JESS'POV
Il giorno successivo mi svegliai con un incredibile mal di testa ma anche con una sensazione di libertà. Ero finalmente riuscita a staccarmi da lui. Non capivo bene se fosse un bene o un male ma diciamo che mi faceva comodo pensare che fosse una cosa positiva. I giorni seguenti fino alla fine della settimana li avremmo trascorsi in campeggio. Le squadre sportive della scuola avevano organizzato molte attività all'aperto che richiedevano lo spostamento in un luogo spazioso. Alla ''spedizione'' avrebbero partecipato anche Thom e i suoi amici, Cam compreso ma ero molto felice perchè avrei potuto passare molto tempo con Chad. Cosa provo per Chad? Bella domanda, ma io sono come un pianoforte, troppi dubbi già nel nome. Insomma con lui mi trovo abbastanza bene, ma non mi fa sentire come mi fa sentire Cam. Quelle sensazioni di essere unica al mondo, quella sensazione che al mondo esistiamo solo noi due? no nessuno riuscirà mai a competere con quella sensazione, ma tanto che importa? Io l'ho allontanato, gli ho imposto di starmi lontano e così anche con lui non avrò mai una chance, ma stavolta per scelta mia.Il campeggio era piccolo e accogliente e mentre i maschi preparavano le tende le ragazze dovevano riunirsi per organizzare le attività. A dirigere il tutto udite e udite.... Elena, che non potendo più fare la cheerleader a causa del pancione aveva pensato bene di fare la rappresentante di istituto e la coordinatrice studentesca delle attività sprtive. Iuhu il mio cuore smise di battere per la gioia. 4 giorni bloccata in un bosco con Cam. 4giorni bloccata in un bosco con Elena. Cosa può esserci di meglio?
''ti va di andare a fare un giro? il paesaggio è fantastico al di là del ruscello'' a interrompere i miei pensieri era la voce di Chad
No, Jess non andare. Illuderesti lui e illuderesti te e questa cosa non va bene...
''ok'' dissi io
Iniziammo a camminare tra le sterpaglie e le foglie secche. e mano a mano che avanzavamo il percorso si fece più difficile nell'ultimo tratto di tragitto e lui mi afferrò la mano trascinandomi verso di lui. Arrivammo ad un parchetto con un paio di panchine di legno e una fontana bianca nel centro. L'acqua scorreva limpida e faceva da sfondo sonoro insieme al fruscio delle foglie trasportate dal vento.
''è bellissimo'' dissi io
''mai quanto te'' disse scostandomi una ciocca di capelli dal viso
mi limitai a sorridere mentre imbarazzata arrossii a quel complimento
''senti a me piacerebbe molto darci una possibilità, insomma voglio dire io mi sento bene con te e vedo che è lo stesso per te. Da quando ti ho vista non smetto di pensare a te, e a noi come copia e vorrei tanto che noi fossimo qualcosa di piu''
''qualcosa di più non saprei ma qualcuno di più ne sono certa'' la stridula voce di Elena irruppe nel bel momento, rovinandolo
''che vuoi dire?'' chiesi curiosa
''niente'' disse Chad agitato
''coraggio diglielo'' lo incitò lei
''dirmi cosa?'' chiesi io preoccupata
''niente'' ripetè Chad teso e arrabbiato
''se non lo farai tu dovrò farlo io'' disse maliziosa
''ok basta.''gridai io '' qualcuno di voi si decide a dirmi che sta succedendo''
''è una femmina'' disse Elena con tono pacato '' Chad mi passerà gli alimenti una volta che Zara sarà venuta alla luce''
''alimenti?'' balbettai '' q-quindi t-tu tu sei il padre?'' cominciai a piangere
''posso spiegare'' gridò lui
''lasciami stare'' dissi prima di correre via.
Non sapevo bene dove andare ma l'unica cosa che speravo era di allontanarmi da lì.
Corsi fino a non sentire più le gambe fino ad avere la gola in fiamme fino a sentirmi mancare il respiro. Il freddo mi penetrò fin sotto la pelle mentre le lacrime rigavano il viso.
