Capitolo 38

218 14 4
                                    

11 agosto 2019

Finalmente mare, non è ancora tardi ma la sabbia scotta già sotto i piedi, il sole è caldissimo ma soffia una brezza leggera in quella spiaggia che hanno scelto per passare una giornata di riposo insieme a tutta la famiglia di lui.

Tutti insieme occupano molto spazio e sono anche abbastanza caotici ma dopotutto cosa ci si può aspettare da sette persone su una spiaggia? Occupano sdrai ed ombrelloni, la piccola Miria esaltata come sempre sparge giochi per tutta l'area che occupano, paletta, secchiello, gli stampini e qualunque cosa immaginabile, per poi prendere un materassino sgonfio e portarlo agli adulti o meglio, ad uno in particolare

- Zio Ermal me lo gonfi?

Lui annuisce, non può proprio dire di no a quegli occhioni giganti che gli ricordano troppo quelli di sua sorella, nel frattempo Rinald festeggia perché almeno per quella giornata potrà rilassarsi e non essere al centro dell'attenzione della nipotina.

Ermal invece era consapevole che non si sarebbe rilassato nemmeno per sbaglio in quella giornata, l'avrebbe trascorsa con lei ogni momento, a fare il bagno, il castello, giocare con la palla, sulle reti elastiche e da bravo zio assente l'avrebbe viziata in ogni modo possibile.

Non appena ogni cosa fu pronta, i vestiti piegati nelle borse, i teli stesi al sole ed i corpi imbiancati di crema si prepararono per fare il bagno, si fiondarono in acqua tutti insieme, Miria teneva la mano ad entrambi i suoi zii che non appena poterono la sollevarono in aria per le braccia e la lanciarono in acqua, riemerse un attimo dopo felicissima, non vedeva l'ora di ripetere l'esperienza.
Si faceva lanciare in acqua in ogni modo ed era al centro dell'attenzione fino a che Ermal non coinvolse Asia:

- Asia! Perché non fai vedere a Miria che fai il salto mortale?

- Ma tu non stai bene!

- Eddai! Lo fai con i pattini ai piedi qua sei in acqua! Cos'è? Non è abbastanza pericoloso cosi?

Sorrise beffardo e fece in modo che a fare pressioni ci fosse la piccola ed ora anche tutti i presenti che non vedevano l'ora di assistere all'acrobazia.

- Scusa e chi è che mi tira su?

- Io! Parti dalle spalle ovviamente! Non ci riesco a tirarti su con le braccia!

Si mise a ridere e si arrampicò sopra le spalle del fidanzato, gli intimò di togliere le mani dalle sue caviglie e sotto gli occhi di tutti si lanciò in acqua con quel salto.
La bambina era felicissima e voleva assolutamente che la ragazza le spiegasse come fare perché anche lei voleva provare le cose difficili, ma si sottrasse a quell'obbligo, avrebbe dovuto imparare quegli esercizi in un ambiente adatto e con la giusta preparazione.
Erano davvero tutti felici, tranne Miria, un po' delusa da quella negazione.

Nel primo pomeriggio, dopo aver pranzato al sacco con tutte le prelibatezze cucinate dalla madre di Ermal si stavano rilassando.

I due ricci se ne stavano sotto al sole con la pancia all'aria come due lucertole, la piccola dormiva al fianco del suo papà e le tre donne se ne stavano a chiacchierare del più e del meno.

Asia si stava lasciando alle spalle la timidezza ma si rese conto che entrambe avevano notato la cicatrice sulla sua pancia e più volte l'avevano guardata di sfuggita senza però avere il coraggio di chiedere che tipo di operazione avesse subito per guadagnarsela.
Avevano anche notato i diversi tatuaggi che adornavano il suo corpo e si resero conto di quanto fosse diversa da Silvia, un'altra persona, malinconicamente nascosta dietro ad un sorriso.

Passò parecchio tempo in quell'adorabile situazione di relax, quando Ermal s'intromise nei discorsi:

- Amore, mi puoi mettere altra crema? Mi sa che mi sto scottando, sento le spalle che pizzicano!

UnexpectedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora