-Mamma, ti prego, raggiungimi al più presto- rimbombò improvvisamente la voce di Hope nella mente di Nancy. -C'è stato un incidente ed ora Caleb è molto grave- spiegò Hope, che cercava di concentrarsi per poter utilizzare le sue arti curative su di lui. Nancy si era fermata improvvisamente, scusandosi con suo marito e Nathalie, dicendo che aveva un momento bisogno di andare al bagno. Non appena ebbe varcato la soglia di quella porta e dopo essersi assicurata che non ci fosse nessuno pronto a vederla, aprì un portale ed in un istante si ritrovò a casa di Nathalie. -Cosa è successo?- chiese, non appena vide Hope con le mani intrise di sangue e Caleb privo di sensi. -Siamo andati al Real Bosco di Capodimonte e una volta usciti, mentre stavamo andando verso la macchina, siamo stati aggrediti da una band. Noi abbiamo dato loro tutto ciò che avevamo, ma uno di loro ha pugnalato Caleb. Mamma, temo che la ferita sia troppo grave, sento il suo ultimo respiro-. Nancy sapeva che se non fosse capace sua figlia di salvarlo, nessuno ci sarebbe riuscito, ma notava quanto fosse scossa. -Ascoltami ora- le disse, avvicinandosi e prendendole le mani. -La cosa più importante ora è che tu ti concentra sulla sua guarigione: i tuoi poteri sono cresciuti così tanto, che sono certa ce la farai, ma solo se ti concentri. Ora devi pensare solamente a guarirlo e dopo ci occuperemo del resto-. Hope cercò di tranquillizzarsi e grazie al sostegno di sua madre, riuscì a salvare Caleb. -Dormirà per un po', ma è salvo. Mamma, cosa gli racconterò? Quando scoprirà che si è salvato, dopo aver sentito di essere così vicino alla morte...- iniziò a chiedere Hope, sempre più in preda al panico. -Calmati Hope- le disse Nancy, anche se sentiva la sua stessa agitazione. -Ora dobbiamo trovare una spiegazione logica a tutto, ma prima bisogna ricostruire i fatti-. Hope iniziò a concentrarsi per ricordarsi tutti i particolari e ad un certo punto ricordò che l'auto doveva ancora essere al parcheggio. -Certamente potremmo fargli dimenticare tutto- propose Nancy, credendo che fosse la cosa migliore, ma Hope le rispose che non era possibile: -Io l'ho curato, ma visto che la ferita era così profonda e lui era giunto così vicino alla morte, fargli dimenticare ciò che è accaduto, potrebbe addirittura causare la sua pazzia: dimenticando ciò che è accaduto, potrebbe avere dei flash di quei momenti ed iniziare a pensare a qualcosa di più serio. Io credo che la cosa migliore sia che affronti la situazione, sapendo la verità-. Nancy sapeva a cosa si riferiva Hope: una volta, all'inizio del suo periodo di cacciatrice, aveva avuto un'esperienza simile. -Beh, mezze verità- disse poi, cercando di trovare il modo giusto per spiegare a Caleb e alla sua famiglia quanto avvenuto. -Per cominciare potrai dire a Nathalie dove siete stati e raccontare dell'aggressione subita mentre vi dirigevate alla macchina. Poi basterà dire che...beh, credo sia più verosimile che tu abbia chiamato l'ambulanza-. Hope cercava di memorizzare le parole di sua madre, sperando che potesse convincere anche il resto della famiglia. -Per quanto riguarda l'auto, la prenderemo insieme a Nathalie, così potrai dire di essere salita a bordo dell'ambulanza- proseguì Nancy, mentre Hope la osservava con una certa perplessità. -Scusa, ma se chiederà perché non è stato tenuto in ospedale, cosa diremo?- le chiese infine, cercando di trovare le giuste parole. -Le diremo che i medici hanno fatto quanto possibile, hanno fatto una trasfusione di sangue e poi, non potendo fare altro per lui, avevano deciso che potesse tornare. Tu, per non far preoccupare ulteriormente Nathalie, hai deciso di firmare per farlo uscire, dicendo che sua madre non era vicino e che tu sei la sua fidanzata. Solo che ora bisogna essere convincenti-. Hope era riuscita a calmarsi quasi completamente e aveva deciso di seguire i consigli di sua madre, ma ora c'era dell'altro a turbarla, in una maniera così evidente. -A lui dovrei dire qualcosa: ha visto i miei poteri e dato che era debole non ho utilizzato su di lui i poteri della collana. Io...mamma non possiamo farlo venire con noi?