cap 41

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Con Cam le cose si erano risolte alla grande, già erano.

*FLASHBACK*

'' Hey Cam'' lo saluto ma lui mi guarda negli occhi prima di voltarmi le spalle e dirigersi all'ingresso della scuola. Era già il quarto giorno che si comportava così. Inizialmente pensavo che avesse dei problemi suoi, ma poi pensandoci ho capito che in una coppia teoricamente si dovrebbe condividere tutto, anche i problemi.

Con Thom le cose non si sono ancora risolte e ho deciso di tornare al convenzionale autobus per raggiungere la scuola, nonostante le insistenze di Cam.

"Dicono che l'amore fa male. Non è vero,la delusione e il rifiuto fanno male. L'amore é l'unica cosa che ci può salvare da tutta questa merda. Allora perchè io non riesco a stare bene? Perchè quando trovo qualcuno in grado di farmi star bene poi un istante dopo lo perdo?

Correvo ad occhi chiusi verso l'infinito e non mi resi conto di essere caduta in un burrone.

Non potevo sopportare questa indifferenza da parte sua.


Alla fine delle lezioni decisi di farmi accompagnare a casa da Thom e dopo questo enorme sacrificio decisi di andare a casa di Cam.

''ehy'' dissi quando mi aprì la porta

''scusa ma'' disse chiudendo la porta per lasciarmi lì da sola, sulla soglia, ma io riuscii a bloccarlo.

'' devo parlarti'' dissi ''posso entrare, ci vorrà un minuto''

''un minuto'' ripetè lui fermo

''che ti prende?''

''niente''

''allora perchè mi tratti così? ti sei già dimenticato tutto quello che mi hai scritto nella lettera, il braccialetto, il delfino e questo è niente ma...''

non mi fece finire la frase perchè mi afferrò il polso e fece aderire la mia schiena al muro avvicinandosi a me così che i nostri nasi si sfiorarono. Mi stava uccidendo, questa vicinanza, perchè nonostante tutto lo sentivo distante.

''cosa provi per me?'' chiesi

''lo sai''

''no, evidentemente non lo so perchè due persone che si amano non perdono occasione per stare insieme, ma tra di noi non funziona così''

''ti voglio bene, ma sento che non è più lo stesso''mi disse lui indifferente, e fu proprio quel tono che mi uccise.

Mi stava dicendo che per lui non ero più abbastanza, che ormai era tutto inutile e lo deciva con naturalezza, senza soffrire, così come è normale dire buongiorno al mattino. Ma io non vedevo più buongiorno da un pò.

''Ma ci immagini noi due insienne? Ci immagini mentre camminiamo per strada mano nella mano, tu che ti perdi nei miei
occhi e io che mi perdo nei tuoi? Ci immagini mentre facciamo la spesa, tu con la faccia annoiata e io che ti chiedo una mano perché non ci arrivo agli scaffali più alti? Ci immagini mentre facciamo le pulizie a casa, ridendo, per poi finire abbracciati sul divano?
Ci immagini, io e te, al mare, a
guardare le onde contro gli scogli, tu che mi stringi forte e io che appoggio la testa sulla tua spalla? Ci immagini mentre litighiamo perché siamo opposti?
Ci immagini quando poi io ti abbraccerò perché non voglio discutere con tè?
Ci immagini quando faremo foto stupide, e quando staremo tutta la domenica mattina
sotto le coperte?
Ci immagini noi due a fare l'amore?" gli chiedo gridando di rabbia

''ora non più'' mi dice ''una volta ci pensavo sempre ma, come ho detto non è più lo stesso e ora vai che il minuto è scaduto'' disse, lasciandomi lì e allontanandosi.

Mischievous || Cameron Dallas (WATTYS2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora