati incisi su un albero. È qui che Orlando impazzisce" disse il mio prof. gesticolando, cercando di mantenere la nostra attenzione.

"Inizialmente stenta a crederci, ma poi la testimonianza di un pastore lo fa ricredere. È fuori di sé, urla, grida, prova dolore, si strappa l'armatura di dosso finché esausto si lascia cadere per terra senza mangiare e bere per 3 giorni. Poi inizia la sua furia distruttrice..."

Povero Orlando, come dargli torto.

Lo capisco, anche a me era sembrato di impazzire quando ho saputo di Malika...

Scossi la testa. Non dovevo pensarci. Ero in classe, dovevo essere concentrato.

"Allora, Milo?" chiese il mio professore richiamandomi all'attenzione.

Ecco, appunto. Qual era la domanda?

"Può ripetere...?"

"Che ne pensi?" disse. "Secondo te la pazzia di Orlando è motivata?"

"Beh..." mi misi a pensare. "Angelica è la donna che ama, a cui è profondamente devoto. Dal nulla scopre che lei ha qualcun altro, e giunge nei luoghi in cui i due hanno consumato il proprio amore. Anche io ne sarei stato devastato..."

Riflettei ancora.

"E poi" continuai con foga, "anche Angelica... avrebbe potuto scegliere almeno qualcuno alla sua altezza, non un semplice fante dal bell'aspetto. Orlando la credeva diversa, invece si è rivelata superficiale e frivola. Si sarà sentito deluso, invidioso. Cosa mancava a lui? Perché proprio Medoro? Orlando si è sentito non solo geloso del loro amore, ma anche preso in giro da Angelica, che il giorno prima sembrava fargli gli occhi dolci e il giorno dopo sta con Medoro. Quindi sì, professore, la pazzia di Orlando è del tutto giustificata" mi fermai affannato.

Il signor Phillips mi guardò tra lo sconcertato ed il sorpreso.

"Wow, Milo, sembri averla presa a cuore la questione di Orlando" fece notare.

Mi sentii ridicolo. L'avevo presa troppo sul personale senza volerlo.

"Mi scusi signor Phillips" dissi abbassando la testa imbarazzato.

"No, no, non scusarti. La letteratura serve per far fuoriuscire le nostre emozioni ed i nostri pensieri più intrinseci"

Annuii. Ecco uno dei motivi per cui il mio prof. di letteratura è il migliore.

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