-. Nancy aveva notato lo sguardo supplichevole di sua figlia e pensava ci fosse dell'altro. -Vedi, quando finalmente siamo stati soli, senza distrazioni e senza che sua madre potesse intromettersi, lui mi ha chiesto di poter venire con noi o che io restassi qui.. come sua moglie-. Nancy non sapeva come doveva sentirsi: da un lato era felice che la sua bambina avesse trovato l'amore, ma dall'altro era triste perché sapeva che quella storia era difficile, se non addirittura impossibile. -Hope, tu sai cosa sta succedendo- disse, avvicinandosi verso Hope e ponendole una mano sulla spalla. -Io sarei felice di ospitarlo o che magari tu potessi restare. So che saresti felice tra gli esseri umani.... ma non posso permetterlo- disse, chiudendo quella discussione in una maniera piuttosto frettolosa. Hope non aveva bisogno di ulteriori spiegazioni e si preparò per recitare la parte che sua madre le aveva assegnato. -Ora io devo andare, altrimenti cominceranno a preoccuparsi- disse Nancy ed aggiunse -Io dirò che mi è arrivato un messaggio e per questo torneremo qui-. Hope assentì col capo e vide sua madre scomparire al di là del portale. Si avvicinò a Caleb e lo osservava nel suo stato di incoscienza: scoprire tutto, sarebbe stato per lui un fardello troppo pesante da sopportare ed era proprio per il suo amore che non poteva condividere il suo segreto. Non appena Nathalie sarebbe stata rassicurata, circa le condizioni di suo figlio, Nancy e la sua famiglia, sarebbero ritornati a casa. Restare in quella splendida città era ormai inutile, sentendosi costantemente sotto pressione per fare ciò che non poteva.
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-Ho appena ricevuto un messaggio da Hope!- esclamò Nancy, uscendo dal bagno con uno scatto fulmineo e agitando il cellulare. -Sembra che abbiano avuto un incidente, ma ora sono a casa- proseguì e rivolta a Malcom fece un cenno per fargli comprendere che bisognava andare. Nathalie sembrava fuori di sé: in quel momento a Nancy avrebbe fatto piacere poter rassicurare la sua amica, dicendole che era fuori pericolo, ma non poteva parlarne come se sapesse tutto. -Caleb, dove sei?- chiese Nathalie non appena posto il primo piede in casa. -Siamo qui- rispose Hope, visto che Caleb ancora non aveva ripreso i sensi. Nathalie salì rapidamente quella breve rampa di scale e giunse nella camera di suo figlio: non appena lo vide sporco di sangue, chiese a Malcom di tenere fuori dalla stanza Julie e Paige ed entrò, sedendosi sul letto, al fianco di suo figlio. -Cosa è successo?- chiese poi con un tono duro ad Hope, dato che la riteneva la causa di quella situazione. -Ecco, lui mi aveva portato al Real Bosco di Capodimonte e ci siamo goduti il panorama. Quando stavamo andando verso la macchina una gang ci ha attaccati e ci ha tolto tutto. Io ho chiamato un'ambulanza con un telefono pubblico e sono andata in ospedale. Qui gli hanno fatto una trasfusione e lo hanno rispedito a casa: per lui non avrebbero potuto fare più nulla-. Nathalie guardava costantemente e con attenzione suo figlio, sfiorando delicatamente la sua mano e sussurrandogli delle parole all'orecchio, come per far sentire la sua presenza. Hope osservava la scena ed in un certo senso si sentì serena: sapeva di lasciare Caleb in buone mani.

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LICANTROPO IGNARO 2: LA RINASCITA DELL'OSCURITA'
ParanormalSono passati 15 anni dalla guerra contro Keila. Hope ha sviluppato i suoi poteri di guaritrice ed ha avuto un fratellino di nome Michael , che presto presenterà il potere strabiliante di condizionare i sentimenti altrui. Sfortunatamente quella pace...