Non appena mi rendo conto del fatto che non c'è più nessuno mi alzo e vado in camera a mettermi qualcosa di più comodo.
Nell'armadio trovo un felpone blu scuro e dei leggins grigi. Mi affretto a indossare il tutto e sciolgo lo chignon per poi raccogliere i capelli nella solita coda alta.
Credevo che sarebbe venuta Elys ad aiutarmi con i capelli, di solito se ne occupa lei.
Ho voglia di parlarle. Ultimamente abbiamo stretto molto i rapporti e mi rendo conto che a parte Marg, Namy, Greg ed Hale non avevo nessuno.
Forse ora non ho più Hale, Greg si starà divertendo con altri demoni, Namy non si ricorda più di me, Marg è in un'altra città e non ho nemmeno la certezza del fatto che sia viva, ma ho Royce ed Elys.
Al pensiero di non avere più con me le persone a cui ho sempre voluto bene mi sento come se fossi vuota.
Mi rimangono solo Royce ed Elys, solamente loro. Solo ora capisco cosa voglia dire avere qualcuno che sopporta e supporta tutti i tuoi problemi, tutte le tue pazzie.
Che sopporta e supporta te. Mi è stata accanto ogni volta che ne avevo bisogno.
Le voglio bene, di questo sono sicura.
Mi decido ad andarla a cercare, le dirò che, quando mi trasferirò nella città degli angeli, quando non ci vedremo più, quando ci separeremo, penserò continuamente a quello che ha fatto per me.Le prometterò che andrò a trovarla. Le dirò che è speciale, unica, come nessun altro.
Vado nella sua stanza e vedo che sta parlando con una ragazza: una demone. So che non dovrei, ma la tentazione di origliare è troppo forte
"Era tutto così diverso lassù"
"Lo so, Lauren, lo so"
"Perché hai scelto questo posto?!
Perché hai lasciato me?!""Non mi sentivo accettata lì, non avevo nessuno. Io amavo Carney e lui era già andato via"
"Avevi me, Elys. Avevi me e non ti sei accontentata. Ora guarda dove ti ritrovi, con che ibridi ti ritrovi"
"Anche noi siamo come loro, non scordarlo. Comunque tu potevi scegliere: non dovevi per forza seguirmi fin qua, ma lo hai fatto"
"Perché ti voglio bene. Ma tu...Tu... Mi hai rimpiazzata. Meglio la rossa, non è vero?!"
"Non parlare così di lei" la ragazza è in lacrime mentre Elys è serissima, con voce sicura ma pacata
"Oh scusami tanto, la prossima volta la chiamerò maestà"
"Per favore, Lauren. Ho una riunione importante fra dieci minuti, possiamo parlarne dopo?"
"Va bene, me ne vado. Ma stavolta è per sempre"
"No. Cosa vuoi? Che sbatta Ignis fuori di casa solo per te? Solo perché tu non riesci ad accettare il fatto che io ho un'altra amica?""Vorrei solo che non ti comportassi come se fossi la sua amichetta del cuore"
"Ma io lo sono""Bene. Allora tolgo il disturbo. Tu mi volevi bene una volta, sai? Ora c'è solo lei. Va bene, hai fatto la tua scelta. Ho già capito di non essere abbastanza per te. Me ne andrò il prima possibile, ti scorderai presto di me, non ti preoccupare. Fra poco non sarò più un peso"
"Aspetta, Lauren" la tipa si ferma, con la testa bassa, i pugni stretti tanto da far diventare le nocche bianche
"Cosa c'è ancora? Devo mandare una lettera di scuse alla tua amichetta rossa?"
"Non mi lasciare. Ho solo te"
"Non è vero. Hai quella""Allora voglio la tua amicizia. Hai ragione: avrei dovuto fidarmi meno di lei, la conosco da troppo poco. Non posso rimpiazzarti così. Hai ragione su tutto. Mi dispiace. Sono diventata una persona diversa stando a contatto con lei. Ora voglio rimediare"
La ragazza non dice più niente. Va solo verso di lei, mantenendo la testa bassa, e la abbraccia.
Elys ricambia subito stringendola più forte. Sento una lacrima scendermi lungo la guancia, inumidendola, imperlandola.
È come se mi fosse caduto il mondo addosso. Sembrava volermi bene, ma non ero niente.
Non sono niente. Mai lo sono stata e mai lo sarò. Uno strano senso di rabbia e di gelosia si impossessa di me, portandomi solo a piangere di più, cominciando a singhiozzare.
Me ne vado in camera prima che qualcuno possa sentirmi, fingendo che tutto vada bene, trattenendo le lacrime, i singhiozzi, la voglia di urlare.
Scorgo Royce che cammina parallelo a me e, quando gli arrivo praticamente accanto, vado più veloce, sfuggendo alla sua stretta e alla sua voce preoccupata.
"Ignis, che hai?" Cerca di afferrarmi di nuovo la mano ma mi scanso
Vado solo in camera mia, chiudo la porta a chiave, mi metto sul letto portando la testa alle ginocchia e chiudendo le braccia intorno a esse.
Sento qualcuno bussare alla porta con forza, ma non alzo minimamente la testa.
"Apri, Ignis!" urla Royce continuando a bussare
"Vattene!" gli urlo in risposta con voce strozzata"Che è successo?"
"Ho detto che devi andartene!" grido continuando a piangere
"Parliamone, dai!""Ti prego, no! Voglio... Ho solo bisogno di stare sola. Per favore, vattene!"
"Non posso andarmene se tu piangi. Non ti lascerò da sola""Ti prego, Royce, ti prego. Ti prometto che quando mi riprenderò verrò a parlarti, ma ora ho bisogno di essere lasciata sola".
"Ho... Ho fatto qualcosa?"
"No, non è colpa tua. Ma devi lasciarmi stare, non voglio che qualcuno stia con me mentre piango"V-va bene, allora. Me ne vado" mi dice con voce flebile
"Mi dispiace!" gli urlo sapendo che è ancora dietro la porta.Ma lui non risponde. Sono sola, adesso. Sono sola proprio come ho chiesto, ma sento di aver disperatamente bisogno di qualcuno.
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LE CITTÀ NEMICHE
Fantasy[COMPLETA] Fuggire. È sempre stata una fuga la sua vita, quindici anni di problemi mai affrontati. Ma lei stessa sa che è arrivato il momento di affrontare la situazione. Uno solo. Un singolo avvenimento che la costringerà a mettersi in gioco. Un...