26 luglio
Quella stessa sera, Caleb riaprì gli occhi e si mostrò alquanto confuso. Sua madre lo strinse fra le braccia e piangeva, mentre Hope cercava di elaborare quanto doveva dirgli. -Ora la cosa più importante è che riposi- disse Hope, notando l'atteggiamento eccessivo di Nathalie. Nancy aggiunse -Non ti preoccupare Nathalie: avrai tutto il tempo di stare con lui domani, ma Hope ha ragione, lui ha bisogno di riposare-. Nathalie si allontanò da suo figlio e così stavano per fare tutti gli altri, ma con un filo di voce, Caleb chiamò Hope al suo fianco. -Domani...- disse lei, cercando di avere ancora più tempo per riflettere su quanto accaduto. -Voglio sapere..- disse Caleb ed il resto della frase, fu quasi sussurrato ad un volume così basso, da non riuscire a comprendere. -Credo che tu possa restare solo un minuto- disse Nathalie, sebbene con una certa retrosia e desiderando di poter essere al posto di Hope. -Però non devi affaticarlo- aggiunse sua madre, facendole un occhiolino e accompagnando fuori gli altri. -Cosa è successo?- riuscì a balbettare Caleb, sforzandosi di essere il più chiaro possibile. -Sei stato ferito con un coltello e dei medici ti hanno curato, per portarti poi a casa- si sbrigò a rispondere Hope, cercando di sembrare il più possibile sincera. -Io.. tu..hai parlato con....- iniziò a chiedere Caleb, mostrandosi sempre più confuso. Lui ricordava di averle detto qualcosa di importante, ma non riusciva a capire di cosa si trattasse. -Ascolta, sei stato ferito e hai avuto un duro colpo alla testa. Forse domani riuscirai a ricordare meglio e ti spiegherò tutto. Ora riposa e cerca di ricordare solo che io ci sarò sempre per te-. Caleb si sforzava di restare sveglio, ma a causa della sua ferita era ancora piuttosto debole, così si addormentò. Hope gli sistemò la coperta e gli diede un bacio sulla fronte, dopodiché raggiunse gli altri. -Credo che dormirà per tutta la notte- disse, dopo aver chiuso delicatamente la porta alle sue spalle. -Domani informerò il dottore e lo farò visitare- disse Nathalie, sempre più preoccupata per la sua salute. Hope temeva che il dottore potesse scoprire qualche cosa se avesse fatto delle analisi più approfondite, così come il modo in cui era stato "ricucito" il suo cuore. Dopo la cena, Nathalie andò nella stanza di Caleb, decisa a restare al fianco di suo figlio nel caso gli fosse servito qualche cosa. Hope andò nel suo letto, cercando di abbandonarsi ad un sonno profondo, ma si ritrovò a rigirarsi continuamente nel letto, presa da un'inquietudine assurda e temendo che la sua storia fosse finita per sempre.
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-Papà, ieri, io... beh ti ho seguito- trovò il coraggio di ammettere finalmente Bryan, poco prima di andare a letto. James lo osservò, lo scrutò, per riuscire a capire quale tipo di pensiero aveva attraversato la sua mente nel momento in cui aveva visto scomparire suo padre insieme a quell'uomo e a quella donna che per lui erano due sconosciuti. -Vedi papà, io avevo notato il tuo atteggiamento ed avevo pensato che stessi nascondendo qualcosa. Poi quando ho visto quella donna...- cominciò a dire e quasi si trovò in imbarazzo a porgli quella domanda che aveva in mente. James comprese cosa volesse dire e stroncò la conversazione: -ci siamo visti a quell'ora tarda solo perché era un incontro di lavoro: non volevo deludere te o la mamma e quindi non volevo dirvi nulla. Lo so che vi avevo promesso nessun tipo di legame col lavoro, ma è sopravvenuta un'emergenza e...- gli spiegò, per poi proseguire -Ad ogni modo ti garantisco che per il resto delle vacanze non avrò nessun altro contatto con il mio ufficio e ci godremo fino all'ultimo momento-. Bryan si decise a dimenticare tutti gli altri particolari, pensando che la stanchezza di quella sera, gli avesse fatto vedere le cose in una maniera distorta. -Papà, credi che potremmo visitare anche Nancy e la sua famiglia? Voglio dire, è stato molto bello restare con loro- chiese poi Bryan e James comprese il motivo per cui lui volesse andare a trovare Nancy: lo aveva osservato per buona parte della serata e aveva notato l'attrazione che provava per Hope. -Non credo che sia possibile: da quello che so, presto partiranno e devono organizzare molte cose prima di andare via- gli spiegò, sperando che riuscisse a dimenticare al più presto Hope, visti i vari problemi che stavano coinvolgendo il mondo soprannaturale e sapeva che una storia fra loro non poteva neanche cominciare. -Ora non pensare a nulla e cerca di goderti il resto delle vacanze- disse James, cercando di distrarlo da quell'argomento che per lui era piuttosto complicato da affrontare. Andarono a letto, ma non prima di aver pensato a come trascorrere la giornata seguente.
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27 luglio
Quel giorno iniziava veramente in una maniera tenebrosa: il cielo nuvoloso, sembrava accompagnare la tristezza che pervadeva Nathalie e i suoi ospiti. Caleb non si era ancora risvegliato ed il polso era molto debole. Hope, nonostante fosse la migliore guaritrice, temeva di non essere stata capace di curarlo, a causa dei sentimenti che provava per lui. Nathalie accompagnava suo figlio ed era seduta su di una sedia al suo fianco, con la mano tesa verso la sua, stringendola delicatamente. Tutta la notte era rimasta in quella posizione, con la speranza di sentire la stretta di suo figlio e poter vedere il suo sguardo su di lei. Le palpebre erano divenute, però, troppo pesanti e lei si era addormentata. Fu forse la luce di quel fulmine o il suo tremendo rimbombo, a far destare dal sonno Caleb. Sentì la sua mano trattenuta da qualcuno, ma pensava fosse Hope: il forte colpo alla testa, gli aveva fatto dimenticare delle cose, oltre a procurare delle forti emicranie. Voleva ricordare tutto di quel giorno, perché sentiva di aver fatto qualcosa di importante e che poteva cambiare completamente la sua vita. Sapeva che l'unica persona capace di fare chiarezza era Hope, quindi avrebbe fatto il possibile per parlarle. Al momento, però, sapeva di doversi concentrare su sua madre e assicurarsi che stesse bene. Nathalie si risvegliò e non appena sentì che la sua mano era sottoposta ad una debole stretta, si volse verso suo figlio ed incrociò il suo sguardo. Cercò di trattenere le lacrime, ma la sua emozione fu tale, che non riuscì a farlo. Caleb mosse lentamente la sua mano verso di lei e le accarezzò il volto. Hope osservava Nathalie avvicinarsi a Caleb per dargli un bacio sulla fronte e questo l'aiutò a prendere una decisione: lei non gli avrebbe rivelato nulla e avrebbe trovato le parole giusto per lasciarlo definitivamente.

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LICANTROPO IGNARO 2: LA RINASCITA DELL'OSCURITA'
ParanormalSono passati 15 anni dalla guerra contro Keila. Hope ha sviluppato i suoi poteri di guaritrice ed ha avuto un fratellino di nome Michael , che presto presenterà il potere strabiliante di condizionare i sentimenti altrui. Sfortunatamente quella pace...