CAPITOLO 58: IL TOMO DELLA VITA

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Osrick si muoveva con una certa circospezione nell'andare verso la capanna di Berenice, pensando a ciò che sarebbe successo una volta giunti lì. Stavano per entrare, quando compresero che se avessero continuato, non avrebbero trovato nessuno. Osrick fece un incantesimo per riuscire a ritrovare le orme che potessero condurli a lei. -Ieri Berenice stava parlando del suo desiderio di eliminare gli ibridi e della sua convinzione di esserne capace. Probabilmente si sono svegliati all'alba, per giungere un luogo per combatterli e cercare di sconfiggerli- disse Osrick ed effettivamente quelle "orme" magiche del ricordo, sembravano condurre in un luogo in cui Osrick aveva sentito si fosse combattuta una grande guerra. -Malcom, voi restate qui!- disse Osrick, indicando anche Hope,Dafnicus, Andronikos, Kate ed Ava, proseguendo: -Io e Nancy ci occuperemo del resto-. Dafnicus scosse la testa in segno di disapprovazione e poi gli disse:- No, credo che la cosa migliore sia andare tutti insieme-. Osrick rifletté per un istante e poi rispose a Dafnicus:- Io vorrei che anche Nancy restasse qui, ma questo è impossibile per l'attuazione del nostro piano-. Tutti lo osservarono attentamente per un momento, cercando di capire quale emozione nascondesse i suoi occhi e sembrava che si trattasse di paura. -Sì, ho paura!- esclamò improvvisamente e spiegò il motivo di quella sua prudenza:- Come vi ho detto, noi guardiani abbiamo la possibilità di fonderci con la natura stessa e quindi la nostra presenza è praticamente impossibile da notare. Tuttavia quando sono entrato nella capanna di Berenice, quell'ombra sembrava percepire qualcosa... non so come, ma sembrava che avvertisse qualche differenza. Dato che sarà importante il contributo di Nancy per riuscire a comprendere la lingua in cui è scritto il libro, lei verrà con me, ma è meglio non essere in troppi-. Gli altri accettarono questa sua idea, seppur con una certa delusione, sapendo che era la scelta giusta. -Allora noi ci daremo da fare per esaminare ogni singola traccia che possa esserci in questo villaggio: magari riusciremo a scoprire altre cose importanti- propose Malcom, quasi come per tentare di risollevare il morale dei suoi amici. -Sì. Credo sia un'ottima idea. Mi raccomando, però, di fare attenzione: non fate nulla che possa portare dei cambiamenti-, raccomandò Osrick, prima di allontanarsi con Nancy. -Io cercherò di utilizzare il mio potere per cercare di scoprire qualcosa attraverso la storia di questa capanna- disse Hope, riflettendo su come poter mettere a buon frutto il tempo che restava loro da trascorrere. -Ho visto che in casa ci sono vari libri e credo che mi dedicherò alla loro lettura- propose Kate ed Ava le fece compagnia. -Io ritornerò alla grotta, per vedere se riesco a trovare qualche altro indizio, disse Dafnicus e con lui andò anche Andronikos. Malcom restò al fianco di sua figlia, cercando oggetti che potessero essere di un certo interesse. Hope iniziò ad utilizzare il suo potere, grazie al quale riuscì a scoprire come era stata edificata quella capanna ed il motivo del disprezzo nutrito nei confronti degli ibridi: il villaggio, prima, era molto più esteso e considerato il periodo storico in cui si trovavano, era piuttosto sviluppato. Era popolato da ogni tipo di essere sovrannaturale, che conviveva in armonia con gli esseri umani. Un giorno, nel villaggio, nacquero due gemelli, figlio di un lupo ed un umano. I bambini crebbero e col tempo divennero alquanto aggressivi, a mano a mano che si avvicinavano alla maggiore età e il giorno successivo al loro diciottesimo anno, uccisero un mago, cogliendolo alla sprovvista. Entrambi, dopo l'omicidio, iniziarono a sentire le ossa spezzarsi ovunque e i peli crescere, fino a divenire una vera e propria pelliccia. I denti divennero delle zanne ed iniziarono a muoversi carponi. La cosa che più di tutto li colpiva, era che i loro sensi sembravano ben più sviluppati del solito, riuscendo a sentire tutto ciò che gli abitanti del villaggio stavano dicendo. Come se ciò non bastasse, anche la loro fame aumentò, tanto che iniziarono ad attaccare il villaggio. I vampiri non poterono intervenire, in quanto erano nel loro sonno, mentre gli altri lupi non potevano trasformarsi e quindi erano alla stregua degli esseri umani. I maghi fecero il possibile per combattere contro di loro, ma non erano così forti, in quanto solo i maghi più deboli avevano deciso di convivere con le altre specie e si ritrovarono dinanzi a qualcosa che non avevano combattuto prima. Questi ibridi sembravano avere una certa resistenza alla loro magia e diedero vita ad un massacro. Il padre dei gemelli tentò di placarli e per un momento sembrò che stesse riuscendo nell'impresa, ma uno dei due, lo sbranò azzannandolo al collo, proseguendo quest'opera con la madre. Del villaggio restarono solo i vampiri e qualche mago, fra cui Berenice, che all'epoca era solo una ragazza di 13 anni. Lei promise vendetta contro qualunque tipo di ibrido, perché le streghe le avevano detto che mischiare le razze avrebbe creato dei mostri. Hope ritornò alla realtà e con un certo rammarico sul volto si sedette. -Io capisco il motivo del suo odio!- esclamò, una volta ripresasi dallo shock. Malcom si avvicinò a lei e le chiese cosa avesse visto. -Ho visto l'origine del suo odio per gli ibridi: loro hanno distrutto questo villaggio!- spiegò Hope, cercando di riflettere a fondo se c'era qualche altro indizio che potesse essere utile. -Sono stati degli ibridi fra lupo e umano, due gemelli, che il giorno dopo i 18 anni, hanno ucciso un mago e si sono trasformati in pieno giorno....- diceva con una certa esitazione, evitando lo sguardo di suo padre, forse per il timore della risposta a quella domanda che le girava per la testa. Ci volle un momento per avere il coraggio di formulare quella domanda: -Sarà così anche per me, vero?-. Malcom le strinse la mano e la guardò negli occhi. -Non necessariamente....vedi, quando un ibrido si avvicina alla maggiore età, inizia a diventare più aggressivo: una litigata sciocca, può sembrare grave e può portare ad avere delle conseguenze tragiche. Per questa ragione ho voluto che ci distaccassimo dal mondo umano, specie dopo quanto accaduto con Caleb. Io non potevo rischiare che tu... potessi uccidere qualcuno. Se ciò dovesse accadere, ti trasformeresti in lupo e non avresti alcun controllo di te-. Hope iniziava a comprendere quanto fosse stato difficile per suo padre tenere tutto per sé e si sentiva un po' in colpa per come si era comportata nei suoi confronti. -Quindi se riesco ad evitare di uccidere, non mi trasformerò?- chiese Hope e fu felice di sapere che funzionava così. -Questo periodo sarà il più difficile, ma io ti sarò accanto per evitare che ciò avvenga- le disse suo padre, guardandola negli occhi umidi. -Ora credo sia meglio concentrarci su altri possibili indizi- propose Malcom e si avvicinarono a Kate, che sembrava completamente assorta nella lettura di un libro. Malcom ne lesse il titolo: "il tomo della vita". In quel libro c'era scritta la storia dei signori della vita, di come aveva avuto l'origine il mondo, anche se ciò che risultava essere più curioso era il fatto che si stavano aggiungendo delle parole che riguardavano la loro presenza in quel momento, così come si aggiungevano delle pagine. -Questo libro identifica la nostra presenza qui, definendoci come "i guardiani del futuro" e racconta della nostra visita alla casa di Berenice. Io però credo che tutto questo lei non abbia avuto ancora modo di leggerlo, perché sembra che si sia iniziato a scrivere nel momento in cui l'ho preso fra le mani- disse Kate, facendo capire il motivo della sua forte concentrazione. -Questo potrebbe significare che se lo portassimo nel futuro, potremmo conoscere ciò che sta succedendo in qualsiasi momento...- considerò Malcom, che venne però subito interrotto da Ava:- Non possiamo farlo: questo potrebbe apportare dei cambiamenti alla storia e non sappiamo in che modo-. Malcom sapeva che c'era un rischio effettivamente molto alto nel fare una cosa simile, perché forse Berenice aveva utilizzato quel libro per conoscere gli avvenimenti del suo presente e come erano disposti i suoi nemici. -Per il momento lasciamolo qui, almeno fin quando non potremo consultarci anche con Nancy ed Osrick e cerchiamo altri indizi- propose Malcom, iniziando a pensare che difficilmente potessero trovare ulteriori indizi. Hope avvertiva sempre dentro di sé quella strana sensazione e iniziava a credere si trattasse della sua natura di lupo intenta a manifestarsi, eppure le sembrava che c'era molto di più. Tutto ciò che le importava era concentrarsi sul caso, per cercare di evitare le altre preoccupazioni, specialmente per superare l'idea che non avrebbe mai più rivisto il suo Caleb.

LICANTROPO IGNARO 2: LA RINASCITA DELL'OSCURITA'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora