cap 18

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il giorno seguente

È uno di quei periodi con il 'vaffanculo' pronto in bocca. Uno di quelli che devi stare distante dalle persone prima che inizi a gridargli contro per un semplice 'permesso?'. Uno di quei periodi in cui tutto quello che ti succede ti ispira un 'chi cazzo me l'ha fatto fare di innamorarmi di te'. Uno di quei periodi in cui vorresti entrare in classe solo per dire a tutti che ti stanno sulle palle. In chi vorresti stare sola e allo stesso tempo vorresti qualcuno da stringere. In cui sei arrabbiata con tutti e con tutto ma non sai il perché. In cui le unghie sono sparite perché le hai mangiate tutte. Uno di quei periodi in cui stai a casa e ti lamenti perché vuoi uscire. Esci e ti lamenti perché vuoi stare a casa. È uno di quei periodi in cui pensi che tutti c'è l'hanno con te. È uno di quei periodi che non capisci cosa cazzo vuoi e cosa cazzo ti sta succedendo. Sono talmente confusa che sono confusa sui motivi per cui sono confusa. Chiaro no?Vorrei che qualcuno entrasse dentro di me e riuscisse a mettermi a posto. Io non sto bene, ma non sto neanche male. Semplicemente non sto!Ho una tale confusione in testa, non so più cosa fare con lui. Se tutto questo tempo che sto usando ad aspettarlo e a lottare fosse solo tempo sprecato? Devo continuare oppure dimenticarlo e andare avanti?Sono in quel periodo in cui penso 'che cazzo me ne frega' ma m'importa,e troppo.

C'era talmente tanta roba nella mia testa che il mondo fuori lo sentivo appena.

Passava come un'ombra, la vita era tutta nei miei pensieri.

E adesso vorrei solamente il tuo respiro sul mio collo e le tue labbra che sfiorandomi l'orecchio mi sussurrano che andrà tutto bene.

toc toc

Qualcuno bussò alla porta e mi riportò alla realtà.

Thomas aveva deciso di lasciare Elena ma non sapevo ancora quando l'avrebbe fatto dato che oggi l'aveva invitata in piscina insieme anche a Cam. Pensai che dato che la voleva affianco a se avesse cambiato idea nonostante il giorno prima mi fosse corso incontro piangendo.

*FLASHBACK*

"Sono innamorato di te. Ok, adesso probabilmente starai ridendo. O, peggio ancora, penserai che sono impazzito, chiuderai tutto e scapperai da qualche parte, e sarebbe un peccato, perché vorrei almeno che sentissi tutto quello che ho da dirti. Quindi ti prego, ascolta fino in fondo e io prometto che poi farò quello che vorrai tu, e se mi dirai che non ci dobbiamo più vedere non farò tragedie, ti prometto che sparirò. Ma prima ascoltami.
Sono innamorato di te non da oggi, né da una settimana. Sono innamorato di te dal primo istante in cui ti ho vista uscire dalla porta di quella classe al primo piano. Non da quando ci siamo conosciuti, perché allora ero troppo timido anche solo per guardarti negli occhi. Mi ci è voluto del tempo. Il tempo per capirti, o meglio, per capire che non ti avrei mai capito fino in fondo. E' stato questo, forse, a farmi innamorare di te. C'erano cose che facevi che io semplicemente non riuscivo a capire. Non capivo come avessi fatto ad accorgerti di me. Non capivo perché ti preoccupassi per me. Non capivo, e più non capivo, più mi innamoravo. Ma non era tempo. Non potevo dirtelo, anche se avevo il dubbio che avessi capito, se non altro per il sorriso ebete che mi si stampava in faccia e forse mi si stampa ancora quando ti vedevo.
Un giorno sei capitata nella mia vita di tutti i giorni. L'ho scoperto poco prima del mio compleanno. Non è stato bello. Non potevo farci niente, se non cercare di convincermi che fosse giusto così.
Ma continuavo a fare cose folli pur di stare con te, come venire a quel concerto nonostante conoscessi appena due canzoni. Tu mi mandavi in tilt, annullavi la mia razionalità. Io, sempre così riflessivo, così prudente, davanti a te agivo senza pensare. Era una cosa che odiavo, e che odio tuttora. Ma mi piaceva da morire. TU mi piacevi da morire.
Quando te ne sei andata per passare una settimana da tuo padre mi sono sentito morire. Ho passato dei giorni in cui tutto mi sembrava vuoto, mentre tu eri sempre più lontana. Ho pensato che ti saresti dimenticato di me, che non ci saremmo più visti, e ancora una volta ho pensato che fosse giusto così.
Non hai idea di quante cose siano successe in quei giorni senza di te. Tu mi prendi in giro, dici che faccio l'uomo vissuto e responsabile, ma davvero sento di essere cambiato. Cresciuto, in un certo senso, anche se non è stato facile. Ho affrontato la paura di scegliere, la paura di perdere, la paura del futuro, del salto nel vuoto. Ho cercato di convincermi che l'amore per Elena bastasse, e per un po', forse sì, ti ho dimenticata. Ho conosciuto tante persone. Qualcuno è stato importante, ha lasciato un segno, e poi se n'è andato.
Sei tornata quando meno me lo aspettavo, quando ormai non ci speravo più. Non ci pensavo neanche più, forse. Pensavo ad altro e soffrivo per altro. Sei tornata e tutto quello che volevo all'inizio era dimostrare più a me stesso che a te che non avevo mai avuto bisogno di te, che non ero mai stato innamorato di te, che era una storia passata. Ho continuato a vivere la mia vita. Mi sono lasciato corteggiare da altre ragazze. Ho baciato altre ragazze al di fuori della mia ragazza, per potermi distrarre. All'inizio, lo facevo per non pensare a te. Finché un giorno mi sono reso conto che mentre baciavo le altre, pensavo a che sapore avessero le tue labbra.
Non te lo avrei mai detto, se non fosse che questa cosa mi sta facendo impazzire. Mi ero ripromesso di non dirtelo, di far passare un po' di tempo. Avevo promesso che ti avrei dimenticato. Non so cosa sia stato a far crollare tutti i miei buoni propositi. Forse è successo quella sera al ristorante. Forse è stato quando mi hai preso le mani. Credo che il problema sia stato che mentre ero vicino a te, per un attimo, e solo per un attimo, ho immaginato la nostra vita insieme, e mi è piaciuta così tanto che non ho fatto altro che pensarci per tutta la notte, e per tutto il giorno dopo. Anzi, per tutti i giorni dopo.
E' che non riesco ad accontentarmi di quell'attimo e non sopporto di dovermi limitare ad immaginare come sarebbe stato. Io voglio viverla quella felicità. Io voglio te. Sono matto? Forse. Sono innamorato, che è più o meno la stessa cosa. Sono innamorato di te e te l'ho detto, anche se lo so che equivale a un suicidio. Non mi dire che sono troppo giovane, che "c'è lei", che non si può fare. Non mi interessa niente di tutto ciò. Te l'ho detto, con te la razionalità non esiste. Voglio solo sapere se c'è una possibilità. Se ci proveresti anche tu, per un'ora, per un anno, per quanto ti pare, a scoprire cosa possiamo essere io e te, insieme. Perché quando sono con te, tutto mi sembra possibile. Ed è questo quello che non capisco. Questo è quello che mi fa innamorare ogni volta un po' di più."

Mischievous || Cameron Dallas (WATTYS2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora