-Ciao Lois!- esclamò Caleb con un tono che la fece quasi rabbrividire. -Ehi, come stai? Ho sentito che sei stato aggredito da una gang-. Caleb assunse un'espressione seria, forse per il dolore che ancora provava per quella situazione. -Sì, come vedi ora sto meglio. Il dottore mi ha raccomandato un po' di riposo, ma mi ha detto che sono fuori pericolo. Piuttosto c'è una cosa che vorrei chiederti e ti prego, rispondimi sinceramente: quel giorno c'eri anche tu?-. Lois arrossì leggermente in viso: era invaghita di Caleb e da quando aveva sentito dell'arrivo di Hope, del fatto che era ospite a casa sua, aveva anche iniziato a seguirli da lontano. -No, io non c'ero- disse, ma non riusciva a sostenere lo sguardo indagatore di Caleb e così alla fine si convinse ad ammetterlo. -Sai, ho la mente un po' confusa e non vorrei fare delle affermazioni che non siano veritiere. Mi sembra che nel momento in cui è successo lo spiacevole fatto, tu abbia fatto un video. Te l'ho detto, non sono sicuro che sia così, ma... potresti controllare?-. Lois prese il telefono e controllò per vedere se i sospetti di Caleb fossero fondati. -Sì, in effetti c'è un video che potrebbe corrispondere con l'ora dell'accaduto- disse, avvicinandosi a Caleb e mostrandogli ciò che aveva registrato. Caleb le fece fermare il video a metà, dicendo che la cosa più importante per lui fosse riconoscere i suoi aggressori. Prese con questo pretesto il telefono di Lois e le chiese se volesse aiutarlo. Lois si decise ad aiutarlo e così cercarono insieme i ragazzi che si vedevano nel video. Caleb utilizzò questo tempo, anche per mandare a sé stesso il video ed eliminò dalla registrazione in possesso di Lois il finale: il colpo di magia di Hope. -Sì, credo che siano loro!- esclamò, cercando di distrarre Lois dal fatto che il video fosse più corto di prima. -Beh, questi ragazzi fanno uso di droghe e probabilmente gli servivano soldi- ipotizzò Lois, ma Caleb era più intento a rivedere quel video su Hope. -Grazie Lois, mi sei stata di grande aiuto!- le disse Caleb, prima di darle un bacio e di andare via. Lois restò con la bocca aperta, tanto che il suo "Grazie" sembrò sussurrato al vento. Caleb tornò a casa e dopo essersi chiuso dentro, guardò con estrema attenzione il video: dai suoi ricordi, Hope era stata capace di fare qualcosa che avesse convinto gli assalitori ad arrendersi, ma non sapeva bene di cosa si trattasse, mentre ora ne aveva la certezza: un potente incantesimo aveva scaraventato i suoi nemici al suolo e con un altro incantesimo era riuscito a guarirlo. Ormai lui non aveva più dubbi: Hope era una strega. Nel cercare quel video aveva sperato per tutto il tempo che potesse venire smentita la sua fantasia: certo, quell'uomo gli aveva già mostrato ciò che lui ricordava, ma se i suoi ricordi fossero distorti a causa della forte emorragia? O magari voleva solo vedere la sua donna come una ragazza forte e non aveva preso in considerazione altri fattori che potevano essere intervenuti? Il video eliminava ogni dubbio. Tutto ciò che gli restava da fare era di ritrovarla. Caleb si fermò un momento pensieroso: cosa le avrebbe detto? doveva rivelarle che sapeva tutto su di lei? ma poi in fondo cosa sapeva? poteva aver giocato tutto il tempo con i suoi sentimenti e magari aveva manipolato tutti loro per degli scopi che solo lei poteva conoscere. Così si ritrovò ad un bivio, forse il primo nella sua vita così importante da fargli dubitare di tutto il resto: doveva seguire la strada del cuore, che lo portava alla ricerca di Hope? o doveva seguire la strada della mente, che gli diceva di dimenticarla, per poter iniziare una vita normale? Caleb chiuse per un momento gli occhi, cercando di dimenticare tutto, ma sempre una sola immagine si fissava nella sua mente: Hope. Cercò di concentrarsi maggiormente a svuotare la mente, ma davanti a sé c'era sempre l'immagine di quella ragazza. Alla fine fece un brusco scatto dal letto e disse fra sé: -devo trovarla!-. Si mise così in cammino e pensò per un momento di tornare sulla scena dove l'aveva vista per l'ultima volta prima che venisse ferito. Guidando verso quel luogo e osservando dal lontano il Bosco che si estendeva di fronte, pensò al fatto che gli avesse fatto la proposta proprio lì ed ora voleva trovarla per avere una risposta, o meglio una risposta sincera. Si mise alla ricerca di un qualunque minimo dettaglio che potesse fargli intuire da dove venisse, ma non trovò nulla di interessante, finché non gli venne alla mente che forse c'era qualcuno che poteva aiutarlo: James. Intraprese la strada di casa, cercando di dare un senso a tutto quello che aveva scoperto e specialmente cercava di capire come fosse possibile quello che Hope aveva fatto. Giunse a casa di James, determinato ad andare diritto al punto: -Tu sei il migliore amico di Malcom, sai dirmi dov'è?-. James restò per un momento impietrito da quella domanda, perché era convinto che si trovasse ancora nei paragi, dal momento che gli aveva promesso di aiutarlo con la sua storia per il giornale, ma ora si rendeva conto che ci doveva essere qualcosa di molto più serio per spingere Malcom ad andare via senza dirgli nulla. -Credevo che fosse a casa con voi!- esclamò, cercando di sembrare il più possibile sconcertato. -Vorrei parlare seriamente con lei: credo che non le sia sfuggito il mio interesse per Hope, tanto che... mi sono spinto a propormi. Lei però, dopo un incidente a cui è riuscita a rimediare in una maniera..alquanto "insolita", è scomparsa. Spero che lei mi possa capire!- esclamò infine, assumendo uno sguardo diverso, passando da un'espressione imperativa ad un'espressione quasi supplichevole. Fu in quel momento che giunse anche Bryan. James sapeva dei sentimenti di suo figlio per Hope e sapeva che presto avrebbe dovuto spiegare anche a suo figlio che non potevano stare insieme. -Vedi, io non so dove ora sia Malcom con la sua famiglia, ma posso dirti che tra voi non potrà mai esserci alcuna storia d'amore perché voi siete troppo diversi, appartenete a due mondi che non potranno mai mischiarsi, per una legge implicita che è vecchia quanto il mondo stesso...- diceva James, intuendo che lui avesse capito qualcosa riguardo la natura paranormale di Hope e della sua famiglia. -Io credo che questa scelta debba prenderla lei- ribatté Caleb, anche se il tono della sua voce non fu deciso come avrebbe voluto. -Come hai detto tu stesso, conosco molto bene Malcom e so che lui farà il possibile per opporsi- riprese James e Caleb aggiunse con tono piuttosto dimesso -Credi che non vorrà la felicità di sua figlia?-. James sospirò e suo figlio si intromise nella discussione -Io credo che questo non dipenda solo da lui, ma deve essere Hope a decidere. Se lei è scomparsa, io credo che non ci sia altro da aggiungere... insomma è chiaro che non ti vuole quanto tu vuoi lei-. Caleb sapeva che le sue parole erano dovute soprattutto ad una certa invidia e dal desiderio di prevaricarlo, così non diede grande peso alle sue parole, pensando che però per lui quel mondo era effettivamente del tutto estraneo. -Io personalmente penso che lei abbia bisogno di tempo per prendere una decisione che la legherà per tutta la vita ad una persona. Quando sarà pronta, sono sicuro che sarà lei a farsi avanti-. Caleb sapeva che non avrebbe ottenuto di più da James, anche perché, in fondo, si trattava del padre del suo rivale in amore. -Voglio ringraziarla per le sue parole e credo che lei abbia ragione- disse, prendendo la strada di casa.
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LICANTROPO IGNARO 2: LA RINASCITA DELL'OSCURITA'
ParanormalSono passati 15 anni dalla guerra contro Keila. Hope ha sviluppato i suoi poteri di guaritrice ed ha avuto un fratellino di nome Michael , che presto presenterà il potere strabiliante di condizionare i sentimenti altrui. Sfortunatamente quella pace...