28 luglio
"Ricordo solo che era giorno, ma i miei occhi sembravano non vedere più la luce del sole. Oscurità tutt'intorno e quella strana sensazione di sentirsi osservati. D'un tratto sento un odore acre e una striscia calda sul viso. Cerco di capire, finché non mi decido ad assaggiarlo e comprendo con orrore di avere ragione: si trattava di sangue, del mio sangue. Il terrore mi aveva assalito ed ero certo che, per la grande quantità già fuoriuscita, sarei morto. Nonostante tutto, restava in me la voglia di continuare a vivere e così ho cercato di uscire a tentoni da quella cantina. Una volta fuori ho gridato affinché qualcuno mi soccorresse, ma nessuno mi ascoltava. Ricordavo in quale direzione dovevo andare per la città più vicina e così sono riuscito a giungere fin qui" stava raccontando un uomo ad un giornalista, che, fiutata una nuova notizia, si era precipitato a chiedere tutti i particolari. -Ricorda l'origine di tutto? Cosa ha visto prima di diventare cieco?- chiese il giornalista e l'uomo rispose -Un lupo, molto più forte dei soliti lupi, più aggressivo e con una voglia di uccidere senza pari-. Il giornalista annotò tutto sul suo notebook, dopodiché il dottore cercò di mandarlo via:- il mio paziente ha bisogno di riposo e l'ultima cosa necessaria è proprio subire un interrogatorio-. Il giornalista sembrò non avergli prestato molta attenzione e proseguì con un' altra domanda: -E perché il lupo non ti ha aggredito? Era una vittima incapace di difendersi, eppure non l'ha aggredita-. Quell'uomo cercò di ricordare cosa era successo e poi rispose -Un uomo è arrivato e ha portato via il lupo-. Il dottore intimò ulteriormente al giornalista di andarsene e questa volta lo convinse. - "LA PROVA DELL' ESISTENZA DEI LUPI MANNARI": sì, potrebbe essere un ottimo titolo- pensò fra sé il giornalista, desideroso di pubblicare al più presto una notizia, uno scoop, che potesse fargli ottenere una certa notorietà, dopo le notizie che era stato in grado di ottenere uno dei suoi più grandi rivali. Sapeva bene che doveva avere prima delle prove inconfutabili di ciò, altrimenti non si sarebbe mai sentito dire in televisione che Rubio Cortés era riuscito a svelare uno dei grandi interrogativi a cui alcuni hanno dedicato dei libri, scrivendo che non fossero delle semplici fantasie. Alcuni credevano che fossero solo delle fantasie degli autori dei libri e non potevano dar credito a racconti che sembravano tanto fantasiosi, mentre altri credevano che ci fosse una parte di verità in quanto descritto, o meglio che si potessero basare su storie vere e aggiungere dei particolari per rendere la storia più spettacolare. Rubio aveva sempre sostenuto che dovesse esistere qualcosa, perché lui in prima persona, 16 anni prima, aveva assistito alla morte di sua madre. Lui, un ragazzo di appena 12 anni, stava tornando da una festa in auto con sua madre, quando ad un tratto, venne attaccata da una creatura molto spaventosa, forse l'incubo di ogni bambino. Ricordava ancora il corpo ricoperto da ferito e straziato di sua madre che gli aveva detto di correre, dopo che la loro macchina si era ribaltata in seguito allo schianto con quella strana creatura. Lui era riuscito a fuggire e aveva visto da lontano quella creatura, infilare i suoi artigli nel corpo della madre, estrarli e continuare il suo pasto, prima di scomparire nuovamente nell'oscurità. Lui aveva raccontato a suo padre di quella creatura che li aveva assaliti, ma non venne creduto e in tutta risposta lo aveva fatto ricoverare in una clinica psichiatrica. Fu così che Rubio si ritrovò nel momento più difficile della sua vita a restare solo, avendo perso sua madre e con suo padre che lo aveva abbandonato, prima di cadere in un'aspirale di autodistruzione, fatta di alcol e fumo. Rubio aveva compreso che nonostante sapesse che quanto successo fosse reale, lui doveva assecondare il dottore, che voleva fargli dimenticare tutto ciò e persino far credere che fosse tutto causato da una fantasia adolescenziale che non poteva essere supportata da alcuna base scientifica. Scrisse un diario, su cui riportava, giorno dopo giorno, nuovi dettagli che gli venivano alla mente, man mano che il trattamento andava avanti. Trascorse così due anni in una clinica ed una volta uscito, fu dichiarato completamente ristabilito. Una volta fuori, però, cercò di informarsi su esseri che potessero avere quelle capacità, lesse tutti i libri a disposizione sul sovrannaturale e persino si avvicinò a persone che studiavano gli antichi rituali occulti. Riuscì a divenire invisibile nella società, perché era convinto che solo un essere oscuro potesse trovare i suoi simili. Suo padre aveva avuto notizia della sua scomparsa, mentre lui era vicino casa e osservava dall'ombra il volto sconvolto di suo padre. Gli fu necessaria una grande forza per non andargli incontro e dirgli la verità, ma sapeva che il percorso che stava seguendo avrebbe potuto rovinare anche la sua vita. Dopo anni di ricerca era riuscito a trovare finalmente una prima pista e con alcuni amici, andò alla ricerca della verità: aveva visto un altro essere che stava per assalire nuovamente una famiglia e lui aveva messo in campo tutte le sue conoscenze. In quell'occasione era riuscito ad evitare la strage, ma non era stato in grado di catturare la creatura. Lui cercò di farlo in una nuova occasione, ma non aveva i mezzi per prenderlo. L'unica cosa che poteva fare era registrare dei video che potessero testimoniare l'esistenza di tali esseri. Una volta ottenuto un video che mostrava la resistenza di queste creature ai proiettili, che addirittura rimbalzavano su di loro, cercò di farlo arrivare ai giornali, ma nessuno sembrava volergli credere: in particolar modo c'era qualcuno che si opponeva a tal punto che rischiò di essere nuovamente rinchiuso. Fu allora che decise di tornare a casa da sua padre e all'età di 23 anni gli fece ritrovare il sorriso. Il giorno seguente ricevette una visita alquanto inaspettata: l'editore del giornale era rimasto colpito dal suo modo di scrivere e gli voleva fare un'offerta di lavoro. Rubio accettò l'offerta, anche perché sapeva che per lui difficilmente si sarebbe presentata una simile opportunità, sia dal punto di vista economico, in quanto suo padre non lavorava, sia perché andando in giro per il mondo avrebbe potuto investigare su quella creatura a spese dell'agenzia. Da quel giorno aveva preso parte a vari servizi, ma aveva trovato veramente poche tracce, o meglio nessuna sicura. Quella era finalmente la sua occasione e lui non si sarebbe fermato senza indagare. Era il momento di mostrare al mondo che la sua "fantasia adolescenziale" fosse più reale di quanto ci si potesse aspettare.
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LICANTROPO IGNARO 2: LA RINASCITA DELL'OSCURITA'
ParanormalSono passati 15 anni dalla guerra contro Keila. Hope ha sviluppato i suoi poteri di guaritrice ed ha avuto un fratellino di nome Michael , che presto presenterà il potere strabiliante di condizionare i sentimenti altrui. Sfortunatamente quella pace...