cap 21

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JESS'POV


Mi svegliai tra le sue braccia. Dio quanto mi erano mancate quelle braccia, quel calore, quella voce e quella risata, mi era mancato tutto di lui, e so che mi mancherà sempre, perchè non mi apparterrà. Si svegliò sorprendendomi a fissarlo ed un sorriso comparve sul suo volto.

Tornammo subito a casa e decisi che era arrivato il momento di andare a parlare con Shawn. Mi feci accompagnare da Thom che mi avrebbe accompagnata in auto per poi aspettarmi fuori. 
Quando arrivai un grosso peso si stanziò nel mio petto senza lasciarlo per tutta la durata della conversazione,una delle peggiori che abbia mai dovuto affrontare

*FLASHBACK*

"Non ci immagino neanche più insieme prima di andare a dormire.
Non ti penso la mattina, il pomeriggio, quando studio. Non aspetto più tuoi messaggi.
Diciamo che son cambiate un po tante cose, da quando, forse, sei cambiato tu.
Diciamo che ho smesso di illudermi, ho smesso di aspettarti, ho smesso di credere che tu potessi amarmi.
Perché di tempo ne è passato, ma tu non m'hai mai amato. E allora mi sono rassegnato. Ho smesso di rincorrerti, ho smesso di chiederti come stai, anche se vorrei ancora saperlo, io.
Ho smesso di cercarti ovunque, ho smesso di parlare di te.
Ho addirittura smesso di scriverti.
Ho smesso di fare progetti sul nostro futuro, perché un futuro per noi non c'è.
Ho smesso di aspettarti tornare.
Ho smesso di fare tante cose, forse un po troppe.
Ho smesso di guardare il tuo ultimo accesso su Whatsapp, ho smesso di guardare il tuo profilo su ogni social-network, ho smesso di guardare le tue foto. Ho smesso di chiedermi quando sarei venuta da te, ho smesso di chiedermi se ti manco. Perché io non ti manco.
Ho smesso di chiedermi tante cose, ho smesso di chiedermi anche se mi pensi, qualche notte. Ho smesso di riguardare le nostre foto, i nostri video.
Ho smesso di rileggere le vecchie conversazioni, le vecchie promesse.
Semplicemente ho smesso.
Ho smesso.
Ho deciso di farne a meno di te.
Ma non è mica facile, sai.
Perché ogni tanto mi ritorni in mente, ogni tanto qualcuno mi chiede di te.
Qualcuno? Tutti mi chiedono di te.
Mi chiedono di te, di me, di noi. Di cosa siamo diventati.
E non è mica facile dire che è finita, che siamo finiti.
Perché io pensavo di tutto, ma non questo. Non pensavo potesse finire così.
Poi però non ci penso più.
Poi vai via, sei come il vento.
Un attimo prima ci sei e l'attimo dopo non ci sei più.
Poi passa, poi sto bene e torno a sorridere.
Anche se ogni tanto ci ripenso, e mi manca l'aria. Perché certi ricordi fanno mancar l'aria. Certe persone.
Soprattutto le persone che ci lasciano tanto.
E tu lo sai quanto m'hai lasciato, vero?
M'hai lasciato una marea di cose, che forse un giorno ricorderò ancora.
M'hai lasciato così tante cose dentro di me, che forse per te son poche, che forse tu le hai già dimenticate.
Ma invece ne son tante.
Perché le persone come te lasciano sempre tante cose.
E spero lascerai tante cose anche a lei, spero gliene lascerai proprio come le hai lasciate dentro me. Lo spero, davvero.
E spero anche che lui ti darà quel che, probabilmente, non sono riuscita a darti io. Spero che finalmente tu abbia trovato quel che cercavi, quella tanto attesa felicità.
Spero che adesso tu sia felice.
Spero che questa felicità durerà, tanto, almeno per te.
Io ti guarderò da lontano e sarò felice.
Perché non posso far altro che essere felice se ti vedo sorridere.
Me ne starò in un angolino a guardarti sorridere con lui. Me ne starò in un angolino e poi andrò via, e tu non mi vedrai. Perché tu hai scelto di andartene ed io di non tornare." mi disse lui, con gli occhi lucidi, mentre poco piima l'avevo sorpreso con una ragazza nel soggiorno.

L'aveva lasciata lì, congedandola con un bacio sulla guancia, prima di condurmi in cucina per dirmi addio.
Tornai in macchina con gli occhi lucidi,sbattendo la portiera per chiuderla
"Che è successo?"
"Niente,portami a casa" lo implorai e così fece.

*FINE FLASHBACK*

/il giorno seguente/

L'addio mi aveva sconvolta tanto che non avevo più toccato cibo, ma non potevo nemmeno sperare che lui mi perdonasse. Vorrei poter dire che ero felice del fatto che lui si stesse costruendo una nuova love story, na in realtà non era così.

'Oggi alle 3 al molo 5, voglio chiarire
-C'

Ricevetti questo messaggio ma decisi di concedergli il beneficio del dubbio e non rispondere. Se davvero teneva a me come dice sarebbe andato al luogo dell'appuntamento con o senza una mia conferma, con la speranza che io lo avrei raggiunto.

Dopo pranzo decisi di chiamare mia mamma e informarla che proseguiva tutto bene per poi raggiungere Cam.

Arrivata al molo non c'era traccia di Cam ma decisi di sedermi su un muretto e aspettarlo lì.

Passò circa un'ora e mezza ma di lui nemmeno traccia mentre il caldo iniziò a farsi sentire

'Le delusioni più grandi, di solito, hanno un nome e un cognome' pensai mentre iniziai ad avviarmi verso il centro per prendere un gelato.

Vorrei scrivergli, ma non lo posso fare. Ne resterei di nuovo delusa. Certe volte ci resti cosí male che non hai neanche la forza di incazzarti. Le persone dalle quali ti aspetti il meglio spesso sono le prime a deluderti.

che poi non capivo bene perchè ero delusa e arrabbiata, in fondo di lui non dovrebbe importarmi niente giusto?!

Il panico s'impossessò di me quando mi resi conto che forse mi stavo innamorando proprio di quel ragazzo bello e dannato, ma non il classico affascinante e stronzo, uno che quando è solo con te è in grado di capirti e consolarti come nessun altro.

Ad un certo punto mi resi conto di aver sbagliato strada

'colpa della testa tra le nuvole' pensai tra me ridendo

'oppure colpa del fatto che sei innamorata' mi suggerì il mio subconscio. Stupido subconscio.

Sentii dei passi dietro di me e non ebbi il coraggio di girarmi per imbroccare la direzione giusta. Decisi di proseguire dritta finchè, arrivata alla fine non mi resi conto che era un vicolo cieco.

Mischievous || Cameron Dallas (WATTYS2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora