5 giugno 2019
Asia ed Ermal non si scrivevano da due giorni, da quella litigata, nessuno dei due aveva preso in mano il telefono e scritto all'altro, né un messaggio, né una telefonata.
Ma entrambi si erano visualizzati le storie di Instagram, ed i post sui vari social, peggio di due adolescenti.
Non si rendevano conto di quanto fossero stati infantili entrambi, erano talmente abituati alle loro vecchie relazioni da avere difficoltà a realizzare di essere con persone nuove, diverse, con altre abitudini e necessità.Asia e la sua libertà, Ermal e la sua mancanza di affetto.
Lei abituata a fare ciò che voleva, ad essere perfetta per Tommy che sapeva sempre come tenerle testa, prenderla e trascinarla nella comfort zone, che era testarda come un mulo ma dolce come una pesca ad agosto se solo si aveva la pazienza di aspettare a coglierla, non anticipare i tempi per la voglia di gustarla.
Lui abituato alle dolci carezze ed ai baci, alle mille attenzioni e a tanto affetto, lui che da sempre aveva paura di non essere abbastanza e sentiva il bisogno dell'amore, che era dolce come una mela caramellate, troppo spesso si rischiava di fermarsi dopo pochi morsi per paura di restare coi denti incollati, senza rendersi conto che poi il caramello finisce e si gusta un connubio perfetto tra lo zucchero ed il frutto.
Proprio lei che quel giorno si era stancata del silenzio assordante che si era creato, di quel muro che prima avevano scavalcato e che ora si stava ricostruendo mattone dopo mattone. Era testarda è vero ma non stupida! Prese così in mano il cellulare:
-Ciao Marco! Ascolta me lo fai un favore?
-Sto partendo ora per fare una sorpresa ad Ermal, me lo riesci a procurare un pass?
-Ok grazie a dopo!
Bene il pass le sarebbe arrivato per mail di lì a poco, doveva solo guidare fino a Verona, se non avesse trovato troppo traffico sarebbe arrivata per le sei, giusta giusta per un aperitivo.
*
-Marco c'è un problema! Il pass via mail non va bene, mi riesci a portare la copia cartacea in ingresso?
Salutò l'amico con un bacio sulla guancia suscitando l'invidia di tutte le fan disposte alle transenne nella speranza di ricevere una foto o un autografo di un qualche idolo.
Avevano fatto una ola all'arrivo di Marco nella speranza di poter vedere il riccio spuntare dietro di lui, ma ciò non accadde. Era in camerino ed appena dentro l'anfiteatro Asia percorse il corridoio tra il primo ed il secondo anello delle mura dell'Arena alla ricerca del camerino con il nome di Ermal appeso fuori dalla porta.
Non arrivò mai a quella porta, Ermal era in quel corridoio pieno zeppo di storia, ma non era solo.
Se ne stava appoggiato alla parete, indossava un paio di jeans neri semplicissimi ed una t-shirt bianca, non aveva nessuna collana al collo, ma i polsi avevano ogni bracciale al posto giusto.
Quei maledetti capelli incasinati erano stati domati almeno in parte da un elastico, non indossava gli occhiali da sole come era solito fare.
Ma non fu proprio il suo aspetto ad attirare la sua attenzione.Di fronte a lui, con un atteggiamento piuttosto intimo stava una biondina, teneva la mano destra posata sulla spalla di lui e con l'altra gesticolava. Era una ragazza bellissima, capelli biondi, non chiarissimi, indossava un cappello tipo basco verde militare, abbinato a dei jeans corti dello stesso colore ed una canotta rosa shocking. Stava davvero bene vestita così.
Ma quando incontrò i suoi occhi si rese conto che non era una qualsiasi.Ragazza paradiso era di fronte a lei.
Ermal si girò per capire cosa aveva attirato l'attenzione di Silvia che ora era distratta e non lo ascoltava più, ma aveva bisogno, un disperato bisogno che lei capisse, che lo aiutasse a capire cosa fare.
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Unexpected
Fanfiction|| COMPLETA!! || Asia è una giovane donna, ama la letteratura, ed in essa si nasconde ogni volta che pensa all'amore. Sentimento che rifiuta con forza. Ma un giorno il destino organizza un crudele appuntamento per lei. Il vento gelido e l'asfalto um...