IL PIANO

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Dopo quelle parole mi paralizzo e lui sembra notarlo, dato il sorrisetto soddisfatto. Mi accarezza il mento come l'altra volta e mi scosto di fretta dalla sua presa.

"In fondo a destra c'è la tua camera. Mettiti qualcosa d'altro, vestita così sembri uscita da una battaglia. Trovi tutto nell'armadio."

Mi guarda sprezzante. Io faccio come mi dice e non appena entro in camera capisco che per lui non devo essere una semplice prigioniera. Ha un piano.

Una camera del genere non la riserverebbe a ogni persona che gli capita di tenere in prigionia.

Una camera del genere non la riserverebbe a ogni persona che gli capita di tenere in prigionia

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Poi apro l'armadio e resto lì a fissarlo. No perché non so cosa mettermi, ma perchè non voglio tornare lì, da lui.

Non voglio tornare all'inferno. Sto bene qui in silenzio. Nel vuoto. Nel nero. Nel nulla. Dopo l'ennesimo respiro profondo prendo un vestito nero, il più semplice che riesco a trovare, e lo indosso.

Non ci sono pantaloni, nè magliette, solo vestiti, e anche troppo eleganti.

Mi metto sul letto e continuo a respirare intensamente, nonostante mi venga difficile

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Mi metto sul letto e continuo a respirare intensamente, nonostante mi venga difficile. Non riesco a prendere abbastanza aria e faccio fatica anche a buttarla via.

Mi distendo e provo a mantenere la calma, anche se sono convinta che fra pochi minuti scoppierò in lacrime.

Invece non succede. Non piango. Non ne sento il bisogno.
A dire il vero non sento niente. Anzi, qualcosa la sento: stanno bussando alla porta.

"Sbrigati, dolcezza, ti aspetto nella stanza lettura. Devo parlarti di alcune cose!"

Urla Lucifero da fuori. Io non gli rispondo e solo quando lo sento andare via mi alzo dal materasso un po' troppo duro, attraverso tutto il corridoio e raggiungo la sala che mi ha indicato.

"Accomodati." Dice col suo solito ghigno indicandomi con un gesto della mano la poltrona bordeaux di fronte alla sua.

Mi siedo e sprofondo nel tessuto scuro e fresco.
"Dimmi." Lo incito fredda.

"Sai di non essere una normale prigioniera, vero?"
"Sì, questo lo so."

"Bene. Allora dovresti anche sapere che se ti ho portata qui in una bella casa dev'esserci anche un motivo, giusto?"

LE CITTÀ NEMICHEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora