Capitolo 36

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25 luglio 2019

Ermal ha già preparato ogni cosa, deve solo caricare valigie e chitarra sulla macchina di Marco e partire per Roma.
L'impresa sarebbe semplice se non fosse che in quel momento si sta abbattendo sulla città un temporale pazzesco, il vento ulula arrabbiato e crea vortici d'acqua che scende copiosa. Alcuni rami si muovono pericolosamente e pare che il vento voglia radere al suolo ogni cosa. Sembra quasi una tempesta tropicale vista la quantità d'acqua che sta cadendo.

Appena chiusa la portiera i due amici si guardano e scoppiano a ridere come dei ragazzini, sono bagnati fradici, come se avessero d'improvviso deciso di fare il bagno in mare prima ancora di spogliarsi, unica nota dolente?
Dover affrontare oltre cinquecento chilometri senza poter indossare abiti asciutti e lasciare che quelli si asciughino addosso a loro, appiccicandosi alla loro pelle e prendendo un odore osceno.

Nonostante questo piccolo inconveniente si stavano divertendo davvero tanto, scherzarono, si presero in giro e si lasciarono andare a piccole confidenze.

Marco era felice di vedere Ermal così allegro, per quanto spesso fosse in rotta di collisione con la sua nuova ragazza, nonostante la rabbia che provava verso certi comportamenti che lei aveva avuto vedeva che lui stava bene.

Secondo lui non avrebbe dovuto gettare addosso al suo amico tutte quelle paure, tutta quella sofferenza di un passato che ormai non poteva più essere, capiva molte cose, ma sapeva quanto aveva sofferto Ermal. Lui che da sempre aveva dei problemi di autostima e lei che dipingeva il suo ex come il fidanzato perfetto, sarebbe stato difficile per chiunque avvicinarsi e dal suo punto di vista per Ermal era ancora più difficile.
L'aveva visto innamorarsi giorno dopo giorno, soffrire quando litigavano, piangere quando lei l'aveva sbattuto fuori dalla sua casa.
Eppure quel cuore grande e desideroso d'amore ch'era Ermal non si era arreso, era riuscito a cadere nella trappola dell'amore ancora, c'era cascato come un pero e stava cercando di adattare la sua autostima a lei. E dal suo punto di vista lei non stava facendo molto.

Certo aveva dei lati positivi quella ragazza, tipo che non cercava di chiamarlo mille volte al giorno, che lo spronava ad uscire con gli amici, ad avere la sua vita. Era bello che lei non lo volesse solo per lui, ma lui che lo conosceva da anni e sapeva molte cose sapeva che soffriva senza dirlo.

- Ascolta ma Asia? Che fine ha fatto?

- A casa sua, a Milano, ha delle cose da fare, un po' qua ed un po' a Verona, però mi ha promesso che finito sto pezzo di tour, quando torno a Milano partiamo insieme per Bari e stiamo da mamma per un po' di giorni.

- Ah, pensavo venisse in tour con noi visto che non lavora.

- No, dice che non vuole essere di troppo, che deve fare alcune cose e ancora non abbiamo deciso di divulgare la notizia della nostra relazione

- Incredibile, fidanzato e parti in tour da solo, evento epico che mi segnerò sul calendario.
E comunque pensate di uscire allo scoperto? O state chiusi in casa senza uscire per sempre?

- Idiota! Si, è nei programmi, ma non sappiamo ancora, siamo stati insieme alla sagra a casa sua ed è stato bello essere in mezzo alle persone ma lei ha paura per la sua privacy, il suo lavoro,...

- Capisco. Solo che prima o poi lo dovrete dire. Insomma sapeva fin dall'inizio che lavoro fai. Non poteva pensare di avere la sua bella relazione

- Lo sapeva certo e te lo devo ricordare il tempo che ci ho messo a convincerla a lasciarsi andare?

- Lo so ma ormai. Dovrebbe aver metabolizzato.

Ermal rimase zitto, era qualche giorno che ci pensava ma non ne aveva fatto accenno alla bionda, era stato bello dopotutto andare insieme alla sagra del suo paesello e stare mano nella mano in pubblico, senza nemmeno essere riconosciuto tra l'altro, complice la scarsa illuminazione.

