CAPITOLO 34: L'INCONTRO DEI GUARDIANI

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27 luglio

-Perdonate questa brusca chiamata- disse Nancy, non appena si erano riuniti tutti gli altri guardiani e proseguì -C'è bisogno di parlare urgentemente per poter prendere delle decisioni importanti. Ad ogni modo vorrei dare il bentornato più caloroso a Dylan e Judoc- disse e partì un applauso, per congratularsi con loro. -Grazie- disse Judoc a nome di entrambi e nonostante la reale felicità per il fatto che si fossero ripresi, subito dopo assunsero tutti uno sguardo serio, comprendendo che il motivo di quella riunione doveva essere preoccupante. -Credo che un po' tutti vogliate sapere cosa sia stato a ridurci in quelle condizioni. Per questa ragione abbiamo chiesto a Nancy di contattarvi tutti- iniziò a spiegare Dylan e poi proseguì -Vedete, dopo la morte di Keila abbiamo cercato di tenere separati i due mondi, quello umano e quello sovrannaturale: il nostro mondo risulta in una zona in cui gli umani non si spingerebbero e comunque c'è il rilevatore al confine che rimanda indietro gli esseri umani che si volessero spingere fin qui. Per quanto riguarda gli esseri sovrannaturali, è stato imposto il divieto più assoluto nei casi dei lupi e dei vampiri, mentre i maghi hanno un accesso molto limitato e solo dopo aver ottenuto un permesso. Tuttavia queste misure si sono rivelate scadenti, perché un essere umano è riuscito ad entrare-. I guardiani si scambiarono degli sguardi preoccupati, non riuscendo a credere che una cosa simile fosse possibile. -Non è che le misure di sicurezza non siano state efficaci- disse Judoc e spiegò -In realtà era la magia che possedeva il suo talismano che gli ha permesso l'accesso. Sembrava che sapesse tutto sul nostro mondo e che aveva su di sé una specie di protezione dalla magia e da tutto il resto. Noi credevamo si trattasse solo della collana che portava al collo, ma una volta tolta, lui ha comunque dato prova di resistere-. Nancy ci pensò per un momento e poi chiese -Ma non è che si trattasse di qualche mago o di qualche creatura sovrannaturale che ci era però sconosciuta? Insomma, tutto questo non poteva farlo nessun umano- disse, iniziando a credere che non fossero stati del tutto sinceri. -Beh, siamo riusciti a lanciare un solo incantesimo che ci ha rivelato la sua natura: dopo che era caduto il talismano, la sua forza era notevolmente più debole, quasi come se si trattasse di un semplice residuo di quel potere. Ad ogni modo, come ti abbiamo già accennato, ha preso un'anfora ed è andato via-. Nancy cercava di capire cosa avesse di speciale quell'oggetto, ma non ci fu bisogno di attendere la sua domanda, che Dylan disse -Beh, quell'anfora è un talismano che permette di raccogliere le energie da chiunque. Quell'anfora faceva parte dei manufatti più rari e potenti e nessuno avrebbe dovuto utilizzarla. Certo, per essere capaci di utilizzarla bisogna sapere molte cose, ma dato che potendo scegliere, lui ha preso con sé proprio quell'anfora, credo che sappia come utilizzarla-. Ci fu un momento di silenzio e riflessione, che venne smorzato dall'intervento di Osrick: -Come sapeva dove trovarla? Ed inoltre perché questo consiglio non è stato messo al corrente di tutto ciò?-. -Io non so perché abbia scelto proprio l'anfora e per quanto riguarda il consiglio, noi abbiamo fatto un inventario di tutti gli oggetti e quell'anfora risultava in nostro possesso. Forse si è persa una parte della documentazione- spiegò Dylan e Judoc riprese -Non credo sia importante concentrarsi sul modo in cui hanno preso quell'oggetto, quanto più scoprire dove si trova ora e come impedire a quell'uomo di utilizzarlo-. Judoc tirò un sospiro e si notò che era ancora debole dopo lo scontro con quella persona. -Io credo che la cosa migliore per il momento, sia impedire che la usi contro di noi: non soltanto può prendere l'energia, ma può anche rilasciarla, permettendo al suo utilizzatore di entrare qui e depredare il nostro mondo, rendendolo capace di sconfiggere anche noi. Per questa