THOM'S POV
"lo metta pure lì grazie''
ok, era tutto pronto; non restava che andarsene.
Quando chiusi la porta dietro di me, un'enorme sensazione di malinconia si impossessò di me, e non mi lasciò per tutto il tragitto.
JESS' POV
Quella mattina mi svegliai con gli occhi gonfi peril troppo pianto, e le guance rosse, irritate dalle lacrime.
''ok, beh grazie mille, io vado, penso di aver già disturbato abbastanza'' dissi a Shawn
lui guardò l'orologio poi disse
''perche non resti ancora 5 minuti, ti cambi coi vestiti che ha portato Thom, facciamo colazione e poi ti accompagno''.
''mmh, ok mi cambio ma non mi va di fare colazione e poi posso sempre prendere l'autobus''
''non dire stupidate, cosa ce l'ho a fare la macchina altrimenti?''
Risi. Era la prima volta che sorridevo e anche Shawn ne era contento. Si vedeva
''Hai ragione'' dissi io dandogli un bacio sulla guancia prima di andare a cambiarmi.
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''grazie mille' dissi dandogli un bacio sulla guancia
''grazie a te'' disse lui
''di cosa?''
''di essere venuta'' concluse lui.
Era incredibile quanto fosse sempre gentile e sorridente. Era un bel ragazzo, molto tranquillo e anche simpatico, un ragazzo che tutte vorrebbero avere insomma!
Aprii la porta di casa e subito mi assalì un tremendo profumo. Sbarrai gli occhi. Non ci potevo credere!
La casa, l'intera casa era piena di fiori, di tutti i tipi:rose, girasoli, orchidee, calle e altri fiori bellissimi mai visti in vita mia. I vasi ricoprivano il pavimento lasciando uno spazio ricoperto di petali di rosa per passare. Il percorso conduceva in salotto dove a terra, sul pavimento vi era la gigantografia di una foto, quella foto. La foto dove io gli insegno a ballare, la foto che entrambi abbiamo sempre impedito che venisse vista per paura che in nostri sentimenti venissero a galla. A fianco della foto vi era una busta. La aprìì.
eii,
non sono bravo nè a parlare nè a scrivere, ma voglio provarci. Sei sempre stata la ragazza messa in ombra dalle amiche, la ragazza con la bassa autostima, quella che non voleva farsi notare per paura delle opinioni altrui. Certi fiori stanno all'ombra, e tu sei uno di quelli, quando passavi non riuscivo a fare a meno di pensare a come farmi notare, a come colpirti e catturare la tua attenzione. Non riuscivo più a far finta che per me esistesse solo Elena perchè per me non era così e ogni giorno che passavo a guardarti da lontano me ne rendevo conto di più. se avessi saputo che anche tu provavi le stesse cose non avrei perso nemmeno un istante, ma avevo paura che tu non mi volessi, che io non fossi abbastanza per te perchè anche se non te ne rendi conto sei bellissima, fantastica e quando ho capito che mi ero innamorato della persona giusta, altre due persone hanno fatto il grande passo, senza sapere che anche noi ci amavamo, ci amiamo. Non potrò mai perdonarmi il fatto di non essere stato coraggioso e di non averti confessato il mio amore , perchè così facendo non avrò mai l'onore di gridare al mondo che tu sei mia, la mia piccola. Spero che tutto questo ti abbia fatto piacere, io sono via, per lasciarti un pò da sola. Non ti voglio imporre nulla perchè entrambi sappiamo che il nostro è un amore impossibile, ma sono certo che continueremo ad amarci per la vita, rimpiangendo di non esserci scelti.
ti amo piccola
T-.
le lacrime iniziarono a bagnarmi il viso perchè le sue parole mi erano giunte al cuore mentre un immenso desiderio di averlo lì di fianco a me mi travolse.
''pronto'' rispose
''vieni?''chiesi con la voce rotta dal pianto
''non vuoi stare da sola?''
''no, ti voglio qui con me'' dissi
''arrivo'' esclamò chiedendo la chiamata.
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''tutto bene?'' chiese non appena gli aprii la porta
lo abbracciai senza proferir parola.
il suo calore mi invase i sensi mentre le sue mani calde mi avvolse, sollevandomi da terra e facendo incrociare le mie gambe attorno al suo bacino, mi portò in salotto, di fianco alla foto e mentre le lacrime ricominciavano a scendere lui mi fissò negli occhi.
''uno?''
''uno'' dissi, prima di baciarlo.
Le nostre bocche si unirono mentre la sua lingua sfiorò la mia. Iniziai a disegnare dei cerchi sulla sua schiena mentre il bacio diventava via via più semplice, spontaneo e passionale.
Facendo cadere i vasi che portavano in camera si fece spazio nel corridoio prima di raggiunger il letto e farmi sdraiare sotto di lui.
I nostri occhi non si staccarono nemmeno per un secondo, mentre le nostre labbra continuarono a sfiorarsi. Si tolse la maglietta, prima di portare le sue mani sui lembi della mia. Non dissi niente per fermarlo.
''sei sicura?'' mi chiese
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Mischievous || Cameron Dallas (WATTYS2015)
Fanfiction" sei arrivato come un uragano e hai spazzato via tutto. Non mi è rimasto nulla, eccetto te. Tu sei rimasto e sei stato la miglior catastrofe della mia vita" Cosa succederebbe se d'un tratto il ragazzo che ti piace diventasse il tuo fratellastro ma...