Cap 3

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Mi svegliai durante la notte,scossa da un tremito che mi percorse il corpo e mi trovai con la testa che non poggiava sul mio morbido cuscino. Una mano mi sorreggeva la schiena in modo che il mio corpo aderisse al meglio al corpo scultoreo che completava il mio. Mi trovai col viso bagnato di lacrime e la testa pesante, che trascinava i miei pensieri verso il basso, senza lasciare spazio alla luce della ragione. Guardai il viso di Cameron, addormentato, e in pochi istanti, frammenti delle ore prima mi apparirono nella mente, pur non assumendo una forma definita. Decisi di non svegliarlo, come lui mi aveva chiesto e cercai di liberare la mente e rimettermi a dormire.

Il soffitto restava bianco, e nonostante avessi passato le ore successive a fissarlo, i colori non cambiarono e le sensazioni di ponderosità che mi trasmetteva rimasero immutate. Sentivo un peso nel petto che non era pronto a sollevarmi e a lasciare spazio all'ossigeno.

Forse tutto ciò era dovuto al fatto che la stanza fosse affollata, o forse stavo solo cercando scuse per non ammettere a me stessa che mi stavo consumando a causa di un sentimento platonico, che dentro di me era genuino e sincero.

"Jess" sentii una voca chiamarmi. Una voce roca e stanca, che mi trasmise subito sicurezza.

Feci finta di non essere sveglia e chiusi subito gli occhi. Sentii una mano avvicinarsi e carezzarmi la pancia, mentre un'altra mano inizió a disegnarmi dei cerchi sulla schiena. Quel gesto prodotto con tanta dolcezza fece distendere ogni nervo che prima sfiorava la pelle, permettendo al mio corpo di alleggerirsi di ogni peso e rilassarsi

"So che sei sveglia" disse lui

Annuii soltanto.

"Stai piangendo?"chiese lui. Quelle parole mi riportarono indietro a poche ore prima, quando gliele sentii pronunciare per la prima volta con dolcezza. Rievocarono nella mia mente sensazioni contrastanti, che dentro di me si facevano guerra sostenendo ognuna i propri ideali.

Da un lato la parte più razionale di me mi ricordava che ogni ragazzo ha il suo lato dolce, ma che questa è solo una piccola parte; ognuno di essi è tanto dolce, tanto più è stronzo.

D'altro canto il mio lato sognatore e poetico si aggrappava a romanzi e film dove la realtà viene sfalsata e i protagonisti potranno sempre sperare nel loro 'per sempre felici e contenti'.

Mi voltai verso di lui,col volto tagliato dalla lacrime. Mi guardó come si guarda un fiore spuntato d'inverno, come una rosa nata senza spine e mi rivolse un sorriso. Un sorriso dolce,si quelli che riscaldano il cuore;un sorriso sincero,quello che sostituisce le parole, l'unica cosa di cui hai bisogno quando sei scossa in un mare in tempesta.

"Chiudi gli occhi" disse lui.

Esitai.

"Fidati di me" mi ripetè "ti fidi?"

Non risposi, ma in compenso chiusi gli occhi e per qualche istante, che mi sembrò eterno, rimasi a contemplare il buoi che mi attraversava la mente.

"Ora ascoltami" riprese a parlare " pensa a delle palme, sul lungo mare, con la sabbia fine e i granelli bianchi, caldi al contatto con la pelle. Pensa ad un amaca colorata stesa tra due palme, e un uomo disteso su di esse". Prese un respiro profondo "Ora apri gli occhi" disse, e così feci.

Mischievous || Cameron Dallas (WATTYS2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora