Mi chiamo Jess, ho quasi 15 anni e frequento il liceo linguistico. I miei genitori si sono separati circa 3 anni fa e subito mia madre si è fidanzata con un famoso architetto. Ero innamorata di un ragazzo che frequenta la mia scuola, di nome Thomas ma dopo aver scoperto che è fidanzato ho deciso di lasciar perdere. Caddi dalla padella alla brace quando, durante la cena in cui mia madre avrebbe presentato a me e mio fratello la nostra nuova famiglia, alle spalle di Gabriele (il suo compagno) apparì Thomas, presentandosi a me come il figlio di Gabriele. Potete immaginare il mio stupore quando da quel giorno ci siamo trasferiti tutti insieme in una nuova villa progettata da Gabriele in attesa del matrimonio. Dopo poche settimane che vivevamo insieme Thomas ha deciso che la notte avrebbe condiviso la stanza insieme a me (nonostante la presenza di un solo letto matrimoniale) dato che andava molto più d'accordo con me che non con quel nano di 9 anni che mi ritrovo come fratello. Sono passati ormai pochi mesi dal nostro trasferimento e solo 2 settimane dal matrimonio che ha segnato per tutti noi una tappa importante. Mia madre era la più emozionata di tutte e, essendo una stilista, ha provveduto a confezionare per lei un bellissimo abito e per me uno altrettanto bello. Dopo il grande giorno l'ampio soggiorno è stato riempito di foto del ricevimento, partendo da quella sul camino che ritrae me, Thomas e mio fratello, a quelle ai lati che ritraggono gli sposi. La foto chela mamma preferisce è quella di me che nel parco del ricevimento cerco di insegnare a Thomas a ballare, ma entrambi gli abbiamo proibito di attaccarla in casa, per ovvi motivi. Ok forse mi sono dilungata molto con la presentazione ma ora voglio continuare a raccontarvi la mia storia...
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"tu dormi qui?" affermò la fidanzata di Thomas
"si Elena" rispose lui.
Mi stupì subito la freddezza con cui si trattavano quei due piccioncini. Elena era rimasta per cena e dopo mesi aveva finalmente avuto occasione venire a vedere la nuova casa di Thomas. Non avevo la possibilità di conoscerla molto perché nonostante andassimo alla stessa scuola, insieme a Thomas, entrambi facevano finta di non conoscermi una volta superato il cancello verde che conduceva all'ambiente scolastico.
"non vorrai certo dirmi che condivi il letto con lei?!" la sentii dire
" vedi questo lato?" disse lui "bene io dormo nell' angolo di questo lato, mentre lei dorme nell' angolo del lato opposto".
Era vero, in effetti. Forse ogni tanto parlavamo e cercavamo di conoscerci meglio ma nulla di più.
Sentii Elena lamentarsi ancora per un po' finche non mi allontanai dalla stanza per raggiungere Clara, la domestica e chiederle una mano nei compiti di latino.
Verso le 9 Thomas riaccompagnò Elena a casa, e non appena udii la porta d'ingresso chiudersi dietro le loro spalle mi precipitai a fare una bella doccia, mettere il pigiama e sdraiarmi a letto.
Non appena mi distesi il suo profumo mi riempì i sensi. Era difficile sopprimere i miei sentimenti quando dovevo conviverci ogni giorno. Ancora mi ricordo che la prima sera che venne a darmi la buona notte, quando ancora condivideva la camera con Federico, si distese affianco a me iniziò a raccontarmi un po' di lui, finchè non raggiunse la parte della sua vita in cui morì sua madre, quando aveva solo 4 anni. Iniziai a piangere come davanti a un tragico film e lui mi carezzò la testa finchè non mi addormentai di fianco a lui. Mi svegliai la mattina dopo al suono della mia sveglia e la prima cosa che notai fu che lui era rimasto con me tutta la notte.. fu un giorno memorabile!
"interrompo qualcosa?" lui stava lì, fermo sulla soglia di quella che ormai era la nostra camera
"ehm no" risposi io imbarazzatissima per il fatto che mi avesse trovata tra le nuvole.
Il materasso si piegò leggermente sotto il suo peso quando lui si sdraiò e io mi girai dall' altro lato, intenta a fissare il comodino. Sentii delle mani prendermi la vita finchè il mio corpo non aderì al suo:
" hai detto a Elena che dormivamo negli angoli" esordii io, con la voce debole e il corpo accaldato, percorso da un brivido che mi fece formicolare la pelle
"allora ci hai spiati" disse lui appena sotto il mio orecchio, con una voce roca che mi fece infiammare ancora di più
Non risposi alla sua affermazione ma sentii lui stringermi ancora di più e intrappolare le mie gambe tra le sue, formando un groviglio, mentre le sue dita si intrecciarono alle mie. Mi addormentai tra le sue braccia senza capire la natura di quel gesto.
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Mischievous || Cameron Dallas (WATTYS2015)
Fanfiction" sei arrivato come un uragano e hai spazzato via tutto. Non mi è rimasto nulla, eccetto te. Tu sei rimasto e sei stato la miglior catastrofe della mia vita" Cosa succederebbe se d'un tratto il ragazzo che ti piace diventasse il tuo fratellastro ma...