Capitolo 39

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Ermal non si rese nemmeno conto di quello che era successo tra sua madre e la sua fidanzata, lei fu brava a celarlo mentre l'altra non sapeva proprio come affrontare l'argomento, né con la ragazza né con suo figlio.

Lasciarono che la giornata si concludesse in quel modo falsamente sereno, Myra rivolgeva alla bionda solo frasi di circostanza e lei rispondeva con falsi sorrisi e frasi brevi, concise, talvolta dei semplici monosillabi.

Fu solo quando tutti si ne andarono che Myra trovò la forza di parlare col figlio.
Lui se ne stava seduto sul divano del salotto, la televisione accesa a creare ombre e luci d'un azzurro fastidioso sulla sua pelle ancora troppo chiara, il petto nudo e gli occhi concentrati sul dispositivo elettronico, ma poco attenti. Lo fissava solo perso nei suoi pensieri come sempre.
Le gambe coperte da una coperta di capelli biondi, Asia per la stanchezza si era addormentata con la testa sulle sue cosce, era rannicchiata sul divano strettissima e lui con dolcezza passava la mano sulla sua testa, districando con delicatezza i piccoli nodi che ogni tanto si formavano tra quei fili color oro.

Myra rimase ad osservarli qualche minuto, vedeva suo figlio sereno come non lo era da molto tempo, lo vedeva nuovamente vivo e pieno di sogni, pieno di vita e di poesia, era il figlio perfetto quello che ogni madre sogna, ripensò a tutte le fatiche per crescerlo nel modo migliore ma sentiva di aver fatto un buon lavoro.

Rivide tutte le volte che lui si caricava sulle spalle un peso troppo grande per la sua età, lui che proteggeva tutti tranne se stesso, lui che l'aiutava quando Sabina si ribellava al mondo, lui che controllava i compiti dei suoi fratelli e che da piccolissimo cercava in ogni modo d'aiutare in casa.

Si rese conto che erano belli insieme, vedeva suo figlio prendersi cura di quella ragazza e lei proteggere lui. Li vedeva bene insieme.

Si avvicinò silenziosamente a lui e si sedette sulla poltrona al suo fianco. Lui si girò a guardarla con quei suoi occhi meravigliosi ma che purtroppo gli ricordavano quelli d'un uomo di cui s'era innamorata, lo stesso che gli aveva donato i suoi figli e che poi aveva distrutto la sua vita.

- Come stai mamy? Stanca?

- Un po' ma lo sai che mi piace avervi tutti qua con me e succede talmente di rado che vi dedico ogni energia

- Dovresti riposare di più e lo sai

- Ora vado a dormire, promesso. Ma prima una cosa. Perché non mi hai detto di aver incontrato la ragazza che ti ha soccorso? E soprattutto che sta al tuo fianco

- Come lo sai?

- Amore, ho riconosciuto i suoi occhi, non capivo dove li avessi già visti e poi oggi ho capito. Ho provato a parlarle oggi ma ho insistito troppo e si è risentita credo, mi ha detto che per fortuna io non posso sapere cosa provava quel giorno. Ermal, cosa nasconde questa ragazza? Cosa le è successo?

- Ma' io non so se sia il caso che sia io a parlartene, ci sono cose per cui ci vuole tempo, ci ha messo un sacco di tempo per raccontarmi alcune cose del suo passato e non voglio tradire la fiducia che mi ha donato. Credo, e mi piacerebbe molto, che dovreste voi due costruire un rapporto.

- Ha un passato così brutto? Ha sofferto tanto?

- Troppo in troppo poco tempo, ti basti sapere questo. Ha sofferto moltissimo ed è molto timida, ha bisogno di tempo per lasciarsi andare e aprirsi, per fidarsi e donare amore. Ha bisogno dei suoi tempi

- E a te va bene questa situazione? Lasciare che sia lei a dettare il ritmo delle cose?

- A volte è difficile da sopportare, soprattutto all'inizio la sua timidezza ma sto riscoprendo la bellezza di fare le cose con calma, di scoprire le cose un poco per volta. In questi mesi l'ho vista spogliarsi delle sue paure giorno dopo giorno. L'ho vista finchè mi donava fiducia e pezzi di vita, uno alla volta come un dono prezioso. L'ho anche vista crollare in certe notti. Ma soprattutto l'ho vista sedersi al mio fianco ed aiutarmi a ricostruire le crepe del mio cuore quando il suo era ancora in frantumi.

- Si vede che ha tanto amore da donare nel modo in cui ti guarda, tu sei pronto a starle accanto come si deve? A sopportare le sue chiusure?

- No, non lo sono ma ci stiamo lavorando insieme. E sono certo che da qualche parte ci arriviamo.

- Spero solo che sappia renderti felice. Solo questo.

- Credimi, a modo suo lo fa. Solo non è semplice abituarsi a cose nuove. Entrare in certe routine dopo anni trascorsi con altri al nostro fianco.

Restarono in silenzio a lungo ed infine si alzarono entrambi per andare finalmente a dormire.
Ermal si spostò piano e poi si chinò per prendere Asia tra le sue braccia come una sposa, attento a non svegliarla. Pesava tra le sue braccia, non aveva tutti quella forza ma si sforzò davvero molto per fare le scale e depositarla con delicatezza sul letto e poi sdraiarsi accanto a lei, se la tenne vicina fino a che gli occhi non divennero pesanti, così pesanti da non restare più aperti, quella notte venne accolto tra le braccia di Morfeo su cui vi si adagiò senza indugio.

Prima di addormentarsi si lasciò cullare dal ritmo lento e regolare dei respiri di Asia, il viso leggermente illuminato dai raggi lunari che si facevano strada dalla finestra aperta.
Il canto d'amore assordante e contemporaneamente meraviglioso delle cicale sui pini fuori dalla sua camera e lontano, laggiù in fondo alla via, l'infrangersi costante delle onde del mare sulla costa portato fino alla sua finestra dal soffio d'una leggera brezza marina.

Ermal stava bene, la sua famiglia al suo fianco da sempre, quella dolce ragazza sdraiata nel suo letto e che dormiva leggiadra, si perse a percorrere con le dita il profilo del suo corpo, la pelle, generalmente candida ed oggi appena arrossata dal primo sole, delle spalle. La pancia piatta e perfetta nella sua delicata imperfezione.

Lasciò alcuni dolci baci sul suo viso, la guancia e quella linea di meravigliosa passione che va dall'angolo delle sue labbra fino alla sua clavicola, la sentí rilassarsi al tocco delle sue labbra e poi stringersi forte a lui. Nel sonno s'era girata e si era stretta forte a lui.

Era il momento di lasciarsi andare.
Aveva davvero bisogno di una buona notte di sonno e con lei lì si lasciò andare.

Era convinto che insieme potessero conquistare tutto il mondo.

Eccoci con un nuovo capitolo, non riesco più come avrete notato ad aggiornare ogni giorno e mi dispiace.
Spero che vi piaccia ciò che ho scritto...

Kiss kiss

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