Osrick fece in modo che Nancy riuscisse a concentrarsi al meglio per affidargli ogni suo segreto, ogni suo desiderio e tutto ciò che era rinchiuso nella sua mente, passando tutto in una pietra che portava sempre al suo collo. Osrick venne quindi a conoscenza anche delle sue paure e dei suoi dubbi relativi Dylan e Judoc, oltre alle paure che nutriva nei confronti della storia fra Hope e Caleb, del suo timore che potesse divenire qualcosa di serio. Una volta terminato, Nancy si sentì quasi del tutto vuota ed ogni pensiero, ogni preoccupazione, era scomparso. Per la prima volta in vita sua, si sentiva leggera, riusciva a sentirsi libera da ogni peso. -Adesso credo che sia il momento- disse Osrick, dopodiché Nancy posò una mano sulle menti di Dylan e Judoc. Iniziò a concentrarsi sui ricordi rinchiusi nella sua mente, ripercorrendo al contrario tutto ciò che era successo. Tutto ciò che vide inizialmente ed a lungo, fu una specie di ombra nera, che sembrava possedere le loro menti, guidando le loro azioni. Lei riusciva a vedere solamente due piccole luci, molto fioche, che assumevano la forma di una sagoma umana e che sembravano relegate in un luogo molto piccolo e dal quale non potevano scappare. Sentiva un piccolo brusio, ma non riusciva a distinguere nulla di concreto, se non una sola parola: "Oscurità". Dopo questa visione, si ritrovò catapultata semplicemente al momento della nascita di Michael e come, prima che lei avesse partorito, una specie di ombra strisciasse lì vicino, per raggiungere poi i due guardiani. Tutto ciò che vide, era poi quello che lei reputava non servisse. Tuttavia, continuando ad indagare, aveva scoperto che Dylan era in combutta con Judoc ed altri per eliminare dall'ordine dei guardiani gli ibridi, perché secondo loro si perdeva la purezza. -Non credo che Nancy e Malcom abbiano il diritto di essere fra di noi e avere accesso a tante informazioni preziose: non bisogna dimenticare ciò che è successo in passato per colpa di quelli come loro e se dovessimo abbassare la guardia, questo potrebbe portare alla nostra distruzione- diceva Dylan, riuscendo a raccogliere il consenso anche degli altri guardiani, mentre Osrick sosteneva il contrario: -Avere delle persone così forti al nostro fianco, ci permetterà di sopravvivere. Non dobbiamo dimenticare la loro importanza nello scontro finale contro Keila-. Quella discussione l'aveva sorpresa e non le sembrava giusto che venisse occultata una simile cosa da parte di un guardiano. Ovviamente doveva aspettare di riavere i suoi ricordi per giudicare al meglio la situazione. -Bene. Vedo che ormai fra di noi siamo divisi!- esclamò Judoc, dopo averli osservati discutere. -Io penso che entrambi possiate avere ragione, in parte. Se li teniamo con noi, possiamo tenerli sotto controllo ed intervenire qualora la situazione dovesse peggiorare. Quindi, secondo me, la cosa migliore è di accettarli fra di noi e mostrarci contenti-. Nancy, nonostante le forte emozioni del momento, riuscì a notare che in entrambi i momenti, era presente una specie di fumo nero, che sembrava quasi entrare in Dylan e Judoc, facendoli comportare in maniera alquanto strana. Dopo questa piccola discussione, Nancy ripercorse il momento in cui vennero accettati fra i guardiani, di come l'ombra sembrasse ritirarsi in un punto preciso ed osservare ghignante la scena. Cercò di aggrapparsi alle loro figure per capire da dove provenisse quell'ombra, ma quel viaggio nel tempo, riuscì a condurla solo fino al momento in cui Dylan e Judoc conobbero per la prima volta Keila. Lei era una delle donne più dolci che potessero aver conosciuto, finché non decise di voler vivere per sempre e fare tutto ciò che voleva. Vide questo fumo nero, accompagnare Dylan e Judoc, sebbene non rimanesse visibile per sempre. Nancy, a questo punto, decise di concentrarsi sui ricordi riguardanti Dylan e Judoc, non avendo il potere necessario per dirigere la sua attenzione anche ad un altro essere. Le sue visioni la portarono al momento in cui Dylan e Judoc, allontanandosi dagli altri guardiani, avevano versato al suolo una specie di contenitore, un'anfora particolare, da cui era fuoriuscito del liquido nero che si era concentrato in uno spazio vicino. Nancy non riuscì a continuare e si risvegliò molto debole, mentre perdeva sangue dal naso. -Che cosa hai visto?- chiese con una certa retrosia Osrick, temendo che lei fosse venuta a conoscenza di alcuni particolari molto delicati. -In queste visioni ho potuto capire che loro sono sotto il controllo di qualche cosa, forse l' "Oscurità". Ho ripercorso tutti i loro ricordi, ma l'unica cosa che ho potuto comprendere è che sono sotto il suo controllo dal momento in cui hanno conosciuto Keila-. Osrick, non appena sentì quel nome, Oscurità, ebbe una specie di sussulto, ma cercava di mascherarlo. -So che tu ci nascondi qualcosa di molto più importante- disse infine Nancy, rivolgendosi ad Osrick e proseguendo -Tu hai conosciuto Keila, proprio come loro e sapevi che stavano cercando di aiutarla. Eppure non hai fatto nulla per impedirlo, non li hai salvati. Perché?-. Osrick si lasciò cadere delicatamente sulla sedia dietro di lui e disse -Io non credevo che il loro fine fosse questo, né credevo che fosse una cosa tanto seria. Io pensavo fosse un gioco innocente fatto da loro, una specie di scherzo e solo ora mi rendo conto che non era così!-. Dopo quest'ultima esclamazione, Osrick prese l'anello che aveva sul dito, lo avvicinò alla propria mente e pronunciò una formula. Subito la magia che era in quell'anello, penetrò in lui, quasi come se si arrampicasse sul suo viso per giungere al suo naso e da lì, entrare nella mente. -Ora non è più il tempo di dimenticare, ma di ricordare- e così dicendo si avvicinò a Nancy. -Questi sono i tuoi ricordi. Credo sia giusto che prima di parlare di me, della mia storia e di quello che fin ora ho tenuto nascosto, io debba restituirti il tuo essere, perché soltanto così potrai valutare bene le diverse informazioni e le situazioni che ti ritroverai di fronte. Bene, ora devi aprire la tua mente a me, ma questa volta non deve essere per sottrarre dei ricordi. Per questa ragione, tu devi cercare di svuotare la mente, essere libera da qualsiasi preoccupazione e da qualsiasi dubbio. Ora devi ascoltare solamente me: tutto il resto può attendere-. Nancy iniziò a rilassarsi ed anche per lei, l'energia racchiusa in quella collana, salì fino a giungerle. -Ora sei pronta per ascoltare- disse Osrick, riponendo al suo posto la collana. Malcom era vicino a sua moglie e così Hope, ma la loro attenzione era rivolta completamente ad Osrick, che decisi di portarli in un'altra stanza. -Qui non siamo al sicuro- disse Osrick, così andarono in una stanza solitaria dove potevano tranquillamente chiarirsi. -Ora non perdiamo altro tempo: credo sia giusto sapere tutto ciò che può essere utile per combattere il nostro nemico, quindi raccontaci tutto!- esclamò Malcom e Osrick, con la testa leggermente bassa, proseguì -Sì, sono d'accordo. Allora inizierò a raccontarvi tutto dall'inizio-.
STAI LEGGENDO
LICANTROPO IGNARO 2: LA RINASCITA DELL'OSCURITA'
ParanormalSono passati 15 anni dalla guerra contro Keila. Hope ha sviluppato i suoi poteri di guaritrice ed ha avuto un fratellino di nome Michael , che presto presenterà il potere strabiliante di condizionare i sentimenti altrui. Sfortunatamente quella pace...