cap 34

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Era persino più bello del solito. La camicia bianca lasciava intravedere il fisico ben allenato mentre i capelli erano pettinati in un ciuffo un pò disordinato che metteva in bella vista ogni suo tratto. La pelle abbronzata risaltava col chiarore del tessuto e il suo sorriso era perfino più candido.

''Mi ha invitato tuo fratello'' disse

''entra'' risposi

''buon compleanno'' disse lasciandomi un bacio sulla guancia prima di darmi un pacchetto regalo confezionato con una carta rosa disegnata e un fiocco viola.

Al suo interno trovai un braccialetto con un ciondolo a forma di cuore

''è bellissimo Chad grazie mille'' dissi esaltata

lui mi abbracciò e proprio in quell'istante suonò il campanello.

Andammo ad aprire insieme mentre la sua mano era ancora avvolta attorno alla mia vita

''ciao'' disse Cam guardando Chad con aria di fida prima di posizionare lo sguardo su di me e guardarmi schifato

''ciao entra'' dissi

Non chiesi perchè fosse lì. Sapevo che ad averlo inviato era stato mio fratello e questa giuro me l'avrebbe pagata.

Chad rimase abbracciato a me per tutto il corridoio che conduceva in salotto mentre da dietro sento lo sguardo minaccioso di Cam puntato su di me.

"Ehi" disse Thom
"Ciao" disse Cam andando a sedersi vicino a lui

"Allora che facciamo?" Chiese Nash
"Perché non andiamo da mc donalds?"rispose Chad

Gli altri annuirono ma io non ero in vena di festeggiare. Mi sentivo terribilmente schiacciata dal peso delle sguardo di Cam. Ogni volta che alzavo lo sguardo trovavo i suoi occhi fissi su di me e mi ritornavano in mente le sue labbra sulle mie e quelle sensazioni che solo lui sapeva scatenare. Ero sua, e me l'aveva chiaramente dimostrato con il suo marchio che occupava ancora un posto sul mio corpo. Io vorrei tanto pensare che lui tenga a me, a noi tanto quanto ci tengo io, ma non è così e Kaylin ne è la prova.

Sorrisi avvicinandomi di più a Chad che in risposta mi abbracciò mentre tutti gli altri sembrarono non notare nulla di tutto ciò in quanto erano troppo impegnati a fare programmi per la serata.

''allora va bene mc donalds?'' chiese entusiasta Matt

''si'' dissi fingendo un sorriso

''allora andiamo'' disse Thom.

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''stai veramente bevendo quella roba?'' mi chiese Chad

''si, perchè?'' risposi 

Stavo bevendo. Si cioè non ero ubriaca, avevo solo perso la cognizione del tempo e dello spazio ma nulla di più. A volte facevo fatica a camminare ma meglio una storta al piede che uno strappo al cuore. Non ce la facevo più ad averlo così vicino e non poter fare nulla. Era diventato importante per me e lui lo sapeva, lo sapeva benissimo per questo non perdeva occasione per giocare con i miei sentimenti. A  volte mi chiedo perchè il mondo ti metta a fianco una persona che ti fa perdere la testa se poi ti farà perdere anche i pezzi del cuore. Poi mi chiedo: ma io gli manco? gli capita mai di restare imbambolato a fissarmi come un ebete mentre gli passo davanti' gli capita mai che il mio profumo gli rimanga attorno tutto il giorno tanto da essere l'unica cosa in grado di confonderti e  stregarti? La risposta a tutte queste domande è no, ma se mi chiedessero della felicità io farei il suo nome perchè in fondo è stata l'unica persona in grado di capirmi e dietro quell'aria di grande bastardo nasconde un cuore immenso, e io non mi merito tutto questo.

''non reggerai un sorso di più''

''pace. Vorrà dire che mi porterete in spalle''

'' ti porto io'' disse ad un certo punto Cam.

Mi scappò un sorriso a fior di labbra e lo vidi avvicinarsi a me prima di sentire i miei piedi staccarsi da terra.

Quando arrivammo a casa decisi di dormire da sola, nella mia stanza mentre i ragazzi avrebbero dormito nella stanza di Federico.

Quando sentii il mio corpo aderire al materasso aprii gli occhi. 

''Chad'' sussurrai prima che i ragazzi avessero il tempo di lasciare la mia stanza

''dimmi'' disse

''resti?'' 

''va bene'' rispose.

CAM'S POV

Non ci potevo credere: una volta ero io quello che rimaneva con lei la notte a consolarla dopo i pianti a tranquillizzarla dopo gli sfoghi, ma stasera no. Stasera a tirarla su di morale dopo la sbronza ci sarebbe stato lui, ma in fondo era ciò che mi meritavo. Ero riuscito a farla ingelosire servendomi di Kaylin e la sua reazione fu incredibile: è incredibile che non si renda conto che Kaylin non può nemmeno sperare di competere con lei. Aveva semplicemente accettato a malincuore la situazione, senza denigrare Kaylin, senza prenderla per i capelli e senza aspettarla fuori scuola.

Non potevo stare un secondo di più n quella stanza senza che la curiosità mi assalisse. Jess mi era entrata dentro e io volevo a tutti i costi possederla. Aprii la porta della sua stanza e con stupore notai che la sua parte di letto era vuota. Con cautela entrai nella stanza e notai che la finestra era aperta.Lei era lì, seduta a gambe incrociate sul prato mentre fissava in basso.

“Non troverai mai arcobaleni se guardi in basso.” dissi


Le sollevò lo sguardo, sorpresa mentre io mi misi a sedere di fianco a lei. Non perse tempo e in un istante balzò in piedi tornando verso la finestra. Le afferai il polso facendo incrociare i nostri sguardi prima che lei riportasse l'attenzione verso il basso. Non dissi nulla e con rabbia le lasciai il polso.

''mi fai schifo'' dissi mentre lei prese ad avvicinarsi a me tanto che sentii il suo respiro sul mio collo

''fottiti'' disse prima di tornare in casa.

Mischievous || Cameron Dallas (WATTYS2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora