Cap 24

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JESS'POV
La sua confessione mi aveva scossa, non c'era dubbio come parole che ti rimbombano nel petto mentre ti scuotono l'anima. Iniziai a vagare per le vie del centro, prima di andare in un bar comprare delle sigarette. Avevo mai fumato? No ma c'è sempre una prima volta per tutto, come ciò che mi era successo poco prima.'Come ha fatto la mia vita ad incasinarsi così tanto in così poco tempo?' mi chiesi mentre, col mio pacchetto di sigarette iniziai a dirigermi in spiaggia. Non volevo andare a casa, non volevo parlare con Thom, non volevo  né vedere né sentire Cam ma cosa più importante, in mezzo a questo caos non volevo nemmeno stare sola. Avevo bisogno di qualcuno che mi capisse senza farmi parlare, di qualcuno che mi abbracciasse e non mi chiedesse perchè e percome. Volevo solo una roccia su cui sedermi, un'ancora a cui affidarmi una spalla su cui piangere. Nel tragitto per la spiaggia presi anche dell'alcool e che fosse giusto oppure no non volevo avere ricordi di quella sera.
La penultima sigaretta cadde a terra insieme ai mozziconi del resto del pacchetto, mentre l'alcool inizxiò ad appannarmi la vista e a rendermi la testa più pesante.
''Che fai?'' mi chiese una voce, la sua voce mentre mi toglieva dalle mani la sigaretta.
SHAWN'S POV
La vidi lì, sola sulla spiaggia di notte con una bottiglia di vodka tra le gambe e il corpo circondato dai resti di una serata andata in fumo. Le tolsi la sigaretta dalle mani mentre aspettavo una risposta.
''come mi sono ridotta così?'' mi chiese mentre mi sedetti di fronte a lei per stringerla in un abbraccio. Sapevo che non era cosciente ma sapevo anche di chi avesse la colpa di tutto questo. Avrrei tanto voluto essere il suo ‘non so com’è successo, mi sono innamorata di te e basta' e invece no. Non so cosa provasse lei quando ha deciso di avere una relazione con me ma in qualche modo qualcosa dentro di lei era scattato, al punto di spingerla a dirmi di sì. Forse la novità e l'interesse per le nuove esperienze ma in qualche modo sapevo che nonostante tutto io ci sarei sempre stato per lei, come un angelo custode a cui smetti credere quando cresci e che non perdi occasione di mandare affanculo, ma quando serve arriva sempre, beh ecco io per lei resterò sempre. Nel frattempo lei si era addormentata sulla spiaggia e decisi di riportarla a casa sua.

CAM'S POV

“Dovevi vederti mentre ridevi, ti saresti innamorata di te stessa.” 

Glielo dicevo sempre, e non potevo sopportare che a tutte quelle belle parole ci fosse una fine. Perché avevo paura di ammetterlo, ma quando ero con lei sembrava che valesse la pena di fare tutte le cose normali che le persone normali fanno, senza curarmi del passato e del futuro, ma godendomi ogni attimo con lei. E la guardavo, e sorridevo. Avevo due opzioni: a) ero innamorata di te;b) non c’era un opzione b .Perché l’amore poi ritorna, non vi so dire ne come, ne quando, fa dei giri pazzeschi, cade, inciampa, ma se è vero poi ritorna, ritorna sempre Cazzo si era tutto vero io l'amavo, a modo mio ma l'amavo. Ero un disastro, un completo e fottuto caos circondato da un mondo di merda, ma quando ero con lei diventavo un'altra persona, un nuovo bellissimo me, quello vero, la persona che avrei sempre voluto essere nonostante tutto, nonostante tutti. Una persona in grado di farla sorridere, farla piangere per poi essere l'unico a poterla consolare, l'unico di ci si potesse fidare l'unico in grado di poterla capire. Ho trascorso tanti momenti bui nella mia vita, ma poi è arrivata lei a ricordarmi che nel buio si vedono sempre le stelle, e non c'è stella più bella di lei, credetemi. Alla fine, solo due disastri insieme possono essere perfetti. Non volevo diventare nessuno. Non me ne fregava un cazzo. Io avevo solo la spietata e dolce voglia di rivedere quegli occhi e tenerli ancora un po’ con me. Come si fa a scappare da qualcuno che ti porti dentro?

''Sei l’unica persona in grado di salvarmi e allo stesso tempo distruggermi.'' la sua voce,i suoi capelli e i suoi occhi. Era davanti a me, appoggiata al cornicione della porta mentre in una mano teneva delle sigarette e nell'altra della vodka.

''che ci fai qua?'' chiesi

''Shawn mi ha riportata a casa e Thom ha ricevuto un invito all'ultimo minuto ed è uscito pensando che io dormissi. Sei l'unica persona che mi sia venuta in mente che avesse potuto fare qualcosa per me''

''torna a casa Jess'' 

''Non voglio tornare a casa, ho portato anche da bere. E poi ho imparato a fumare''

Odiavo vedere che lei si fosse ridotta così per me, per colpa mia e nonostante odiassi quelle parole era proprio così.

''dai vieni qui'' disse avvicinandosi a me e prendendo i lembi della maglietta.

Sapevo dove volesse arrivare, ma sapevo anche che il giorno dopo ci saremmo pentiti entrambi, ma in quell'istante, era forse l'unica cosa da fare per sentirsi vivi.

''perchè?'' chiesi io

Non potevo sopportare che il giorno dopo si sarebbe sentita di nuovo male per colpa mia

“Ho solo quella voglia di un tuo bacio. Solo quel dannato desiderio del tuo corpo unito al mio…”

''sei sicura?''

''Smettila di fare così, mi dai sui nervi. Stai rovinando tutti, rovini sempre tutto, lo fai sempre''

''ehi'' dissi prendendole il mento tra il pollice e l'indice mentre notai che gli occhi si stavano riempiendo di lacrime ''calmati piccola vieni qui''

Allargai le braccia e senza esitazione si fece trasportare dal mio abbraccio.

"Tu per me sei quella senza la quale non posso vivere
la mia droga preferita con la peggior astinenza” le dissi.

Lei aprì gli occhi attirandomi a sè prima di darmi un'altro bacio.

E mentre io le insegnavo a fare l'amore lei mi insegnava ad amare.

Ho in bocca il sapore delle sue sigarette mentre il corpo va a fuoco provocandomi dei brividi.

Era bellissima col corpo un pò imperlato, ma sapevo che dopo tutto on sarebbe mai stata mia.

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Una luce proveniente dal comodino mi svegliò. Quando aprii gli occhi notai che aveva le sue mani sul mio petto mentre le nostre gambe erano intrecciate in un groviglio.

Lessi lo schermo. Thom.

''Pronto'' dissi con voce assonnata

''è li da te?''

''si è venuta da me, perchè?''

''stai lì e non muoverti. Vengo a prenderla''

''guarda che se vuoi...''

''ho detto che per oggi hai già fatto abbastanza, deciderò io quando potrai vederla di nuovo''

Non risposi e lui attaccò. Non mi curai nemmeno di mettere dei vestiti addosso alle mutande, era l'ultimo dei miei pensieri preoccuparmi del fatto che Thomas si sarebbe incazzato una volta scoperto cosa avevamo fatto.

Mischievous || Cameron Dallas (WATTYS2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora