cap 22

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una mano mi coprì la bocca mentre l'altra mi sollevò da terra. A niente servirono i miei calci e il mio dimenarmi, ero in trappola. Quando finalmente mi lasciò cadere a terra, mi inginocchiai piangendo, impaurita da ciò che mi sarebbe successo. La paura prese il sopravvento, anzi no, la paura la conoscevo bene; questo era terrore!

Sentii una mano posarsi sulla mia spalla mentre la puzza di fumo mi invase fino ad entrarmi sotto la pelle

''ora ci divertiamo'' disse una voce maschile mentre sogghignava

Alzai il viso rigato di lacrime e lo vidi.

CAM'S POV

lei?! con tutte le ragazze che camminano per strada proprio lei?! Be come dargli torto in effeti lei è .... bellissima, anzi di più.

Guardala, è ferma in ginocchio
con i capelli scompigliati e sparsi,
senza battito delle due ciglia,
gli occhi pieni di lacrime.
Col collo un po’ piegato,
strette a pugno le mani:
due piccole rosse labbra
sono gonfie e tremanti.

La verità è che è la più bella. La verità è che mi manca da morire e quasi faccio il conto alla rovescia. La verità è che ogni giorno il mio sogno è sempre quello di raggiungerti per restare;è la più bella del mondo.

''lasciatela'' dissi raggiungendola ed abbracciandola.

''cazzo fai?'' mi disse uno

''SCAPPA'' gridai a Jess e lei d'istinto mi ubbidì.

Riuscii a correre dietro di lei dopo essermi liberato di quei viscidi.

La trovai mentre camminava sul marciapiede barcollando, ancora tremolante e scossa per ciò che le era appena successo.

Mi avvicinai a lei e la caricai in spalle per portarla al prco.

Ci sedemmo sulla panchina, lei in braccio a me mentre in silenzio mi abbracciava stretto, come per paura che io la lasciassi. Piangeva ed io iniziai carezzarle i capelli per tranquillizzarla. Potevo sentire il suo battito accellerato quando ad un tratto la sentii staccarsi da me per scoprirla a fissarmi negli occhi

''quegli uomini..loro..ecco volevano stuprarmi non è vero?''

Non avevo il coraggio di dirle che aveva ragione, ma era così e non potevo mentirle così annuii soltanto.

Lei iniziò a piangere ancora di più e io mi avvicinai sempre di più fino a lasciarle un piccolo bacio sulle labbra.

lei mi abbracciò forte, in un modo così inaspettato e vero, che io non lo so com’è successo, ma tutti i problemi che c’erano tra noi li dimenticaì.

Non potevo sopportare che il mio passato si ripercuotesse su di lei.Aspetto solo qualcuno che mi salvi da me stesso, ma purtroppo non posso cambiare ciò che qualcuno decise per me. Se solo avessi potuto scegliere come vivere la mia vita e come adattarla a me tutto questo non sarebbe successo e non mi ritroverei a frequentare quel gruppo di... non so mi mancano persino le parole per descriverli, e la cosa più brutta è che io ne faccio parte. Magari è colpa mia. Io ho deciso di non dire nulla. Di far credere a tutti che va tutto bene e che sono forte, ma io so che non è così e che tutti i giorni mi ritrovo a combattere con i miei mostri del passato, mostri che purtroppo non ho evocato io.

''ti accompagno a casa'' dissi d'un tratto a Jess

''no grazie, nn voglio andare a casa, cercherò un posto dove stare'' disse lei fievolmente

''è successo qualcosa con Thom?''

''no ma non voglio che mi veda di nuovo così''

''stai da me, per favore''

''io non so se...''

''per favore'' la interruppi ''ho bisogno di te''

Lei annuì soltanto e tutti i miei demoni per un istante mi abbandonarono.

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Non appena misi piede in casa mi arrivò un messaggio. Mi bastò leggere il destinatario per capire il contenuto di quel messaggio e stavolta avrei dovuto ubbidire.

''stasera ti porto fuori per distrarti'' dissi a Jess

''okay'' disse lei.

''hai detto a Thom che sei da me?''

''si gli ho mandato un messaggio'' disse lei raggiante.

Era incredibile che nonostante tutto quello  che le era  successo poco  prima lei avesse trovato la forza di sorridere, ma forse mentiva, proprio come me.

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''posso aprirli?'' chiese lei

''non ancora'' dissi io che le tenevo la mano per guidarla.

Appena entrammo le istruii di aprirli e una smorfia comparve sul suo volto

''dove siamo?''

''oh beh, vedi noi..'' iniziai

''non mi sento sicura'' disse avvicinandosi

Ad un tratto apparvero. Erik, Brian, Brandon e Robert.

il primo di questi mi sorrise con un ghigno mentre gli altri se la ridevano malvagiamente.

Brandon si avvicinò a me e mi spinse Jess addosso così che io iniziai a baciarla.

Mischievous || Cameron Dallas (WATTYS2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora