"Ignis!" Mi chiama una voce acuta.
"Alzati!" Mi scuote il braccio e un lamento di disapprovazione abbandona la mia bocca."Dobbiamo andare in missione. Sbrigati!" Non appena sento la parola missione spalanco gli occhi e mi ritrovo davanti la faccia preoccupata di Julie.
Dobbiamo salvare Elys. Mi metto seduta e slego la coda, per poi ricominciare subito a rifarla.
"Ferma!" Mi blocca Julie iniziando ad alzarsi.
"Gli altri stanno ancora dormendo, prima di partire devo prepararti." Detto questo tende una mano che non esito ad afferrare e si addentra ancora di più nel bosco."Da quanto non ti lavi?" Che c'entra adesso? Esito prima di rispondere, ma la sua dura espressione mi incita a parlare: "Due giorni."
"Va bene, puoi ancora stare. Adesso ti piastro i capelli, poi ti presterò dei vestiti che dovrai indossare e ti darò alcune direttive prima di partire."
"Perché devi piastrarmi i capelli? E poi io non ho piastre."
"Ho i miei piccoli trucchetti, non preoccuparti per questo. I capelli devono essere perfettamente lisci e piastrati per evitare che si impiglino nei rami, soprattutto se li hai così lunghi. Dopo la missione non torneremo qua e la zona del bosco in cui andremo ha una vegetazione molto bassa, c'è il rischio che i capelli si annodino tra rami e rovi e l'unica cosa che non possiamo permetterci è perdere tempo."Non appena finisce di spiegarmi il tutto mi fa sedere su un masso e comincia ad armeggiare coi miei capelli. Prende dalla tasca una spazzola e la passa sulla mia chioma rossiccia.
"Come sarà la missione?" Le chiedo in preda all'ansia.
"Paura, Ignis?"
"Un po" ammetto mentre faccio piccole smorfie di dolore.
"Sarà pericoloso. Probabilmente dovrai combattere, ma ricordati semplicemente che lo stai facendo per Elys. Solo pochi conoscono il sapore della vittoria e a te basta avere accanto lei, sarà più semplice. Anche se una di voi due non se la caverà tu la vedrai per un'ultima volta.""Come fai a esserne sicura?"
"Entrare non è difficile. Il problema si pone quando si scappa.""Qual è il mio compito?"
"Stai pronta con la balestra, distribuiremo tra poco i ruoli." Sento il calore tra i capelli e provo subito a girarmi, cercando di capire di cosa si tratti."Tranquilla, sono solo le mie dita." Mi dice mantenendo un tono gelido.
Faccio scivolare la ciocca dalle sue dita e mi giro di nuovo, guardandola stranita.
"Posso surriscaldarmi senza procurarmi nessun tipo di ustione." Mi spiega girando la mia testa con una mano e riprende immediatamente il suo lavoro."E fa male?" Le chiedo girandomi per la terza volta. La vedo sbuffare e alzare gli occhi al cielo poi mi dice con voce evidentemente infastidita: "Hai intenzione di rivedere Elys o no?!"
"Certo!" Dico con fare ovvio.
"E allora permettimi di piastrarti questi capelli e non farmi l'interrogatorio."
"Come se lo facessi apposta..." borbotto tra me e me, cominciando a far tremare la gamba sistematicamente, quasi senza accorgermene.Dopo venti minuti infiniti comincia a raccoglierli in una coda alta e li lega, subito dopo li pettina tutti insieme e mi si piazza davanti.
"I capelli vanno bene. Ora ti do dei vestiti antiproiettile, vediamo di mantenerti in vita in questa missione, nonostante il tuo insistente masochismo."
"Ho i miei motivi." Mi difendo.
"Si fa per dire." Dice in pronta risposta, evitando di parlarmi ancora. Si allontana subito da me e torna dall'accampamento con degli indumenti e uno zaino. Me li porge e io li afferro senza nemmeno ringraziarla, semplicemente mi limito ad allontanarmi da lei per potermi cambiare.Questa volta mi ritrovo ad indossare una tuta nera intera che mi ricopre dai piedi fino al collo. Sopra questa metto un giubbotto imbottito, dei leggins e degli scarponcini, ovviamente tutto nero.
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LE CITTÀ NEMICHE
Fantasy[COMPLETA] Fuggire. È sempre stata una fuga la sua vita, quindici anni di problemi mai affrontati. Ma lei stessa sa che è arrivato il momento di affrontare la situazione. Uno solo. Un singolo avvenimento che la costringerà a mettersi in gioco. Un...