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"The End"

Ieri era l'ultimo giorno di scuola.

È passato solo un anno? Sembra una vita intera...

Sono stati mesi intensi, pieni di emozioni, cambiamenti, rivoluzioni e stravolgimenti.

Oggi io e Malika siamo al Minneapolis Institute of Art.

Ho usato la scusa che volevo rivedere Monet perché mi era piaciuto tanto, ma in realtà volevo approfittare della giornata liberaper portarla nel luogo in cui ho realizzato di amarla.

"Guarda le campiture in questo quadro, l'artista deve aver scelto questa palette di colori perché-"

Malika mi stava spiegando tutto ciò che riusciva a dirmi di ogni quadro, ed io ascoltavo interessato.

I nostri discorsi mi ricordavano puntualmente che prima di avere un'attrazione fisica nei suoi confronti, c'era quella intellettuale.

Amerei Malika anche se non avesse un corpo.

Amerei Malika anche se fosse spirito.

Amerei Malika anche se fosse una figura eterea.

Amerei Malika anche se avesse le sembianze di un cervello parlante e nulla più.

Mentre parla animata dal suo amore per l'arte, la guardo pensando di essere un ragazzo fortunato.

Malika potrebbe avere i suoi difetti, come io ho i miei, ma è tutto ciò che voglio da una persona che stia al mio fianco. Trovo che ci completiamo avvicendevolmente e perfettamente.

Lei un fiume in piena, io calmo come una mattina di primavera.

Lei è il vento che ti scompiglia i capelli, io sono quella brezza leggera che non ti fa morire di caldo quando prendi il sole.

Lei è la canzone che ti fa ballare, io un buon libro letto davanti al caminetto.

"Ed eccolo qui il tuo Monet" mi fa risvegliandomi dai miei pensieri, poggiandosi i pugni sui fianchi.

"Ti ricordi in gita?" le chiedo.

Lei mi guarda impertinente.

"Certo che mi ricordo, quando siamo scappati dalla guida" dice ridendo. "Pensavo te lo fossi dimenticato"

"Come potrei" dico prendendole una mano.

La galleria d'arte è quasi deserta. Il quadro di Monet è uno spettacolo di fronte a noi, solo per noi.

"Sono belle come la prima volta che le ho viste"

"Le ninfee dici? Sono splendide" concorda con me.

"Sai, è stato precisamente in questo punto che ho capito di aver completamente perso la testa per te" le confesso.

"Davvero?" si gira verso di me.

Non riesco a leggere bene la sua espressione.

Io annuisco.

"Siamo un po' Romeo e Giulietta se ci pensi" le dico dopo un attimo di silenzio.

"Immatura, incosciente, egoista... odio Giulietta, la loro non è neanche una storia d'amore! È una relazione di tre giorni tra una quattordicenne e un diciassettenne che ha causato sei morti. Insomma, semmai sono la tua Jane Eyre"

"E va bene Jane, sarò il tuo signor Rochester se lo vorrai"

Le sorrido.

Dio, è così bella.

"Che domande sono, certo che lo voglio!"

Ridiamo insieme per poi scambiarci un casto bacio a stampo con le ninfee di Monet che ci fanno da sfondo.

Tante cose sono cambiate in un anno, ho pianto, ho riso, ho amato, ho amato fino a farmi mancare il respiro.

Anche Malika è cambiata, è più sicura, più coscienziosa, più riflessiva, meno impulsiva, più matura.

Scoprendo lei ho riscoperto me stesso, un nuovo me.

La amo come Klimt amava l'oro.

La amo come Lady Marion amava Robin Hood.

La amo come John Lennon amava Yoko Ono.

La amo come Degas amava le ballerine.

La amo come Rodin amava la scultura.

La amo come Paolo amava Francesca.

La amo come Calliope amava il canto.

La amo come Milo ama Malika.

Né più, né meno.

Malika e la sua arte.

Malika e il suo senso dell'umorismo.

Malika e il suo sorriso.

Malika e l'espressione che fa quando dico una cazzata.

Malika e i suoi capelli sempre diversi.

Malika e i suoi occhi profondi.

Malika e il suo animo gentile.

Malika e lo sguardo che mi lancia quando vuole parlarmi senza aprir bocca.

Malika e le sue labbra.

Malika e la sua voce instancabile.

Malika e la sua forza.

Malika e il suono così musicale delle sue parole in indù.

Semplicemente Malika.

Tante cose sono cambiate in un anno,  ma dopotutto lei rimarrà sempre la ragazza che finisce di leggere i libri prima di me.









✖➕✖➕✖〰️

Ebbene sì, questo era l'ultimo capitolo.

La storia si conclude qui.

Scriverla è stato per me terapeutico e un modo per distrarmi e svagarmi.

Come per i protagonisti, anche io avevo iniziato a scrivere questo libro circa un anno fa ed è proprio vero, quante sono le cose che possono cambiare in un anno...

Ad ogni modo pero sia stata una lettura piacevole, io vi invito a leggere anche "Am I gonna lose you", l'altro libro che ho scritto qui su Wattpad.

Commentate se vi va, mi fa piacere leggere i vostri pensieri.

Al prossimo libro 🌑🙋🏼‍♀️

Broken Hearts ClubDove le storie prendono vita. Scoprilo ora