ragione bisogna erigere una barriera, che non permetta a nessun umano di oltrepassarla e altrettanto per le altre creature sovrannaturali: non bisogna dimenticare che è una notte di luna piena- disse Dylan e Nancy, insieme agli altri membri del consiglio espresse il suo consenso. -Per questa ragione volevamo tutti i guardiani a questa riunione, ma a quanto pare ne manca uno- disse Judoc, dopo essersi alzato dalla sua sedia. -Lui non è potuto venire- disse Nancy, temendo ciò che volevano realizzare. -C'è però Hope e magari potrebbe servire il suo forte potere-. -Siamo disposti a tentare- disse Osrick, convinto che potesse funzionare. -La barriera dei guardiani deve essere fatta dai 12 esseri magici più forti e credo che Hope sia una degna sostituta di suo padre-. Tutti concordi, i guardiani convocarono anche Hope e Nancy le spiegò come creare quella barriera. -Ovviamente ci vuole un breve rituale di preparazione per Hope e credo che sia meglio lo esegua io- si offrì Osrick, dopodiché si allontanò con la bambina. -Scusa, ma potresti togliermi una curiosità?- chiese Nancy, avvicinandosi cautamente a Dylan e poi proseguì -Se quest'anfora è così potente già di per sé, perché non ci concentriamo sulla sua ricerca, piuttosto che barricarci qui? Insomma, lui potrebbe sovraccaricare comunque la nostra barriera se prende molta energia. E poi cosa succederà alle persone a cui sottrarranno energia?-. Nancy scrutò con attenzione lo sguardo di Dylan, dal quale trapelava l'idea che stesse nascondendo qualcosa. -Vedi, quell'uomo è riuscito a riprendersi quel talismano e questo lo rende immune a qualunque incantesimo di localizzazione. Inoltre non ho proprio idea di dove possa essere andato ed ormai sono trascorsi vari giorni. Per quanto riguarda le vittime di quest'anfora...beh, gli umani muiono, quasi essiccati... mentre sugli esseri sovrannaturali, possono causare semplicemente un indebolimento o arrivare fino al privarli della loro essenza magica-. La loro conversazione fu interrotta dall'arrivo di Osrick, che annunciò che tutto era pronto. I guardiani, Hope compresa, si riunirono ed iniziarono a levare la barriera magica, una barriera così potente che riusciva a tenere lontano qualunque essere. Quella barriera aveva richiesto un grande sforzo di potere magico e tutti si salutarono. Nancy si allontanò in compagnia di Osrick, riuscendo a non farsi accorgere di ciò dagli altri. -Io credo che si tratti di quell'oggetto di cui mi hai parlato, quello con cui devolvevano il potere raccolto a Keila. Non penso che un essere umano potesse essere capace di compiere una simile missione da solo, senza che qualcuno lo abbia aiutato-. Osrick sapeva che Nancy poteva avere ragione, ma sapeva altrettanto bene che non potevano permettersi un passo falso, che rischiava di metterli contro tutti. -Se è un loro piano, devo ammettere che sono stati piuttosto convincenti- ammise Osrick. -Loro si sono procurati dei testimoni che hanno visto quell'attacco e crederanno alla loro storia. So che possa essere difficile per te, ma per il momento non possiamo fare altro-. Nancy sgranò gli occhi e con una voce tremante, esclamò: -Oh mamma!- e dopo un momento di silenzio, proseguì -come ha detto Dylan, questa è una notte di luna piena. Bisogna controllare che anche le altre creature sovrannaturali siano qui: così come è stato possibile per un essere umano entrare qui..- stava per dire, ma fu interrotta da Osrick -Altrettanto potrebbe essere che un essere sovrannaturale abbia trovato il modo di andarsene-. Nancy ed Osrick da soli non avrebbero potuto disfare la barriera e ormai non c'era più tempo: quello che restava era la speranza che si stessero sbagliando. Dopo aver lanciato un incantesimo per localizzare tutti gli esseri sovrannaturali, scoprirono la presenza di alcuni lupi mannari all'esterno della barriera e solo un'ultima esclamazione poté uscire dalle labbra di Nancy: -Questa sarà una notte di luna rosso sangue!-.

LICANTROPO IGNARO 2: LA RINASCITA DELL'OSCURITA'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora