Cap 8

23.5K 1.2K 125
                                    

Le parole di quella frase rimasero nell'aria,sospese, come a voler dire tutto e non voler dire niente.

Significavano tutto perché per una ragazza sentirsi importante per qualcuno è davvero unico e indescrivibile, significavano niente perché in fondo forse non ero nelle condizioni di poterle interpretare.

Annuii soltanto e per tutta risposta ottenni

" Te ne parlerò quando starai meglio"

La testa inizió a girarmi, la gola a seccarsi e la vista ad appannarsi, il resto era il nulla, il nulla totale.

----------------------------------------------

" È ingiusto rovinare un pomeriggio così !"

Quando aprii gli occhi il bianco mi invase le pupille.

Elena si stava lamentando con Thomas mentre Shawn se ne stava in piedi in disparte.

"si è svegliata" disse Shawn

"come stai?'' disse Thomas avvicinandosi.

Mi limitai ad annuire come per fargli capire che mi sentivo meglio.

''va beh, allora io vado'' disse Shawn ''guarisci presto'' disse prima di darmi un bacio sulla fronte.

''Aspetta'' le fermò Thom ''Potresti per favore accompagnare Elena?''

THOM'S POV

''Potresti per favore accompagnare Elena?''

Sapevo bene che far restare Elena e Jess in una stanza da sole anche solo per pochi minuti sarebbe stato come trovare il'casus belli' della terza guerra mondiale.

Cercai di evitare le occhiate fulminanti che Elena lanciava a me e Jess e dopo averla congedata con un bacio mi voltai verso Jessica.

JESS'POV

''vogliono tenerti in osservazione'' disse '' per almeno due giorni''

''ok'' risposi

''come ti senti?''continuò

'' perchè non sei rimasto?'' chiesi io arrivando al sodo

Non rispose, ma iniziò ad andare avanti e indietro lungo la stanza spoglia per poi fermarsi. Inizio a passarsi un braccio dietro la testa con fare nervoso

''mi dispiace'' esordì ''ma Elena''

''ok'' lo fermai ''non importa''

''si invece, importa''

''perchè?'' chiesi io

''forse non ti saresti sentita male, avrei potuto passare il pomeriggio con te, assicurarmi che stessi bene e non ti sarebbe successo nulla di male''

''invece?''

'' invece non lo so, ma sono stupido e questa è l'unica cosa che ti posso dire.''

Non risposi, non volevo smentire ciò che aveva appena detto.

''ti giuro che d'ora in avanti ti porterò a scuola in auto, verrò a scroccarti i soldi quando ho fame, verrò da te al cambio dell'ora e a ricreazione, non avrò paura del giudizio degli altri e me fregherò altamente delle stupide odiose lamentele di Elena, ma ti prego non essere arrabbiata "

Sembrava sincero. Quelle parole, uscite dalla sua bocca, avevano avuto un effetto strano su di, quasi ipnotico. Non posso descrivere a parole ciò che ha provocato dentro di me pronunciando quelle parole. Considerando il fatto che i miei sentimenti verso di lui non sono cambiati di una virgola, anzi forse sono aumentati, queste parole hanno portato il battito del mio cuore alle stelle, mentre il corpo diventava gelatina, sotto il suo sguardo.

''va bene'' dissi infine

''sicura?'' chiese lui

''sicura'' affermai io.

Pochi secondi dopo mi ritrovai col viso appoggiato al suo petto, mentre le sue mani mi avvolsero, iniziando a giocare con le punte dei miei capelli.

Poco dopo chiusi gli occhi, sentendo ancora le sue mani giocare con le mie punte.

Dei cerchi chi disegnati sulla pelle e le nostre mani che si incontrano sono l'ultima cosa che ricordo, prima che il sonno s'impossessasse di me.

Mischievous || Cameron Dallas (WATTYS2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora