Capitolo 58

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18 febbraio 2020

- Quindi è proprio a partire dal trattato di Versailles e dalla punizione umiliante inflitta alla Germania, considerata la causa principale dello scoppio della Grande Guerra, che si gettano le basi per quello che sarà il secondo '900 e soprattutto lo scoppio del secondo conflitto mondiale.
Tutto chiaro? Ci sono domande?
Si Molinaroli dica!

- Ma quindi vedendo le cose dal punto di vista della sequenzialità degli eventi secondo lei cosa sarebbe successo se l'Intesa non avesse calcato la mano? Si sarebbe potuto evitare il conflitto?

- È difficile dirlo con certezza, ma potenzialmente si. Se il costo dei risarcimenti fosse stato più congruo, se non avesse messo in ginocchio il popolo tedesco forse non sarebbe successo quello che è successo.
Se i tedeschi non fossero stati allo stremo delle forze ed al limite della sopravvivenza probabilmente Hitler non avrebbe avuto la possibilità di far leva sulla disperazione delle masse.
Perché tenetelo bene a mente, Hitler era tanto malvagio quanto geniale, era stato in grado di dare una speranza a tutti, di toccare i tasti giusti per essere eletto legalmente ed a gran voce.

- Quindi prof sta dicendo che anche un solo piccolo ed insignificante evento può cambiare drasticamente il corso della storia?

- Esattamente Franchini!

- Ma come è possibile?

- Provo a farti un esempio più semplice. Immagina se il giorno in cui i tuoi genitori si sono messi insieme non fosse andato esattamente in quel modo. Se uno dei due non avesse accettato l'invito per un aperitivo, evento insignificante, ma essenziale per te! Se quel giorno non fosse esistito tu oggi non saresti qui ad assistere a questa lezione

- Wow! Che trip pazzesco prof! Ma quanto alcol le ci è voluto per giungere a queste conclusioni?

- Molinaroli insomma!!! Scoprirai un giorno che non sono necessarie sostanze, di nessun tipo, per aprire il cervello ed imparare a pensare. Dica Cusaro

- Prof, una curiosità, c'è un evento della sua vita che vorrebbe cambiare per scoprire cosa sarebbe successo in caso?

- Domanda piuttosto personale a dirla tutta e anche difficoltosa nella risposta. Direi che è ambivalente, ci sono momenti in cui penso che si, vorrei sapere come sarebbero andate le cose se in quel giorno non ci fosse stato un determinato evento, ma contemporaneamente se quel giorno non fosse andato in quel modo, io non sarei quella che sono oggi e voi non sareste qui ad ascoltare questa meravigliosa lezione!

Quest'ultima frase di Asia scatenò l'ilarità generale. Adorava i suoi studenti e quelli della terza liceo erano sempre particolarmente attivi e partecipi, con loro riusciva sempre a trovare ottimi spunti di riflessione, ed anche in quella spiegazione potenzialmente noiosa era riuscita ad attivare l'attenzione degli studenti, a trovare un punto di contatto con la sua vita e soprattutto una soluzione riguardo tutto ciò che stava accadendo in quel momento particolare della sua esistenza.

Loro ormai dopo anni stavano imparando ad utilizzare la testa ed a pensare, a fare collegamenti con le varie materie ed era sempre piacevole aprire dibattiti di quel tipo, anche se a volte era costretta a mettere un po' di sé in quelle lezioni.
E lei, sapeva bene che quelle piccole confessioni erano necessarie per renderla umana davanti agli occhi di quegli adolescenti che vedevamo i professori come divinità, per rendersi diversa dai suoi colleghi che si credevano dèi scesi in terra e soprattutto era l'unico modo per appassionarli a materie che di base definivano inutili e per dirla come direbbero loro "una rottura".

Lo scopo di Asia era aprire le giovani menti, avvicinarle al pensiero del passato, a non odiare tutte le materie e a non soffermarsi su un elenco infinito di date.
Scoprire la storia e la letteratura per scoprire sé stessi.
Per lei era importante creare un rapporto di fiducia, un ponte tra una generazione di vecchi ipocriti ed una di giovani arrabbiati col mondo e vittime degli anziani.

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