Capitolo 18

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Asia entrò nel suo appartamento e si chiuse la porta alle spalle per poi appoggiarvisi con tutto il suo peso, era incredula riguardo ciò che era accaduto, non riusciva a mettere insieme i pezzi di quella serata, l'uscita, il bar, la corsa per strada, l'abbraccio, il bacio e poi il silenzio ed una buonanotte sussurrata sotto casa sua. Nessun contatto extra per timidezza ed imbarazzo.

Era il suo primo bacio dopo Tommy, mai le sue labbra avevano sfiorato labbra che non fossero quelle del suo amato. Non aveva nemmeno 17 anni quando aveva incontrato quelle carnose e perfette di quello che credeva essere l'uomo della sua vita, labbra che conosceva davvero bene. Era la prima volta che si avvicinava realmente ad un ragazzo dopo tutto il caos che era stata la sua vita. Ora non aveva idea di quello che sarebbe potuto accadere con Ermal, ma Pasqua quell'anno aveva portato una ventata di novità, piacevoli novità simbolo di un nuovo inizio.

Avrebbe ripreso l'attività sportiva con mille e più problemi e difficoltà per allenarsi, ma con un sogno enorme da realizzare, la motivazione unica ed irripetibile di qualcosa che aveva lasciato andare, un sogno in cui avevano perso le speranze ed ora era uscito dal cassetto polveroso, pronto per tornare a brillare.
Non solo, aveva baciato Ermal ed era la cosa che la stupiva di più, aveva riacquistato il coraggio e la forza di amare, lasciarsi andare, fidarsi di braccia nuove, specchiarsi in occhi diversi, occhi scuri come i suoi.

Stava trovando le forze per rinascere dalle sue ceneri. Sarebbe risorta proprio come l'Araba fenice.

Fece una lunga doccia prima di andare a dormire, lasciò che l'acqua scorresse sul suo corpo, sui capelli e sul viso. Con gli occhi serrati e le mani posate alle piastrelle fredde lasciò un preghiera al cielo, una delle tante che in tre anni erano volate lassù nei momenti di solitudine, di sconforto, di gioia.
Chiese perdono a Tommy per averlo lasciato andare così, sentiva che andava tutto bene. Ora era certa che quello era il momento giusto per andare avanti, che lui sarebbe stato fiero di lei, che Ermal poteva essere una persona adatta a starle accanto e chissà il futuro cosa avrebbe riservato.

Fuori da quel bagno di vapore, guardandosi allo specchio, con il mascara colato non per le lacrime, i capelli che gocciolavano sui suoi seni ancora bagnati, guardò il suo corpo. Un corpo quasi perfetto per i più, ma per l'ennesima volta, si soffermò sulla sua cicatrice. Maledetto sfregio simbolo di sofferenza. L'inizio della distruzione della sua vita.

Si rese conto che doveva assolutamente spiegare ad Ermal alcune cose del suo passato. Era necessario che lui sapesse ogni cosa prima di lasciarsi andare completamente. Spiegare dolori mai morti, non rinnegarli, ma solo renderlo partecipe di certi momenti. Episodi che andavano a spiegare ancora più profondamente il legame che era stato quello tra lei e Tommy.

Serviva quel coraggio, ma era certa che dal cielo un aiuto sarebbe arrivato nel momento opportuno.
Lui avrebbe vegliato su di lei, l'avrebbe protetta e sarebbe stato al suo fianco in quella cosa che forse era una relazione con Ermal.

***

Giunse a casa finalmente allegro, si rese conto che non sorrideva così da molto tempo, troppo tempo. Aveva trascorso mesi difficili dopo la rottura con Silvia, mesi a leccarsi le ferite, a scrivere e fare musica, mesi a torturare Marco con le sue depressioni, i suoi momenti no e quei loop autodistruttivi che prendevano ogni volta che ascoltava certe canzoni.

Ora si sentiva rigenerato, quel bacio per quanto casto era stato importante, bello da morire. Le labbra di Asia erano morbide e avevano lo stesso gusto del burro cacao che si metteva di continuo, pesca e vaniglia. Una meraviglia, sapeva d'estate, di passeggiate sulla spiaggia e corse in mare, ricordava in un qualche modo casa sua. Non quella di Milano, quella vera, quella con la mamma che ti prepara il pranzo e lava i vestiti, quella con la mamma che ha sempre un abbraccio ed una parola d'amore. Quella con la mamma che ti sorride la mattina appena sveglio e che capisce ogni cosa senza necessità di spiegare.

Sapeva Ermal che lei aveva ancora tanti segreti e tanto dolore nascosti nel cuore ma a sue spese aveva capito che si doveva fare a modo suo. Aveva capito che Asia era come la musica, era fatta di attese, era una persona che non andava forzata, avrebbe detto ogni cosa al suo tempo, nel momento da lei preferito, quando si sarebbe sentita pronta. Lei centellinava le informazioni e le emozioni, il dolore e la gioia, condivideva poco ma profondamente.

La piccola grande anima di Asia non donava nulla senza la consapevolezza di essere compresa. Non sprecava emozioni né gioie.

Prima di dormire si chiese esattamente cosa fossero adesso loro due, non fidanzati quello no di sicuro, ma non erano più amici, quella era una certezza, quel bacio aveva cambiato le cose per sempre.

Chiuse gli occhi felice, pronto a dormire serenamente, felice per quel qualcosa di nuovo che probabilmente stava per iniziare e lo sperava davvero con tutto il cuore.

E anche oggi doppio aggiornamento!! Questa cosa del mio incidente vi sta viziando più del previsto ma non importa dai!! È estate e siamo tutti più buoni ❤️

Kiss kiss

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