Avrebbe voluto parlargliene, magari sulla strada per Bari o forse pubblicando una foto insieme sui social, o una enigmatica per capire un po' le reazione delle persone a vederlo con una nuova fidanzata accanto e magari aiutarla a stare calma e introdurlo gradualmente alla sua vita pubblica.

Era una situazione complicata, comprendeva la paura di Asia, perché era facile sui social sparare insulti a caso, ammazzare virtualmente le persone senza mai averle viste, né conosciute, senza mai aver letto gli occhi profondi che hanno, senza aver ascoltato nemmeno una parola.

Ne avrebbero parlato più seriamente.

- E la questione ex? Come te la cavi?

- Va diciamo ... non posso pretendere che non soffra, loro si sono amati profondamente, io e Silvia abbiamo scelto più o meno di andarcene dalle nostre vite, lei non ha scelto nulla ed è difficile da accettare.

- Ho capito però sai ad un certo punto se scegli di avvicinarti ad un altro, credo che devi anche essere pronto a farlo. Insomma lasciare il passato

- Credimi che ci sta provando davvero, ma spesso la paura prende il sopravvento su di lei. Ho dormito con lei alcune notti di fila e la prima l'ho trovata a piangere sul balcone, la seconda seduta in piscina con suo fratello che cercava di calmarla e farla ragionare. La notte è difficile per tutti.

- Ah non immaginavo fosse così drastica ...

- Nemmeno io, ma credo che sia stata forte troppo a lungo ed ora tutte le sue fragilità stanno spuntando, una ad una. Ora che si trova indifesa. Non voleva innamorarsi mai più e ora è in guerra contro se stessa.

- Non so, per ora la apprezzo solo perché non rompe e tu ti comporti ancora da persona normale e almeno ci prova a capire il lavoro che fai. Però cazzo, secondo me la sta tirando troppo lunga e ad una certa rompe il cazzo eh!

Sorrise Ermal perché aveva in parte ragione Marco, era merito suo se non stava facendo ancora la cazzata di mettere gli amici da parte.
Cercava anche di comprendere i suoi dubbi, ma ovviamente non conoscendo tutta la storia non poteva dare un giudizio oggettivo.

Non vedeva l'ora di arrivare in hotel e farsi una doccia e magari chiamarla, provare ad accennarle qualcosa.

***

Quella sera non rispose al telefono lei, né la prima volta né la seconda volta, al punto che Ermal iniziò a preoccuparsi, è vero che lei era spesso sbadata, che scordava di caricare il telefono o lo perdeva da qualche parte in giro per casa o un po' entrambe le cose però erano d'accordo di sentirsi e a lui parve strano che se ne fosse dimenticata.

Alle dieci passate però lei si degnò di avviare una videochiamata, era sdraiata a letto, i capelli spettinati che cadevano in disordine sulle spalle, il viso completamente struccato e come sempre senza pigiama, sorrideva ma aveva le occhiaie molto profonde e sembrava estremamente assonnata.

- Hey, mi ero addormentata finchè leggevo e non ho sentito il telefono

- Hai sonno? Vuoi dormire? Noi ci sentiamo domani piccina, non è un problema lo sai?

- No tranquillo, sono sveglia ormai.

Fece un sorriso piuttosto tirato nel tentativo di rassicurarlo, aveva bisogno di dormire, era innegabile. Parlarono qualche minuto del più e del meno, della giornata appena trascorsa e di quelle che sarebbero arrivate fino a che lui non tirò fuori l'argomento relazione.

Anche lei si rendeva conto che ormai iniziava a diventare una cosa ridicola continuare a nascondersi, ma non voleva nemmeno finire in una relazione sociale come quella di Fedez e della Ferragni, magari una cosa più sobria, qualche rara foto ed evitare il più possibile giornali scandalistici e gossip da spiaggia.

Voleva evitare con tutta sé stessa i giudizi del web anche se sapeva che purtroppo sarebbero arrivati. Decisero però di preparare i lupi in modo graduale.

Magari con alcune foto neutre con frasi emblematiche o magari senza mostrare il suo viso o il suo nome.

Come sempre vi chiedo di farmi sapere cosa ne pensate
Kiss kiss

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