CAPITOLO 37: COLPO GIORNALISTICO

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Rubio era tornato a casa e stava già iniziando ad elaborare il testo per il suo articolo di giornale. Avrebbe voluto pubblicare la notizia, inserendo nello stesso articolo le foto dell' uomo che era stato assalito, riportando tutti i danni, ma aveva anche dell'altro su cui lavorare. Si allontanò per un momento dal tavolo, lasciando il suo notebook e andò nella stanza attigua, immersa nella più totale oscurità. Lì, steso su di un letto, giaceva il corpo di un uomo, con un braccio ustionato, quasi bruciato e col corpo gelido. Rubio lo aveva incontrato quella stessa mattina, prima di andare a parlare con l'uomo che era stato assalito:  per tutta la notte aveva avuto uno strano presentimento e non riusciva a comprendere cosa gli stesse succedendo, fin quando, qualche minuto prima dell'alba, non si era imbattuto in quell'uomo. Sembrava ferito e Rubio voleva aiutarlo, ma quando lo toccò, sentì il suo corpo gelido e non appena fu raggiunto dal sole, il suo braccio iniziò a bruciare. Rubio non riusciva a credere a quello che stava succedendo, ma quell'uomo aveva perso i sensi e lui decise di portarlo in un luogo sicuro. Dopo quanto accaduto con sua madre, lui non riusciva a scartare a priori l'idea che si potesse trattare di un vampiro, dal momento che non era stato in grado di resistere alla luce del sole e il suo corpo era gelido, quasi cadaverico. L'unica cosa che poteva fare, era attendere il suo risveglio, anche se non poteva farsi trovare impreparato: avrebbe provveduto ad ottenere tutto l'occorrente che servisse a neutralizzarlo, se fosse stato necessario. Un momento dopo qualcuno bussò alla sua porta. Lui non perse tempo a chiudere la porta di quella stanza a chiave e uscì da quella cantina, chiudendola accuratamente, per evitare che qualcuno potesse scoprire il suo segreto. Una volta salita la rampa di scale guardò dapprima attraverso lo spioncino e aprì la porta senza togliere i catenacci, in modo da avere lo spazio per parlare con loro senza che potessero entrare in casa. All'apparenza potevano sembrare quasi dei venditori porta a porta, idea verosimile dato il loro abbigliamento, tipico di un imprenditore o di chi vuole raggirare degli ingenui. -Se siete qui per vendere qualcosa o per parlarmi di importanti opportunità a qui non posso rinunciare, dimenticatelo: non mi serve nulla!- esclamò con tono deciso e desideroso di continuare la sua ricerca su quell'uomo che aveva rinchiuso in cantina. -Non siamo qui per vendere nulla- rispose l'uomo, che stava dritto davanti alla porta e sembrava gettare sguardi in ogni direzione, quasi come se riuscisse a vedere l'interno della casa, situazione che infastidiva alquanto Rubio. -Siamo dei collaboratori dell'ufficio grafica del giornale. Ci è stato richiesto di fare un numero straordinario per una nuova rubrica ed il capo ha detto che stai già lavorando a quello che sarà il primo articolo- aggiunse la donna, mostrandogli una bozza, di quella che sarebbe stata la nuova edizione. Rubio scrutò in ogni minimo particolare quel foglio, notando che non aveva alcun difetto. -Credo che di questi tempi sia difficile fidarsi di due persone che si presentano fuori dalla sua porta. Comunque per tranquillizzarsi può chiamare il capo del giornale e chiedere informazioni- disse quell'uomo e Rubio lo osservò, cercando un qualsiasi segno che lo rendesse sospetto. -Allora aspettate qui un momento: io chiamerò il mio capo per conferma. Come vi chiamate?- chiese Rubio e la donna rispose prontamente -Io sono Nancy e lui è Malcom-. Rubio chiuse la porta e chiamò il suo capo. -Sì, hanno detto la verità- rispose la voce dall'altra parte del telefono e aggiunse -Avrei voluto avvertirti prima di questa decisione, ma è stata una decisione improvvisa, dopo gli eventi della notte scorsa. Li ho controllati e sono delle persone per bene, quindi puoi mostrare loro il tuo lavoro-. Rubio sapeva che quel "puoi" stava in realtà per un imperativo da parte del suo capo, che lo avrebbe richiamato se non avesse acconsentito. -Sono contento di sapere che intende espandere il giornale e sono lieto di essere il primo a scrivere per questa nuova rubrica, ma come le avevo detto, ci metterò un po', perché vorrei assicurarmi che le fonti siano certe, prima di scrivere qualunque cosa- disse Rubio ed il direttore gli accordò una settimana di tempo. Una volta terminata la chiamata, Rubio aveva una strana sensazione: il suo direttore lo aveva rassicurato, eppure sentiva dentro di lui che quelle persone fuori dalla porta avevano qualcosa di diverso, di particolare. Prima di aprire loro la porta, tornò in cantina e prese la bozza del suo articolo per mostrarlo ad entrambi: non poteva permettere che vedessero cosa si celava al di là di quella porta. -Scusate l'attesa, ma stavo cercando la bozza- disse Rubio, aprendo la porta e facendoli accomodare. -Si figuri- rispose Malcom e Nancy aggiunse -per noi è veramente un piacere collaborare con lei: ho letto e seguito con molta attenzione tutti gli articoli che ha scritto e mi ha colpito il modo dettagliato in cui descrive le varie situazioni e le sue attente analisi-. Rubio si sentiva lusingato per i complimenti che riceveva, ma cercava di restare concentrato sul suo obiettivo: eliminare qualsiasi dubbio riguardo quelle due persone. Malcom e Nancy si impegnarono a trovare un modo per poter mettere quell'articolo in prima pagina, ottenendo il massimo dalla grafica. Nancy utilizzò il suo metodo di lettura veloce per riuscire a scoprire tutto ciò che c'era scritto su quell'articolo: sapeva che se fosse stato pubblicato, smentirlo sarebbe stato difficile, perché più di una persona avrebbe supportato quella tesi, dell'esistenza di creature sovrannaturali. Nancy guardò Malcom e comunicò mentalmente con lui per chiedergli cosa dovessero fare: informare il mondo umano di quello che stava accadendo, avrebbe messo a rischio il loro mondo. -Mi scusi, non mi prenda per sfacciata, ma per caso ho letto un pezzo dell'articolo: lei crede veramente che questo qualcosa possa essere addirittura un "essere soprannaturale"? Voglio dire....di notte, anche se c'è la luna piena, una persona può non riuscire a distinguere bene ciò che vede- disse Nancy rivolta a Rubio e lui cercò di capire se quella era la pista giusta: lui aveva studiato non solo le leggende, ma aveva ritrovato alcuni libri relativi al mondo dell'occulto che erano reali e tra questi una copia dei diari di Maria Luisa Crescentini. -Io so che questa è una dichiarazione alquanto azzardata ed è questa la ragione per cui ho bisogno di più tempo per erigere l'articolo: ho bisogno di maggiori prove per rendere inconfutabili queste dichiarazioni. Sono convinto di ottenere tutto ciò che mi serve per raggiungere questo scopo nel giro di qualche giorno, dandovi il tempo necessario per la realizzazione dell'articolo-. Malcom riuscì a leggere nella sua mente  e riuscì a comprendere le sue intenzioni: lui avrebbe cercato un lupo mannaro, convinto della loro esistenza e sicuro di avere a disposizione ancora 3 notti di luna. Oltretutto aveva qualche altro elemento, che preoccupò non poco Malcom: aveva avvertito la presenza di qualche essere soprannaturale nei dintorni, ma non riusciva a concepire di quale creatura si trattasse. Nancy avvertiva l'essenza magica di Rubio, anche se non credeva che sapesse delle sue capacità, sebbene fosse capace di utilizzare un incantesimo di occultamento, che non permetteva neanche a loro di vedere o percepire chi fosse quell'essere soprannaturale lì presente. -Bene, qui abbiamo finito!- esclamò poi Malcom e Nancy proseguì -Ci rivedremo presto allora. Questo è il mio numero-. Rubio prese il biglietto da visita che Nancy gli avvicinava e Malcom gli disse -Ci chiami non appena ha redatto l'articolo-. Rubio scrutò attentamente entrambi e Nancy aggiunse -Può anche contattarci per altro, senza alcun problema-, dopodiché andò via con Malcom, mentre Rubio scese quelle poche scale che lo separavano da quell' uomo misterioso ed iniziò a fare delle prove su di lui: lo ferì, sebbene non troppo profondamente e notò che guarì quasi subito. Sentiva di aver scoperto ciò che per tutti erano miti da raccontare davanti al fuoco, qualcosa di cui era stata sempre derisa sua nonna, Maria Luisa Crescentini.

LICANTROPO IGNARO 2: LA RINASCITA DELL'OSCURITA'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora