IL RICEVIMENTO

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È da tre giorni che la mia vita è sempre la stessa. Ormai passo la maggior parte del tempo in camera a leggere quel grande libro e lui non mi calcola minimamente.

È tutto così noioso e, se deve farmi passare in questo modo le prossime due settimane può anche uccidermi adesso.

"IGNIS, VIENI IN CUCINA!" Grida lui. Chiudo il libro facendo sbattere tra loro le pagine che ho letto e quelle rimanenti con forza e, seccata, lo raggiungo in cucina per sapere cosa vuole.

No appena arrivo mi blocco. Con mia grande sorpresa vedo una smorfia dipingersi sul suo pallido viso. È un ghigno.

"Ci sono novità?" Domando pur conoscendo già la risposta.
"Siediti, dolcezza."
"Ci sono novità?" Ripeto sperando che mi risponda.

"Niente di nuovo. Volevo solo spiegarti come dovrai comportarti questa sera." Dice con assoluta strafottenza. Già, perché stasera c'è quel famoso ricevimento.

"Ci saranno le persone più importanti della città dei demoni e tu sei la nuova; quindi sii educata, stai sempre al loro gioco e stai attaccata a me. Guai se rivolgi la parola a uno degli invitati per dire altre cose luce non siano: grazie, buonasera, prego, sì e no. Capito?"

"Non posso nemmeno presentarmi?!"
"A quello penserò io. Hai capito, quindi?"
"Sì, mamma."

"È una cosa seria. Potrebbe saltare tutto il mio piano se tu non rispettassi le regole."
"Non mi importa del piano. Sto solo cercando di rimanere in vita."

"Allora mettiamola così: potrebbe finire tutta la tua vita se tu non rispettassi le regole. Che ne pensi?" Resto in silenzio evitando di guardarlo, concentrandomi sul suo completo nero e grigio.

"Indosserai questo stasera?""Sì

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"Indosserai questo stasera?"
"Sì. La sarta sta solo aggiustando le maniche, le vorrei più strette."
"Perché non fai qualche magia per aggiustarle?"

"Non si tratta di magia. E comunque il lavoro artigianale viene sempre meglio." Mi siedo a capotavola cercando di sistemare il vestito verde scuro.

"Io cosa devo indossare?"
"La ragazza che ti truccherà e ti sistemerà i capelli sta scegliendo un vestito per stasera. Dovrai fare esattamente quello che ti dirà di fare. Sarai la protagonista della serata."
"Che cosa?!"

"Diciamo che il piano gira attorno a te e a questo ricevimento, quindi devi essere impeccabile."

A questo punto mi alzo e me ne vado sbattendo la porta di camera mia in modo tale da farmi sentire da lui. Mi rifiuto persino di mangiare e resto nel mio rifugio sicuro a studiare quel benedetto libro.

Spero di capire qualcosa in più sui demoni e, di conseguenza, sul suo piano. Passo tutto il pomeriggio con gli occhi puntati sulle pagine ormai ingiallite del cimelio prezioso che Lucifero mi ha permesso di leggere.

Ho scoperto cose assurde e per ogni informazione utile che leggo prendo carta e penna, entrambe rigorosamente rubate dalla cucina, e comincio a segnarmi tutto: che si tratti di disegni o pagine intere.

LE CITTÀ NEMICHEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora