Capitolo 30

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 20 luglio 2019

È la sera del concerto, la piccola Clarissa ancora non sa che la sua cara cugina ha una relazione con il suo cantante preferito, è l'unica a non sapere nulla, l'unica che continuerà a non sapere nulla fino all'ora di pranzo del giorno successivo.

Asia in accordo con sua zia ha deciso di non dirle nulla prima del dovuto, soprattutto per evitare che nell'euforia del concerto si lasci sfuggire alcune informazioni essenziali. Non vuole rischiare visto che per ora la sua relazione è ancora ben protetta, nascosta ai più ed essenzialmente normale.

Elena ha scoperto tutto la sera prima, l'idea iniziale era di farle una sorpresa e farle sapere tutto al concerto ma non se la sentì di mentire ancora, aveva bisogno di condividere quella gioia con qualcuno.
Così, sedute al tavolo fuori da casa di Elena, finchè giocavano una partita a briscola come nei peggiori bar di periferia e sorseggiando una specie di mojito fatto in casa decisamente troppo alcolico, Asia lasciò che le parole fluissero.

Iniziò a spiegare proprio dal principio, dall'incidente di dicembre, le prime uscite, le litigate, la volta in cui lo aveva sbattuto fuori casa e quella in cui lei era corsa a trovarlo ai music award. Aveva confidato finalmente ogni cosa all'amica incredula.
Non riusciva a connettere bene i pensieri la riccia, per mesi aveva visto Asia innamorarsi sempre di più di un uomo, ma mai aveva immaginato che potesse trattarsi di Ermal Meta.

-Non posso credere che non mi hai detto nulla! Nemmeno un autografo piccolino! E poi spiegami perché avremmo dovuto comprare i biglietti del concerto se stai insieme al cantante e soprattutto perché dobbiamo stare fuori. Non puoi convincerlo a farti entrare lo stesso?

- Non devo convincerlo a fare nulla. Mi ha già dato due pass di sua spontanea volontà. Volevo farti una sorpresa e raccontarti tutto direttamente domani. Ma non volevo farti morire.

- Non ci posso credere! A te si toga ti! (ah sei furba tu)

Risero, ogni tanto Elena se ne usciva con qualche frase d'incredulità, era davvero difficile immaginare l'amica di sempre con un cantante.
Di solito quelle sono persone che vivono in mondi lontani, che non si mescolano alla gente comune, vivono lassù sull'olimpo e puoi vederli solo vicino ad un palco.
Invece quella domenica Ermal sarebbe giunto in quel piccolo rettangolo di mondo al centro della pianura ed in mezzo ai campi, al fianco di Asia.

Per Elena era incredibile ma era felice per Asia, finalmente la vedeva serena, sapeva che aveva mille dubbi esistenziali di ogni tipo, ma lo vedeva che non era più malinconica.

*

Asia era in camera, la porta aperta mentre si preparava, stava scegliendo cosa mettersi per stare comoda ma allo stesso tempo risultare bella agli occhi del ragazzo.
Sua madre era ferma sulla soglia ad osservarla mentre inconsapevole d'essere guardata spulciava nella valigia, accostava i vestiti al suo corpo di fronte allo specchio e poi di eliminava.

Sorrise nel vedere sua figlia così.
Non era felice da molto tempo, spensierata come una normale ragazza della sua età.

Non le importava assolutamente nulla del lavoro di quell'uomo, poteva essere un cantante famoso in tutto il mondo come l'ultimo degli spazzini, importava solo che in qualunque modo avesse dipinto la serenità sul viso della sua bambina.

A vederla così era impossibile pensare a tutti i momenti bui passati, la depressione e tutte le paure che avevano riempito le vite di tutti coloro che vivevano al suo fianco.

I giorni dopo la morte di Tommy, quando chiusa in camera in lacrime evitava ogni contatto col mondo, nessuno aveva il diritto di entrare, rifiutava il cibo e l'acqua, continuava solo a piangere. Nascondeva il viso nel cuscino e copriva il suo corpo con le coperte, teneva stretto a sé un pupazzo a forma di unicorno che lui le aveva regalato e non c'era modo di entrare in contatto con lei. Era estraniata dal mondo, immersa nel suo dolore.

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