All'improvviso andai a sbattere contro qualcuno cadendo a terra. Alzai lo sguardo venendo illuminata dal candore del tessuto bianco .
''scusa'' dissi riabbassando lo sguardo dopo aver notato a chi appartenesse quella maglia
''Jess, tutto bene? Che ci fai in giro da sola'' disse abbassandosi per raggiungere il mio livello.
Rimasi con lo sguardo fisso mentre lui si avvicinò a me e senza dire una parola rimase a guardarmi
''non ero da sola'' sussurrai quasi senza voce ''ero- ero con Chad prima di essere interrotto da Elena. Ho scoperto- ho scoperto che Chad è il padre della bambina'' balbettai tra i singhiozzi mentre mi avvicinai le mani al volto per non far notare le lacrime. Con un gesto delicato me le spostò prima di lasciarmi un bacio all'angolo della bocca prima di andarsene.
''Cam'' gridai per farmi sentire. Lui si girò.
-E volevo farlo, giuro che volevo farlo. Scappare e andare da lui, abbracciarlo e poi urlargli contro che fa male da morire quando non c'è- pensai mentre si avvicinava
''scappiamo'' dissi prendendolo per mano.
Una stretta diversa da quella Chad, una stretta a cui nonostante gli abbia dato mille motivi per lasciarmi, lui ha continuato a stringermi più forte.
Iniziammo a correre come dei bambini in un parco giochi. Stavamo andando dove ci portava il vento, dove ci portava il cuore. La destinazione non era importante quando stavo con lui e nonostante mi ostinassi a volerlo allontanare c'era sempre una gran parte di me che lo amava e la cosa peggiore era che anche l'altra parte era a conoscenza di questi sentimenti e nonostante lottasse con tutte le sue forze era impotente davanti a quei sentimenti, troppo forti, troppo.
Continuammo a correre fino a un laghetto e arrivati lì ci sdraiammo. Il sole stava tramontando e illuminava i nostri visi mentre i riflessi dei suoi capelli risplendevano sotto quei raggi. Il riflesso del sole che calava lasciò spazio alla luna che nel frattempo si era elevata alta e piena nel cielo.
"Vuoi che ti abbracci finché non ti addormenti?" chiese
C'è chi si bacia,chi si abbraccia,chi dice 'ti amo' alla persona che ama,chi lo scrive sui banchi,sui muri,chat,sms e poi c'è chi deve rassegnarsi che tutte queste cose non può farle e ama, ama in silenzio. Ma ora era il mio momento. Il mio momento di stare lì, tra le sue braccia a coccolarci finchè il sonno non sarebbe impossessato di me. Mi bastava un suo abbraccio, un sa sua parola di conforto, un suo ''andrà tutto bene'' e io mi sentivo veramente come se tutto sarebbe andato bene
"Un abbraccio, chiedo troppo?" chiese aspettando una risposta che mi ero dimenticata di dargli, troppo persa tra i miei pensieri.
Mi misi di fronte a lui e lo fissai dritto negli occhi
''e se fosse un bacio?'' chiesi
''vada per un bacio'' disse avvicinandosi a me finchè non riucii a sentire il calore del suo respiro sul mio corpo.
E ci baciammo, un bacio sincero di quelli che non ne scordi neanche dopo una grande botta alla testa di quelli che sono in grado di sollevarti quando sei caduta in un burrone, di quelli che vorresti non finissero mai.
Dopo quel bacio mi misi tra le sue braccia, mi sdraiai e mi addormentai accontentando anche la sua richiesta.
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Mischievous || Cameron Dallas (WATTYS2015)
Fanfiction" sei arrivato come un uragano e hai spazzato via tutto. Non mi è rimasto nulla, eccetto te. Tu sei rimasto e sei stato la miglior catastrofe della mia vita" Cosa succederebbe se d'un tratto il ragazzo che ti piace diventasse il tuo fratellastro ma...