LEI MI ODIA

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La seguo spaesata fino alla cucina, dove vedo Greg appoggiato al davanzale e Carney seduto al tavolo che mangia una mela.

La sua espressione si indurisce quando mi vede, non posso fare a meno di chiedermi che cosa abbia combinato.

Mi siedo accanto a Elys e abbasso lo sguardo sugli stivaletti neri, mi mordo la parte interna della guancia, faccio così quando sono in ansia, poi sento una voce stranamente tranquilla: "Ignis", mi chiama Elys "dobbiamo discutere di alcune cose."
"Va bene."

"Sembra che le voci girino in fretta in città, sapete?"
"Che vuoi dire?"
"Diciamo solo che ultimamente si è parlato parecchio della vostra vera natura. Bè, come dire, in una città di demoni, per molti venire a sapere che ci sono due Impuri nephilim in città non è il massimo delle notizie."

"Non ci vogliono?"
"Certo che non vi vogliono, siete come gli alleati degli angeli, potreste essere delle spie, se Lucifero lo viene a sapere vi darà la caccia e non si farà problemi ad uccidervi."
"Quindi..."

"Quindi siete in pericolo. Dovete nascondervi, non vi devono trovare."

"Dobbiamo restare in questo buco fino alla fine del mese?!"

"Potrete uscire, ma le precauzioni da prendere sono tante."

"Ovvero?"

"Tu, Ignis, non puoi avere i capelli rossi, sei troppo riconoscibile."

"Non mi tingerò i capelli!"
"Non dovrai tingerli. Ci sono delle pillole che cambiano il colore dei capelli parzialmente, ti diventeranno come i miei, poi dobbiamo mettere le lentine a contatto e le lentiggini devono sparire."

"Ma..."

"Niente ma, rossa. Se vuoi uscire devi fare come ti dico io, altrimenti resti qua."

"Greg anche i tuoi occhi verdognoli vanno eliminati, lentine anche per te. Potrebbero già avervi individuati da tempo."

Io e Greg ci guardiamo, il mio sguardo si fa più preoccupato, sento i brividi percorrermi la spina dorsale.

Vedo già di fronte a me Lucifero, tutti i demoni, sembra che Greg venga contagiato da questo timore.

"Che dovremo fare, quindi?" faccio io osando parlare.

"Da oggi dormirete nel seminterrato, sul divano, quando dovrete uscire penseremo noi a sistemarvi."

"Ci danno la caccia?'

"Forse non lo fanno ancora, ma non perderanno tempo a cercarvi."

"Faccio bene ad avere paura?", diciamo che la domanda era più formulata nella mia testa, ma ho pensato ad alta voce.

"Sì, diciamo che fai abbastanza bene. Comunque ora si è fatto tardi, se volete cenare voi due potete farlo, Ignis a pranzo non hai mangiato niente. Vedi di cenare così dopo andiamo nel seminterrato", vedo Greg che annuisce poco convinto.

Carney prende uno scatolone di pizza e ce lo porge.

"Qua c'è della pizza avanzata ieri, mangiate quella che volete, se avete ancora fame chiamatemi."

Io e Greg rimaniamo da soli, prendo un trancio di pizza e lo porto alla bocca ma tenendo lo sguardo basso.

Non ho voglia di vedere nessuno, voglio solo pensare un po' da sola, mi sento confusa.

Finisco di mangiare presto, nessuno di noi spiccica parola per tutta la cena, alla fine mi alzo e torno in camera mia.

Mi metto a letto ancora vestita, lasciandomi avvolgere dalla paura. Mi uccideranno se mi trovano.

Questo è l'unico pensiero che riesco a realizzare, spero che questo mese trascorra in fretta, che gli angeli vengano a prendermi e che mi portino con loro.

Voglio andare via da qui. Mi giro e mi rigiro in continuazione e alla fine il sonno mi porta via con sé. Un Royce afflitto popola i miei sogni.

"Ehi Royce, come va?", gli chiedo con voce incerta, lui non risponde.

"R-Royce?", lo chiamo di nuovo.

Stavolta lui alza la testa e lo vedo come mai prima: ha gli occhi arrossati, due occhiaie profonde che contornano la parte bassa dei suoi occhi.

Riesco poi a scorgere due lacrime che gli rigano il viso.

"Royce che hai?" questa volta la mia voce è triste, non capisco cos'ha, vorrei solo poterlo aiutare.

"Lei mi odia", sussurra piano lui.

"Chi ti odia?" non osa posare il suo sguardo sul mio.

Mi porge la mano e senza pensarci l'afferro, come la prima volta, come nel primo sogno.

Poi si alza e inizia a camminare senza lasciare la mia mano.

"Dove andiamo?" gli domando più impaurita.

"Non importa." continuiamo a camminare, l'attesa sembra infinita. Dal seminterrato arriviamo in camera mia, lì ci sono Hale e.... e.... e io.

Non posso essere io, eppure mi somiglia tanto, è identica. Stanno litigando ma non sembrano vedere né me né Royce.

"DOVEVI DIRMELO!" Urla l'altra Ignis.
"Lo so", Hale è afflitto.
"Perché non lo hai fatto?"

"Io... non volevo spaventarti, è troppo presto per te per entrare in questo mondo"

"No che non lo è", l'altra me sta piangendo, ha la voce strozzata "Non voglio vederti più", dice lei infine, buttando fuori le ultime parole con odio.

Sento la mano stringermi, non mi volto subito verso Royce, voglio vedere ancora cosa sta succedendo.

"Lei mi odia", dice di nuovo Royce continuando a stringermi la mano, mi volto e poso il mio sguardo sul suo viso ma non è lui... è Hale.

Parla di me, io lo odio, così dice lui. La scena diventa fumo e io mi sveglio.

Ringrazio infinitamente JJ_FONDEURper il servizio di beta reading

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Ringrazio infinitamente JJ_FONDEUR
per il servizio di beta reading. Vi consiglio di andare a dare un'occhiata a tutte le sue opere.
A presto❤️

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