cap 9

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  • Dedicata a LARI
                                    

Dopo due giorni in ospedale ero tornata a scuola appena in tempo per godermi il periodo più atteso. l'ultima settimana di scuola.

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Entrai in casa con i jeans sporchi di gesso, segno che anche oggi ero reduce di un'intera giornata passata alla lavagna. Anche oggi, nonostante fosse l'ultimo giorno, dovetti recuperare gli ultimi giorni in cui ero stata a casa.

Senza passare per la cucina, mi fiondai subito in stanza per provare di nuovo il vestito nero che la mamma mi aveva spedito per il ballo di stasera. Un semplice vestito nero, con un profondo scollo sulla schiena, contornato da delle pietre che impreziosivano anche le spalle. Le maniche a tre quarti e un paio di tacchi neri perfezionavano il tutto.

Cam sarebbe passato stasera a prendermi. Avevamo legato molto dopo che era passato a casa mia il giorno in cui tornai dall'ospedale e da quel giorno era passato a trovarmi tutti i giorni, tanto che alla fine aveva deciso di invitarmi al party che avrebbero fatto in città in occasione della fine della scuola.

''sei perfetta'' disse Thom appoggiato allo stipite della porta, mentre i tenevo i capelli tra le mani, indecisa su come acconciarli.

Feci una smorfia per rispondere, non convinta di quel che aveva detto.

Anche con lui avevo legato di più. Aveva mantenuto le promesse fatte e da quel giorno tutti a scuola scoprirono che eravamo 'fratelli'. Per la gioia di Elena, era passato da me e a ogni cambio dell'ora e ad ogni ricreazione ne aveva approfittato per liberarmi il portafoglio, ma io felice così.

''Cam ti adorerà'' disse venendo verso di me

Alla fine decisi di fare una treccia a lisca di pesce da portare laterale. Le unghie laccate di nero, il rossetto rosso e la sottile linea di eyeliner, quasi invisibile, a definire l'occhio. Immancabile il mascara per allungare le ciglia sull'anulare un piccolo anello oro.

Come promesso, Cam si presentò davanti a casa mia alle 9 in punto, con un mazzetto di tre rose rosse tra le mani. Era un gesto molto romantico che preannunciava una bella serata. Misi subito i fiori al centro del tavolo in cucina con dell'acqua e poco dopo ero sulla sua auto nera, diretta alla festa.

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Quando arrivai il locale era già affollatissimo. Dietro di noi ci raggiunsero Thom ed Elena. Per quanto odiassi ammetterlo era bellissima, dentro il suo vestito bianco, con il corpetto in macramè che tra i fori lasciava trasparire la stoffa che le contornava il busto con uno scollo a cuore, mentre il macramè proseguiva fino a creare un vestito smanicato. I tacchi vertiginosi a momenti le impedivano di camminare, ma nonostante tutto mi rivolse uno dei suoi falsi sorrisi a cui mi sono abituata. Pochi minuti dopo apparì Shawn, accompagnato da una ragazza bellissima, con un vestito rosa, che le aderiva bene alla figura e slanciava ancora di più la sua bella figura.

''piacere Larissa'' disse la ragazza dai lunghi capelli biondi

''io sono Elena'' cinguettò la ragazza

''Thom'' disse mio fratello porgendole la mano

''piacere Jessica'' dissi abbracciandola

''io sono Cam'' disse lui guardandola da capo a piedi prima di rivolgerle un sorriso.

La gelosia si impossessò di me, ma poco dopo sparì quando mi guidò all'interno del locale, nella pista da ballo.

Dopo circa 4 ore di ballo i miei piedi gridavano vendetta e dissi a Cam che sarei andata a sedermi sui divanetti, mentre lui mi promise che sarebbe tornato con qualcosa da bere.

L'atmosfera attorno a me era movimentata: casse amplificatorie ovunque, ragazze ubriache e ragazzi che strisciavano ovunque. I colori delle pareti erano scuri, in contrasto con le luci accecanti che dipingevano il soffitto.

Non avevo bevuto molto quella sera. Avevo solamente preso una vodka alla fragola a metà serata, giusto per alleggerire il dolore che si stava accanendo sui miei piedi. Entrambe le ragazze che erano con me, da fighettine che rispettino, presero una vodka alla pesca; delicata e dal sapore leggero, era la bevanda più ambita e richiesta da tutte quelle che, come loro, volevano mostrare un minimo di femminilità.

''non credo che tornerà'' disse Shawn sedendosi accanto a me.

pochi istanti dopo indicò la pista da ballo con un cenno del capo e subito notai Cameron e Larissa che si limonavano nel centro della pista, mentre lui le teneva le mani sul sedere e lei tra i capelli.

''mi dispiace'' disse lui

''non preoccuparti'' risposi io con la voce tremante e le lacrime che minacciavano di uscire

''avrei dovuto dirti che non era la mia ragazza'' continuò

''non c'è problema, davvero''

Mi feci largo tra la folla ubriaca, per raggiungere il retro del locale, che era circondato da delle sbarre di ferro stile carcere. Sentii le gambe tremare, mentre le lacrime iniziarono a correre lungo le guance, rovinando il trucco a cui avevo dedicato circa due ore. Maledissi me stessa per essere così fragile, così sfortunata e così attenta ai dettagli da poter pensare al make up in un momento come questo.

Quando le ginocchia iniziarono a cedere una figura si posizionò davanti a me, avvolgendomi il polso con la mano, per poi far aderire la mia schiena al muro e spostare le mani sui miei fianchi per sostenermi

(Parentesi: ringrazio la mia amica LARI, la ragazza per cui sto scrivendo la fan fiction, per gli spunti e i suggerimenti che mi ha dato per scrivere questo capitolo....ti voglio bene 😘ps viva i nostri video stupidi 😂💜)

Mischievous || Cameron Dallas (WATTYS2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora