JESS'POV
Lo vidi passarmi a fianco con uno sguardo che avrebbe potuto uccidermi. Perché era sempre tutto così difficile tra me e lui? Perché non potevamo essere semplici fratelli che si supportano nelle situazioni più impensabili e poi litigano per il resto del tempo? Non saremmo mai stati così ed entrambi lo sapevamo così facevamo di tutto per renderci questa complicata situazione un inferno.Con la scusa del bagno riuscii ad allontanarmi dal gruppo di ragazzi di cui mi ero circondata e raggiungerlo all'entrata della spiaggia.
"Dove stai andando?"chiesi infuriata
Il mio piano aveva funzionato fin troppo bene, tant'è che lui se ne stava andando lasciandomi sola in quel locale in mezzo ai ragazzi. Bella premura! E se mi avessero aggredita?
"A casa"
"E mi lasci qui tutta sola?"
"Penso che tu abbia già abbastanza compagnia, o sbaglio?" Chiese seccato, molto seccato.
"Ora fai l'incazzato? Tu?! Non ti rendi conto di quanto mi hai fatto male? Mi hai mentito, ti sei preso gioco di me e hai giocato coi miei sentimenti e ora stai per diventare padre. Dovrei essere io quella incazzata non tu!"
"Tu?incazzata? E perché mai? Tu hai giocato con i miei sentimenti tutta sera ed ora mi accusi di essere un bugiardo?"
"Certo che si tesoro! Non ti viene in mente niente se ti dico ' prima volta'? Certo che si! Ti vengono in mente mille ricordi perché hai avuto una prima volta con me e ne hai avuta una con Elena ben tre mesi fa, prima di venire a letto con me!"
Le lacrime avevano iniziato a rigarmi il volto mentre il trucco mi si scioglieva sulle guance. Aver esternato i pensieri che mi stavano tormentando aveva provocato in me una sensazione di improvviso tremore e sgomento mentre la sua faccia incredula mi osservava sorridendo
"Perché ridi?" Gli chiesi scocciata "ridi di me,della mia ingenuità perché ti ho creduto? Perché ho creduto ad ogni tua parola?"
"No,rido perché mi hai aperto gli occhi. io non ti ho mai mentito e se ciò che mi ha detto Elena è vero allora questo significa che quel bambino non è mio"Inizió ad abbracciarmi forte, lasciandomi un bacio nell'incavo del collo prima di andare insieme a casa.
Tutti i miei progetti di non condividere più la stanza con lui si era frantumati quando poco fa mi aveva abbracciata, facendomi sentire protetta,facendomi sentire a casa. Perché le sue braccia per me saranno sempre un rifugio, un abbraccio caldo, qualsiasi cosa accada tra noi.
Si tolse la maglia e venne a sdraiarsi accanto a me,mentre le nostre mani si unirono, le gambe formarono un groviglio, i corpi divennero complementari e le bocche di cercarono per dare vita ai nostri sentimenti ed esternarli.THOM'SPOV
Non potevo sopportare di averla così vicina, ma non averla del tutto. Lei doveva essere mia e soltanto mia. Avvicinai le mani ai lembi della sua maglia per sfilargliela ma venni bloccato
''no'' disse lei con voce tremolante
''perchè no?'' chiesi io aggredendola
''ci faremmo solo del male e lo sai, lo sai benissimo''
'''hai ragione'' dissi in modo pacato ''ma è quello che voglio''
''vuoi farci del male, così finiremmo sempre per litigare, separarci, starci male e cercarci, per poi trovarci con altre persone?''
''hai ragione'' dissi io. Dopo averle dato un bacio sulla guancia mi alzai dal letto e andai a dormire nell'altra stanza mentre attraverso le pareti sentivo dei singhiozzi provenire dalla sua stanza e già me la immaginavo con gli occhi rossi a stringere il cuscino per alleviare le ferite. Avevo visto troppe volte quella scena e non potevo sopportarla.
2 MESI DOPO
JESS'POV
''Thom cosa ti metti stasera?''
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Mischievous || Cameron Dallas (WATTYS2015)
Fanfiction" sei arrivato come un uragano e hai spazzato via tutto. Non mi è rimasto nulla, eccetto te. Tu sei rimasto e sei stato la miglior catastrofe della mia vita" Cosa succederebbe se d'un tratto il ragazzo che ti piace diventasse il tuo fratellastro ma...