cap 30

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Il suono della sveglia mi perforò i timpani e quella mattina sarebbe stato l'inizio di un nuovo infinito anno d'inferno. Sarei tornata a scuola per rivedere chi poi?! Lox? no lei si è trasferita. Elena? Al solo immaginarla mi viene da sboccare figuriamoci a vederla. I miei compagni? Ni dai forse sono gli unici che tra tutti si salvano visto che la mia voglia di rivedere i professori era più bassa della temperatura del Polo Nord.

Il profumo di caffè mi mise di buon umore quando poco più tardi entrai in cucina già vestita e truccata. Non mi ero messa nulla di impegnativo perchè in fondo non era il mio 'primo giorno di scuola', era soltanto il primo giorno del terzo anno. Ad ogni modo indossai un paio di jeans neri, una camicia a quadri aperta sopra ad una canotta bianca e delle immancabili Vans nere.

Tra pochi giorni sarebbe stato il mio sedicesimo compleanno. Ero la più piccola della classe in quanto avevo iniziato un anno prima e questo sarebbe stato un vantaggio nel caso di un eventuale bocciatura.

Clara stava finendo di sistemare le ultime cose per l'imminente partenza mentre io addentavo con gusto una brioches alla nutella. La mia dieta era andata affanculo già molto tempo prima e ormai mi ero rassegnata.

''Buongiorno'' disse Thom

''buono? sei sicuro?'' gli chiesi

''non del tutto, ma è comunque giorno'' disse lui ridendo

''Bene ragazzi, io vado, fate i bravi'' ci interruppe Clara.

Gabriele aveva ottenuto un nuovo lavoro in America e l'allegra famigliola si stava trasferendo di nuovo lasciando me e Thom in balia del nostro peggior incubo: la scuola!

''pronta?'' mi chiese Thom quando uscci dal bagno

''si'' risposi.

Quest'anno si era finalmente deciso a darmi un passaggio a scuola e per una volta avrei fatto la mia entrata trionfale accompagnata da uno dei ragazzi più fighi della scuola e, udite udite, ora che era single era ancora più bello!

Il primo giorno di scuola è: gli abbracci coi compagni che non vedevi da mesi, capire in che razza di aula sei finito, conquistare il banco migliore con annessa sedia.Capire chi sono i prof e se sono cambiati valutare la loro percentuale di stronzaggine, affrontare le prime due ore con una parvenza di sorriso e domandarsi poi per tutto il resto del tempo : "Ma quando usciamo".
Il primo giorno di scuola è la campanella delle 8:15 che non sentivi da tempo, il parcheggio e il cortile strapieni di gente e i diari da firmare. Fingere di essere sveglio e presente mentre con la testa torni all'ultima festa in spiaggia. Far credere di essere interessato alle vacanze degli altri quando in realtà vi siete già raccontati tutto prima del suono della campana.

Con questi buoni propositi varcai il maledetto cancello verde accompagnata da Thom, scortata dalle occhiatacce delle ragazze invidiose che non facevano altro che spettegolare e squadrarci male, anzi malissimo. Se non fosse che non volevo essere sospesa il primo giorno avrei dato un ceffone ad ognuna di loro.

''ci vediamo dopo'' disse dandomi un bacio sulla guancia

''d'accordo'' dissi ricambiando

'questo è l'inizio della fine' pensai mentre prendevo posto nel banco di fianco alla finestra, che dava la visuale direttamente sulla pista di corsa. Era un bonus anti-noia durante le lezioni: guardare i ragazzi correre e insieme alle compagne cercare quale fosse il più carino di tutti!

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Quando finalmente la campanella dell'intervallo suonò mi sentii quasi volare. Era ora Snto Cielo, in tutta estate mi ero abituata a sentirmi libera e fare tutto ciò che mi andasse, mentre ora mi ritrovavo intrappolata tra un banco e una sedia, a trattenere il respiro e fingere di trovare interessante persino le virgole pronunciate dai prof.

Mischievous || Cameron Dallas (WATTYS2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora